Grand Prix Giovanile. Polemiche, Risposte e Precisazioni.



Ospitiamo la "Lettera Aperta" del Dott. Antonello Murgia, la risposta del Consigliere Bruno Usai e alcune precisazioni del Fiduciario Regionale dei GGG Giuseppe Spanedda

1. Lettera aperta del Dott. Antonello Murgia Presidente ASD Sulcis Atletica Carbonia

LETTERA APERTA A TUTTE LE SOCIETA' DELLA SARDEGNA DEL SETTORE GIOVANILE

Domenica 26 ottobre si terrà a Porto Torres la rassegna finale del Gran Prix: ritrovo ore 10, termine chiusura iscrizioni ore 10.45, ultima gara ore 16.10 (se non ci saranno i ritardi che hanno caratterizzato purtroppo molte prove del circuito regionale). Significa che gli atleti saranno impegnati per ben cinque ore, pertanto le società saranno tenute ad essere presenti in campo con tutti gli atleti iscritti sin dall’inizio, anche coloro che dovranno gareggiare nelle ultime gare in programma, a ore di distanza. A queste 5 ore previste, vanno naturalmente aggiunte le ore necessarie per raggiungere la sede di gara e tornare poi a casa: circa 10 ore totali, se pensiamo al sud Sardegna, da dove proviene circa il 50% dei tesserati.

Verrà  probabilmente utilizzata la call-room, la quale se organizzata (o meglio disorganizzata) come nella rassegna autunnale a Cagliari, servirà solo a creare confusione, malumore e disorientamento nei giovani atleti. Per quale motivo non si applica la regola, utilizzata ormai in tutti le manifestazioni di atletica gestite "cum grano salis", che consente la conferma iscrizioni entro un'ora prima dell'inizio della gara? L'applicazione di tale regola consentirebbe agli atleti di presentarsi in tempi utili per la gara evitando levate in orari antelucani (in particolare, ma non solo, per gli atleti che vengono da più lontano) e soprattutto di non restare ore ed ore buttati in campo, come successo più volte in questa edizione del Gran Prix (la quinta prova del circuito è arrivata a durare quasi 10 ore).

Sarebbe interessante conoscere il parere dei due Responsabili del Gran Prix giovanile (i Consiglieri della Fidal regionale Guenda Sinatra e Bruno Usai) in merito a un simile programma di gara ridondante per quanto riguarda l'organizzazione delle gare rispetto alle varie categorie e in particolare le gare dei velocisti cadetti (che dovranno correre le staffette intorno alle 16.00), tutte concentrate dalle 14.00 in poi. Ho preso atto con piacere, nella lettura del Verbale della Commissione Tecnica di settembre 2014, che l’anno prossimo, per evitare questi problemi, verrà scissa la partecipazione delle varie categorie promozionali, con incentivazione dell’attività provinciale. Mi chiedo tuttavia perché non applicare tale decisione anche per le ultime due prove del 2014, vista la presa d’atto del fallimento della formula regionale per tutte le categorie promozionali.

In particolare dispiace che l'attivismo del consigliere Usai non abbia prodotto alcun effetto soprattutto in merito alle sue promesse rispetto alla citata conferma iscrizioni entro un'ora dalla gara e un'organizzazione dell'attività giovanile che tenga conto in primis delle esigenze delle società e degli atleti tenuto conto delle limitate disponibilità economiche e delle sacrosante esigenze delle famiglie che non possono essere costrette (nel caso vogliano assistere alle manifestazioni) a restare fuori di casa per svariate ore nella migliore delle ipotesi o perdendo tutta la giornata (come accaduto più volte quest'anno), per poi assistere a pochi secondi di gara del proprio figlio.

Come se non bastasse apprendiamo che verrà reintrodotta la famigerata sfilata che sicuramente contribuirà a dilatare ulteriormente i tempi della manifestazione.

