Golden Gala, il Mondo si ritrova a Roma



Mancano poco più di 48 ore, ormai, all\'appuntamento con il Golden Gala, terza tappa della Golden League IAAF e tradizionale appuntamento romano con la grande atletica internazionale. Non è certamente retorico affermare che, ancora una volta, il Mondo, almeno quella parte di Mondo che si interessa all\'atletica, si ritroverà allo Stadio Olimpico capitolino, su quella pista che tante e tante pagine di storia sportiva ha scritto nei suoi cinque decenni di vita. Ci saranno tutti, o quasi, i grandi nomi del \"track and field circus\" contemporaneo. L\'unica defezioni di grido (tale però se si tiene conto esclusivamente del palmarès, e non delle performances recenti) è quella di Tim Montgomery, il primatista del Mondo dei 100, che resterà a casa, a fare da supporto alla sua Marion Jones, che lo ha reso padre poco più di una settimana fa. Per il resto, il cast è da brividi. A cominciare dal re del mezzofondo, l\'etiope Haile Gerbrselassie, pronto a ricevere la sfida, sui 5000 metri, del giovane rampollo Kenenisa Bekele, già quattro titoli mondiali di cross all\'attivo, uno dei maggiori candidati alla - ormai non troppo lontana - successione. Contro di loro, tanti straordinari campioni, come i keniani Chebii e Limo e il marocchino Hissou, pronti a battagliare pur di riuscire a mettere il petto davanti a tutti. Sui 1500 metri Roma ritrova uno dei suoi figli adottivi, quell\'Hicham El Guerrouj che le ha già regalato due primati del Mondo, sui 1500 metri e sul Miglio. Il marocchino si presenta a Roma carico come una molla, intenzionato, a suo dire, a fare qualcosa di molto importante. La gara sembra fatta apposta per lui, con un parco-avversari forte quel tanto che basta per solleticare la fantasia, ma non abbastanza da impensierirlo, e ridurre quindi la gara a un confronto di nervi. Nei 110 ostacoli Allen Johnson, dopo aver fatto tremare il primato del Mondo della specialità, a Parigi, correndo in 12.97, si ripresenta ai blocchi di partenza intenzionato a ripetersi, magari, questa volta, con un pizzico di fortuna in più. Anche tra le donne, è il mezzofondo a promettere maggiormente, con un 5000 metri che vedrà al via, tra le altre, l\'etiope Adere, la romena Szabo e la russa Yegorova: a Oslo il record del Mondo ha tremato; a Roma, con l\'aggiunta della grinta della Szabo (assente in Norvegia), la gara acquisterà certamente in tensione agonistica. L\'alto è un\'altra di quelle gare che sta vivendo un momento magico: c\'è fermento (come testimoniato dal 2,00 di Blanka Vlasic a Zagabria), e Roma metterà una di fonte all\'altra tutte le migliori. Spicchi d\'azzurro, nel Golden Gala delle stelle. Nella stagione della crisi fisica (al momento tutta da valutare) di Manuele Lavorato, e dello stop forzato di SuperFabrizio Mori (auguri al capitano), il gioco del turnover restituisce agli appassionati italiani Fiona May, che sarà in gara nel suo lungo, così come la \"gemella\" Magdelin Martinez, protagonista annunciata del triplo. E sono proprio i salti, a proporsi come le gare di maggior interesse in chiave italiana. Alessandro Talotti e Andrea Bettinelli, nell\'alto, sperano di riuscire a sfruttare il clima di grande competitività che troveranno all\'Olimpico; il primo ha guadagnato in Coppa, a Firenze, il visto mondiale; il secondo, a Milano, ha dimostrato di poterci provare. Ed è un peccato non poter vedere all\'opera anche gli altri rampolli dell\'alto tricolore, a cominciare dai Ciotti (Nicola è salito a 2,27 a Budapest). Beppe Gibilisco è l\'altro azzurro da tenere d\'occhio: nel mirino, ha il primato italiano, che ha già dimostrato di valere in Coppa Europa. E un altro dei \"cavalli\" (sarebbe meglio dire delle cavallette, considerata la specialità) da tenere presente per il futuro prossimo. Anche in chiave iridata. File allegati:
- IL SITO UFFICIALE
- START LIST (al 6 luglio)



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