Grenot quarta ad Oslo 51.79

11 Giugno 2014

Ai Bislett Games, quinta tappa della IAAF Diamond League, la primatista italiana dei 400 metri centra il primato stagionale

Secondo impegno dell'anno in IAAF Diamond League per l'azzurra Libania Grenot che stasera ai Bislett Games di Oslo (Norvegia) chiude quarta nei 400 metri. Crono 51.79, primato stagionale quattro centesimi meglio di quanto la velocista delle Fiamme Gialle avesse fatto due settimane fa a Eugene (51.83). Terza corsia per la primatista italiana del giro di pista che si presenta all'uscita dell'ultima curva in quinta posizione, ma sul rettilineo finale riesce a spuntarla sulla giamaicana Patricia Hall (52.00, quinta). Vittoria, come al Prefontaine Classic, per la giamaicana Novlene Williams-Mills. Il suo 50.06 di stasera, però, le vale anche la migliore prestazione mondiale 2014 grazie a cui, sull'anello rosso della capitale norvegese, stacca la statunitense Natasha Hastings (50.60) e l'argento iridato Amantle Montsho (51.05).

Chi, invece, implementa la leadership mondiale stagionale è la quasi 29enne Tianna Bartoletta che sulla pedana del lungo azzecca il suo miglior salto di sempre: 7,02 (+0.1), nove centimetri meglio del 6,93 di domenica scorsa a Marrakech. Da notare che questa è la prima volta in carriera oltre il muro dei 7 metri per un'atleta che come lunghista vanta già due titoli iridati (Helsinki 2005 outdoor e Mosca 2006 indoor), oltre all'oro olimpico con la 4x100 USA a Londra 2012. Attenzione ai 110hs dove a prendersi prepotentemente la scena è il francese Pascal Martinot-Lagarde. Il vicecampione del mondo dei 60hs fa il vuoto e con 13.12 (-0.6) pareggia al centesimo il personal best. Quest'anno in tutto il pianeta nessuno ha fatto meglio di lui. Battuti ad Oslo il giamaicano Andrew Riley (13.36) e il russo Sergey Shubenkov (13.37), bronzo mondiale e due anni fa oro europeo ad Helsinki.

La quarta "World Lead" del meeting si materializza nei 3000 siepi a firma del keniano Jairus Birech, autore di un imprendibile 8:02.37 che trascina in scia anche il primatista USA Evan Jager (8:06.97). L'Etiopia sale, invece, al vertice del ranking mondiale stagionale dei 5000 metri con il 13:01.57 del 24enne Yenew Alamirew che spodesta il keniano Caleb Ndiku, oggi secondo in 13:02.15 sullo statunitense Galen Rupp (13:03.35). Ayanleh Souleiman è il re del Miglio. Dopo il 3:47.32 di Eugene il mezzofondista di Gibuti, oro mondiale indoor dei 1500, si aggiudica la volata anche ad Oslo in 3:49.49 inseguito dal neozelandese Nick Willis (3:49.83) e dal tedesco Homiyu Tesfaye (3:49.86). Quarto con il record nazionale, il norvegese Henrik Ingebrigsten (3:50.72). L'iridata keniana Eunice Sum, vincitrice in 1:59.02, fa da capofila al terzetto di atlete sotto i 2 minuti negli 800 metri. La seguono a ruota la statunitense Ajee Wilson (1:59.68) e la britannica Jessica Judd (1:59.77).

L'alto femminile è teatro dell'atteso rientro di una delle stelle assolute della specialità, Blanka Vlasic. La croata torna in pedana con le migliori intenzioni e solo un errore di troppo ad 1,98 le impedisce di sovrastare la russa, campionessa del mondo indoor in carica, Mariya Kuchina che con la stessa misura eguaglia il personale all'aperto. Terza Ana Simic (1,95), giovane in ascesa della Croazia che stasera porta a casa anche l'ennesima vittoria della discobola Sandra Perkovic (67,17). Un solo centimetro decide le sorti del giavellotto: è quello grazie a cui il finlandese Tero Pitkamaki prevale 84,18 a 84,17 sul keniano Julius Yego. Uno statunitense si aggiudica del peso, ma non è Reese Hoffa (21,07, terzo) e nemmeno Christian Cantwell (19,47, settimo). Il suo nome è Joe Kovacs, 25enne della Pennsylvania, che nel 2014 ha già lanciato 21,52 a Shanghai e che ai Bislett Games mette in fila tutti con 21,14. Tra gli illustri sconfitti anche altri big titolati come il tedesco David Storl (21,08, secondo) e il polacco Tomasz Majewski (20,22, quinto). 

 
Il primatista mondiale dell'asta Renaud Lavillenie risolve senza problemi tre quote in tre salti: 5,60, 5,70 e poi un 5,77 (seguito da tre errori a 5,83) che consolida il suo dominio nella classifica Diamond League. Alle sue spalle con 5,70 c'è il tedesco Malte Mohr, mentre l'oro di Mosca 2013 Raphael Holzdeppe si arena a 5,32. Stati Uniti contro Cuba nel triplo vinto da Will Claye. L'argento olimpico supera nuovamente - 17,41 (+0.3) a 17,15 (+0.2) - il connazionale campione a Londra, Christian Taylor. Dietro di loro restano sotto i 17 metri i cubani Ernesto Revé (16,96/+1.4) e il 17enne, iridato Allievi, Lazaro Martinez (16,82/+0.4).

Continua, intanto, il "tour" sui 400hs del decatleta campione di tutto Ashton Eaton. Il recordman mondiale delle dieci fatiche attraversa il giro di pista con barriere in 49.16, ad appena 9 centesimi dal recentissimo PB di Hengelo (49.07). Al femminile successo in 54.94 della giamaicana Kaliese Spencer. Per chiudere la velocità con i 200 metri nel segno di Allyson Felix (22.73/-0.6) sulla britannica Jodie Williams (22.97) e la francese Myriam Soumaré (22.98) che poco prima aveva fatto suoi i 100 in 11.18 (-0.4). Controvento (-0.6) anche lo sprint maschile conquistato da Richard Thompson in 10.02 davanti ai rampanti Jimmy Vicaut (10.02) e Adam Gemili (10.11).

a.g.

RISULTATI/Results

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