E' ormai palese che il Grand Prix, così come è stato concepito in questi ultimi anni, non rappresenta più uno strumento di sviluppo dell'atletica giovanile ma al contrario contribuisce ad allontanare sempre più i giovani atleti e le loro famiglie dalla pratica del nostro Sport. Tutto ciò premesso, chiedo ai due Consiglieri Sinatra e Usai se non ritengono di prendere atto del fallimento delle politiche di sviluppo dell'atletica giovanile da loro portate avanti negli ultimi due anni; tutto ciò è indiscutibile se teniamo conto dei desolanti risultati delle rappresentative Sarde Cadetti nei campionati Italiani per regioni degli ultimi anni (20° nel 2013, 16° nel 2014, per non parlare dei Giochi delle Isole 2014 dove siamo arrivati terzi su 3 partecipanti) ma soprattutto dalle posizioni nelle graduatorie nazionali individuali dei nostri ragazzi, cadetti e allievi che, a parte alcune lodevoli eccezioni (dovute più al talento degli atleti e all’impostazione tecnica dei singoli allenatori sociali), si trovano nelle posizioni di rincalzo. La presa d'atto del fallimento delle “politiche di sviluppo” sinora attuate (sempre che tali possano essere definite) dovrebbe indurre i Consiglieri Sinatra e Usai a prendere in esame l'opportunità di rassegnare le dimissioni dall'incarico di responsabili del Gran Prix in modo da poter riconsiderare, stavolta in modo positivo e soprattutto condiviso, l'organizzazione dell'attività giovanile in Sardegna. Perché ci sarà pure un motivo per cui le riunioni che sono state organizzate in questi anni per studiare un regolamento condiviso del Gran Prix da parte delle società sarde hanno visto una partecipazione numericamente modesta da parte delle società isolane.

Saluti Dott. Antonello Murgia Presidente ASD Sulcis Atletica Carbonia

Per doverosa replica alla lettera in oggetto, pubblichiamo le risposte dei Consiglieri responsabili del Grand Prix giovanile e del Fiduciario regionale del Gruppo Giudici Gare.

2. Risposta del Consigliere Regionale Fidal Bruno Usai.

Oggetto: “Lettera aperta del Presidente ASD Sulcis Atletica Carbonia”

Leggiamo con stupore la lettera aperta in oggetto, che chiama in causa i sottoscritti (Guenda Sinatra e Bruno Usai, Responsabili del progetto GP) invitandoli a prendere atto del “fallimento dei due anni del GP” e a trarne  le conseguenze ovvero le dimissioni.

Rispondiamo per quanto di nostra competenza, alle affermazioni del Dott. Murgia:

