Gloria Hooper a scuola di velocità

18 Marzo 2016

La sprinter veneta sabato in pista nei 60 metri del Mondiale indoor. Un'esperienza formativa in vista dell'estate, dove sarà impegnata sui 200.

È come una studentessa alle prese con un corso nuovo e stimolante. Gloria Hooper vive il suo inverno da sprinter pura con trasporto genuino e decisamente contagioso. “I sessanta metri? Bellissimi – dice sorridendo – e poi a me piace mettermi in gioco, provare nuove cose. Sì, credo di essere migliorata rispetto al passato. Ovviamente nella partenza, che non era mai stato il mio punto di forza, anche perché non ci avevo mai messo quella dose di aggressività che invece è fondamentale. I miei compagni mi prendevano in giro: tu sei come una fatina buona, e ti comporti così anche in pista... Ma ora sono decisamente cambiata!”.

La stagione invernale le ha regalato il primato personale, un 7.32 che abbassa di sette centesimi il limite fissato nel 2014. “Penso di valere meno di questo tempo. Devo però riuscire a fare in gara le cose già fatte in allenamento, cosa che non è mai facile. Il mio obiettivo è riuscire a terminare la stagione indoor migliorata in termini di accelerazione, perché per me, sui 200 metri, vorrà dire riuscire a rimanere più vicina alle avversarie, prima di sfruttare la fase a me più congeniale, quella lanciata”. Sabato sarà impegnata nelle batterie dei 60 metri (alle 11:40 locali, le 19:40 italiane): per lei impegno difficile, considerate le presenze di avversarie come Ahye (Trinidad, 7.10 di stagionale) e Asher-Smith (Gran Bretagna, 7.11 nel 2016 e 7.08 di PB).

Gloria, veneta di origine ghanese, fa base ormai da tempo negli Stati Uniti, in Florida, dove è allenata da Loren Seagrave. “Mi trovo benissimo in America. E non soltanto per gli aspetti tecnici, qui c’è tutto ciò di cui ho bisogno in questa fase della mia vita. Il 2016 è un anno importante: il settimo della mia carriera, in un momento in cui, a 24 anni, i segnali di crescita devono essere concreti. Sono determinata, voglio riuscire a fare cose importanti, soprattutto in estate, nei 200 metri”. Lo scorso anno, ai Mondiali di Pechino, fu tra i pochi azzurri a comportarsi adeguatamente, correndo due volte sotto i 23 secondi, fino al 22.92 del primato personale. “Nel mirino ci sono gli Europei e l’Olimpiade di Rio. Voglio essere protagonista ad Amsterdam, dove mi auguro di riuscire a centrare l’ingresso in finale. Sì, ne sono convinta: posso farcela“.

m.s.

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