Giungi sospeso in attesa delle controanalisi



Marco Giungi, il marciatore azzurro 13. alle ultime Olimpiadi di Atene nella 20 km, è stato sospeso dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera in attesa delle controanalisi. Giungi era stato trovato positivo alle analisi effettuate dopo la prova dei Societari di Prato il 12 settembre scorso (all’indomani quindi dei Giochi Olimpici) da lui vinta. Nelle sue urine sono state trovate tracce di notetiocolanolone e norandrosterone, metaboliti del nandrolone, uno steroide anabolizzante. La notizia ha colto di sorpresa il marciatore, subito convocato dalla sua società, le Fiamme Gialle, per spiegare l’accaduto. Giungi, intento nei preparativi delle nozze previste per il 30 ottobre con la marciatrice Lisa Barbieri, attende di conoscere l’esito delle controanalisi per capire come sono andate le cose: “Non so proprio cosa pensare. L’unica possibilità è che derivi dall’assunzione di un integratore inquinato, visto che per timore di incappare in prodotti vietati evito anche di prendere l’aspirina quando ho mal di testa. Prendo solo un integratore di sali minerali, italiano, che uso da maggio e del quale mi sono fatto mandare espressamente un certificato con la composizione chimica per tutelarmi”. Il marciatore nato ad Espoo in Finlandia, rischia due anni di squalifica: “So di non aver preso nulla di vietato – ha spiegato il ventinovenne atleta residente a Misano Adriatico – ma comunque vada questa vicenda temo che cambierà la mia vita, perché so quali vicissitudini bisogna passare quando si è invischiati in qualcosa del genere”.


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