  1. Conferme: per quanto riguarda questo argomento, i sottoscritti non hanno fatto alcuna promessa, ma molto di più, in quanto fermamente convinti che quello delle “conferme” sia un problema serio e sentito da tutti, mai risolto in modo definitivo (nemmeno dal precedente CR di cui il Dott. Murgia faceva parte). Pertanto in più occasioni abbiamo chiesto e ottenuto l’applicazione del diritto degli atleti di poter confermare la loro partecipazione fino a un’ora prima della gara. Al fine di velocizzare le pratiche amministrative chiediamo il ritiro delle “buste” a inizio manifestazione, tuttavia le Società che non hanno atleti iscritti alle prime gare, possono ritirare i numeri, fino a un’ora prima dell’inizio delle stesse;
  2. GP e Proposte per il 2015”:  la proposta di ricondurre gli Esord. A a un circuito provinciale, fu portata in Consiglio da tempo (anche in seguito a una specifica richiesta di una Società presente a Terralba). Ma il CR tenendo conto del principio che non si cambiano le regole di un campionato già iniziato e che si deve tener conto della decisione della maggioranza delle Società riunite a Terralba, non approvò la proposta e si decise di proseguire con la formula approvata. TERRALBA: é lapalissiano che quando non si partecipa a un incontro fondamentale, dove tutti (ma proprio tutti) hanno potuto fare le loro proposte (alcune approvate, altre no, ma sempre a maggioranza), risulta difficile capire le decisioni. Si perché noi, abbiamo la “brutta” abitudine di coinvolgere le Società nelle decisioni che prendiamo e di non imporre nulla, per cui a Terralba, la maggioranza delle Società decise di includere gli Esordienti A nel circuito Regionale. Questa decisione, quindi, è dovuta anche e soprattutto per il RISPETTO DELLE PERSONE che rinunciano al loro tempo libero e danno il loro contributo TECNICO ma non solo;
  3. Il GP così come concepito in questi ultimi anni, contribuisce ad allontanare i giovani dallo sport”: per smentire questa affermazione, basta andare a leggere il numero degli atleti e delle Società che hanno partecipato alle manifestazioni. Ricordiamo che le pur valide formule degli anni precedenti, dalle quali ha preso corpo il GP attuale, avevano comunque delle criticità (le deroghe, non si svolgevano contestualmente e in condizioni climatiche non uniformi, talvolta senza il cronometraggio elettrico, in ambito provinciale sono stati ammessi a gareggiare ragazzi che non erano nemmeno tesserati). Ma Lei dov’era quando a Terralba, sia nel 2012 che nel 2013, siamo andati con un foglio bianco a chiedere (non a imporre) cosa volessero fare le Società per i ragazzi per l’anno futuro ? Siamo andati ad ascoltare le proposte delle Società e dei Tecnici, a discutere e valutare tutti insieme quale fosse la soluzioni migliore, Loro (i presenti) hanno contribuito e avrebbero ragione di lamentarsi nel caso in cui non fossimo riusciti a rispettare gli impegni presi, gli altri no, perché quella era la sede opportuna, quella era davvero un’occasione che forse non è stata colta come avrebbe meritato;
  4. Risultato fallimentare della rappresentativa premesso che respingiamo la logica che vuole “quando la cose vanno bene è delle Società, quando vanno male è colpa delle Federazione”, non riteniamo assolutamente fallimentare l’esito della rappresentativa, tenuto conto del fatto che numerosi ragazzi erano alla loro prima esperienza e a parte un Atleta non convocato per le note questioni dei raduni, gli altri erano il meglio che le Società potessero esprimere. Ricordiamo che la costituzione della Rappresentativa, una volta che il CR (non i sottoscritti, ma il CR), stabilisce i criteri e le regole, è a cura del Settore Tecnico, pertanto il suo rilievo (eventualmente), andava indirizzato ad altri,  la ringraziamo, ma non ci dia tutta questa importanza. Come avrà letto, sui siti e sui Social Network (ma anche sul sito della Federazione) ci sono numerosi complimenti (che condividiamo) ai Tecnici e agli Atleti che hanno ottenuto i migliori risultati, non Le viene il dubbio che l’aspetto e la preparazione tecnica sia una prerogativa delle Società, dei Tecnici e degli atleti e che i risultati conseguiti siano in gran parte merito loro ? Se concorda su questo, la sua affermazione non ha senso, inoltre… si è voltato indietro un attimo a guardare come andavano le rappresentative solo qualche anno fa, quando anche Lei era un Consigliere Regionale? Ci spiega cortesemente cosa è riuscito a produrre o a cambiare? Le riporto, senza aggiungere altro (perché i dati si commentano da soli), l’esito delle ultime rappresentative degli ultimi anni:

    2010: Cadetti 21 - Cadette 20 COMBINATA 20°
    2011: Cadetti 20 – Cadette 19 COMBINATA 20°
    2012: Cadetti 19 – Cadette 19 COMBINATA 19°
    2013: Cadetti 20 – Cadette 20 COMBINATA 20°
   2014: Cadetti 16 – Cadette 15 COMBINATA 16°, quest’anno abbiamo deciso, come noto, di inviare la squadra intera, altrimenti i risultati sarebbero stati in linea con quelli precedenti …. di cosa stiamo parlando ?

5) Leggo in uno dei suoi ultimi passaggiPerché ci sarà pure un motivo per cui le riunioni che sono state organizzate in questi anni per studiare un regolamento condiviso hanno visto una partecipazione numericamente modesta. Di questi motivi ne conosciamo alcuni e non li condividiamo, ma onestamente non ci interessano, ognuno ha i suoi motivi, sia per partecipare che per assentarsi, ognuno è libero di fare ciò che gli pare e ci mancherebbe altro, poi però, non può lamentarsi del lavoro e delle decisioni altrui;

