I Figli Del Vento - di Gustavo Pallicca

IV Volume - Da Tokio a Mosca

Quella per l’atletica è una strana patologia. In alcuni si verifica nel corso di una attività agonistica iniziata in genere in età giovanile, in altri invece (è il caso dei Giudici) si manifesta senza sintomi preparatori, ma solo dopo un “contagio” avvenuto a volte anche maniera fortuita.

Se si annida in profondità questa malattia in genere è difficilmente debellabile. In alcuni scompare con l’avanzare dell’età, e quindi la conseguente forzata inattività, mentre in altri rimane viva e inalterata fino a che la ragione ha ancora il predominio sulla capacità di intendere.

E’ questo il caso del nostro collega Gustavo Pallicca che, nonostante i suoi 82 anni suonati riesce a non liberarsi del “morbo”, nonostante le sue apparizioni sui campi di gara si siano ormai fatte sempre più rare. Ma lui, come altri del resto, di tennisolite (prima) e di tartan (poi), ne ha calpestato molti chilometri. Adesso le gambe gli fanno difetto, anche se hanno ancora un fremito (ma non di più) al suono di una fanfara dei Bersaglieri.

Ma la testa è ancora, in buona percentuale, funzionante e allora quella passione di cui facevo cenno non si manifesta più sul campo ma sulle pagine dei libri. Libri che scaturiscono dalla sua voglia di raccontare la storia dell’atletica (o meglio di una specialità di essa), nata dalla passione per i fatti del passato e dalle esperienze acquisite in 56 anni di frequentazione dei campi di gara.

Cominciò nel 1996 pubblicando per i tipi della FIDAL un volume sul Giudice di Partenza (Ai Vostri posti, Pronti, Via), che rifrescava, ampliava e tornava a rendere attuali esperienze di “maestri” che lo avevano preceduto. La militanza in questa delicata mansione del giudice di gara lo ha portato ad approfondire il tema della partenza, riconducendolo a quella che è la specialità “regina” della nostra atletica: i 100 metri.

Eccolo quindi scavare nei tempi bui dell’atletica della seconda metà dell’800, riportare alla luce fatti e personaggi che hanno fatto la storia della velocità. Filo conduttore del racconto: i Giochi Olimpici. Ma vengono presi in esame anche i fatti avvenuti nei quattro anni che dividono una Olimpiade dall’altra: quindi è nata una vera e propria storia della velocità mondiale.

Il primo volume ha trattato i 100 metri dal 1896 al 1908, il secondo dal 1912 al 1932, il terzo dal 1936 al 1960.

Adesso è uscito il quarto volume che abbraccia il periodo che va dai Giochi di Tokyo del 1964 a quelli di Mosca del 1980. E’ un periodo che, Olimpiadi a parte, ha segnato importanti progressi per la nostra disciplina. Basti pensare all’avvento del tartan, del cronometraggio elettrico o automatico che dir si voglia, al proliferare dei meeting, alla esplosione della attività indoor specialmente negli Stati Uniti, alla nascita di grandi campioni dei quali sarebbe superfluo fare i nomi: Bob Hayes, Jim Hines, Tommie Smith, Valerij Borzov, Steve Williams, Don Quarrie per non parlare del nostro Pietro Paolo Mennea.

Ebbene Gustavo nella 520 pagine del quarto volume racconta tutto questo. Alcune vicende appartengono alla storia, ma altre, specialmente dal 1971 (anno in cui è diventato starter nazionale) in poi, le ha vissute di persona. Ha visto gli atleti alla partenza, con alcuni ha parlato. Ma soprattutto li ha studiati, cosa che ogni buon starter dovrebbe fare, per poter svolgere al meglio il suo compito.

Da parte mia posso solo ringraziare Gustavo per essere una delle memorie storiche del nostro mondo e per farlo in modo leggero, a volte in pillole grazie all’utilizzo dei social network. Il fascino del volume da sfogliare, toccare, quasi odorare e le sensazioni mnemoniche che vi pervaderanno nell’aprire le pagine non sono paragonabili ad un click del nostro mouse o ad uno scroll su un e-book. Forse vale la pena di inserirlo nella vostra biblioteca, ma solo dopo averlo avidamente letto.

Questo 4° volume, come del resto gli altri tre, non lo troverete in libreria, ma Gustavo è pronto a fornirvi tutte le notizie che possono interessare.

Chi non fosse in possesso dei suoi contatti, può rivolgersi all’Ufficio Centrale GGG.

 

Luca Verrascina

Fiduciario Nazionale GGG

 



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