Vede Dott. Murgia, dal mondo dell’atletica non si guadagna un centesimo, anzi …..  io mi sono candidato non per ambizione personale (non amo mettermi in mostra, normalmente sto in tribuna insieme agli atleti anche per non intralciare in modo alcuno le persone che si impegnano in campo) ma perché ritengo di poter dare un contributo DISINTERESSATO alla Federazione, anche attraverso il dialogo con le persone e con le Società (dialogo che ho sempre cercato, mettendo da parte personalismi e/o campanilismi) alcune volte ci sono riuscito, altre volte ho fallito, capita, è umano. Quando Lei era Consigliere non mi sono mai sognato di scrivere a nessuno (nemmeno al Presidente Regionale), l’ho semplicemente chiamata per avere chiarimenti, così come ho fatto con altri ex Consiglieri avendo sempre una cortese risposta, come facciamo noi ora con altri. C’è la necessità diffusa di innovare ed effettuare un cambio generazionale a tutti i livelli e molte delle iniziative di questo CR vanno in tal senso, ma fuori, come dire, non c’è la fila. Vede, molte delle richieste che Lei fa ora, sono già state fatte da tempo da altri, senza clamore e con modalità e con toni decisamente diversi e collaborativi e quando è stato possibile sono state accolte.
Se noi pensassimo, solo per un attimo, che le nostre dimissioni produrrebbero un minimo beneficio, le avremmo presentate da tempo (le confesso che siamo tutti sconcertati da quanto sta emergendo a livello nazionale in merito alla questione del doping). Sapere che mentre noi Società ci diamo da fare e facciamo miracoli per sopravvivere (ormai senza contributi da anni), e facciamo di tutto per i nostri atleti, altri pensano a “vincere facile”,  vede questo si che è motivo di grande preoccupazione e sconcerto,  far parte di questo mondo è sempre più difficile.

Siamo anche convinti che il nostro movimento regionale sia penalizzato e paralizzato da troppe relazioni personali che con il tempo si sono logorate e incancrenite (alcune sono insanabili), tali da far perdere di vista gli obiettivi più importanti, che sono e restano i nostri atleti. Lei sa meglio di noi che chi prende un impegno e lavora, talvolta sbaglia e quando si sbaglia non troviamo scandaloso ne ammettere di aver sbagliato, ne cambiare idea o modificare le cose affinché vadano meglio, si chiama buonsenso.

Ora noi le chiediamo, Lei con questa lettera aperta ha dato un contributo al nostro mondo oppure ha solo alimentato un’ulteriore polemica, perché invece non ha fatto una proposta costruttiva ? Perché Lei che ha le idee così chiare non ha inviato un progetto sul quale discutere, come avevamo sollecitato prima dell’incontro di Terralba (dic. 2013), sul sito Federale ?

Le auguriamo buon lavoro Dott. Murgia, e ci pensi…., alla prossima riunione delle Società, non perda l’occasione, venga e proponga le Sue idee in merito al GP che vorrebbe, se la maggioranza le approverà, potrà dire di aver contribuito alla scrittura del regolamento, altrimenti dovrà partecipare (se lo vorrà) a un GP deciso da altri. Confidiamo nella sua preziosa collaborazione e la salutiamo cordialmente. Consiglieri Guenda Sinatra e Bruno Usai.

 

3. Precisazioni del Fiduciario Regionale del G.G.G. Giuseppe Spanedda.

 In riferimento alla lettera aperta (termine utilizzato dall’autore della stessa , ma che personalmente identifico più esattamente  come volantino preelettorale)   inviata dal Presidente della ASD Sulcis Carbonia, a me non indirizzata ma che mi è stata girata per ogni necessaria precisazione, non potendo entrare nel merito delle considerazioni circa il Grand Prix perché di competenza di altri soggetti, mi limito a far presente che le supposte incongruità denunciate da quel dirigente sono del tutto inconferenti  e non tengono conto del reale svolgimento dei fatti.

Una gara che comincia alle ore 11 e vede una presenza   di quasi 600 atleti gara non può terminare in poche ore o in pochi minuti; è nella capacità di chi conosce e sa valutare i numeri l’organizzazione degli eventi in maniera tale da consentire un regolare svolgimento delle competizioni.

Per dimostrare l’infondatezza delle affermazioni del citato dirigente è sufficiente confrontare l’orario definitivo delle manifestazioni, come  modificato dopo la chiusura delle iscrizioni, e l’orario di inizio e fine delle gare del Grand Prix così come è riportato nei verbali ed indicato in maniera sistematicamente automatica dal fotofinish collegato alla pistola dello starter;  tale confronto consentirà di constatare che le manifestazioni hanno avuto svolgimento e termine, nelle generalità dei casi, entro l’orario previsto.

La gara di salto in alto, che è la competizione nella quale si sono accumulati i recenti ritardi, non è programmabile laddove l’impianto abbia una sola pedana, posto che nessuno può conoscere aprioristicamente il numero dei tentativi e dei falli di ogni singolo atleta. L’intelligenza consiste nel collocare in maniera adeguata il succedersi delle categorie, in modo  da penalizzare, se dovesse verificarsi un ritardo, il minor numero di atleti. Si  è trattato, nelle recenti circostanze, dell’ultima gara in programma, che pure ha avuto inizio all’orario previsto.

Per quanto riguarda la “call room” e le conferme di partecipazione, sulle quali si sono indirizzate alcune improvvide critiche,  basta il richiamo al RTI.

La Camera d’Appello serve per organizzare ordinatamente la presenza degli atleti ed il loro accesso in campo, ed è prevista anche nelle manifestazioni giovanili, ove sia possibile organizzarla. Contrariamente alle asserzioni del Presidente della ASD Sulcis Carbonia  quando istituita ha funzionato egregiamente, incontrando difficoltà solo da parte di coloro che pretendono, in violazione del Regolamento Tecnico, di consentire l’accesso indiscriminato in campo degli atleti. La mancata conoscenza delle norme  di funzionamento della “Call Room” ha portato anche di recente la esclusione dalle competizioni di atleti distratti o superficiali. E mi sorprende che a criticarne l’utilizzo sia un Presidente di Società che ha esperienze, seppure non sempre esaltanti, nell’organizzazione di manifestazioni.

La partecipazione di atleti a più gare che si svolgono nella stessa ora è anche essa posta a norma dal RTI e non si può pretendere la cancellazione della Camera d’Appello solo perché il rispetto della norma disturba o impedisce che le regole siano valide per tutti.

Le gestione delle conferme nella attuale impostazione, che può essere anche migliorata in funzione dell’interesse di tutti e non di pochi, corrisponde ad una esigenza di semplificazione. Un Dirigente di Società ritira le buste e consegna il foglio delle conferme e delle variazioni, se ne esistono; questo consente di confermare anche gli atleti che non sono ancora presenti e che non sono quindi obbligati ad arrivare tutti entro l’orario stabilito per le conferme. Qualora intervengano esigenze di variazione (cancellazione, modifica, aggiunte, etc.) ciò può essere effettuato fino ad un’ora prima dello svolgimento previsto per la gara. Nessun obbligo di ritirare la busta e consegnare le conferme entro un dato orario, a condizione che le regole valide per tutti siano rispettate, e che le conferme pervengano tutte entro l’ora antecedente l’orario schedulare della gara. Nessun impedimento è stato mai frapposto a tale impostazione regolamentare, che garantisce tutti.

La presenza del TIC è prevista solo per alcune tipologie di gara e prevede la presentazione personale dell’atleta al momento della conferma e del ritiro del numero, e la successiva presentazione all’orario indicato presso la Camera d’Appello. Nelle manifestazioni giovanili, o nel nostro caso di atleti appartenenti alle categorie promozionali ( tali sono gli atleti esordienti, ragazzi e cadetti ), mi è sembrato  inopportuno adottare tale procedura. Atleti dagli 11 ai 15 anni possono anche non avere la necessaria preparazione ed è meglio che la gestione dei numeri di gara  e delle conferme di partecipazione sia in mano a persone di età più elevata, anche se non necessariamente dotati delle necessarie conoscenze   o delle necessarie capacità di gestione complessiva del gruppo.

Se poi si vuole ciurlare nel manico liberissimi di farlo. Ma i Regolamenti sono stati e saranno sempre rispettati.  Giuseppe Spanedda Fiduciario Regionale del GGG FIDAL Regione Sardegna

 



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