Giovanili indoor, Maria Moro eguaglia Tania Vicenz



La nuova generazione dei salti è protagonista ai Giovanili di Genova: tra gli allievi, due ragazzini del ’91 vincono rispettivamente l’asta maschile – il fiorentino Claudio Stecchi – e il triplo femminile, Maria Moro. La giovanissima bergamasca dell’Atletica Estrada eguaglia anche il limite di categoria al coperto, il 12.71 stabilito nel 2003 ad Ancona da Tania Vicenzino (la friulana che ieri ha vinto il lungo promesse e oggi ha replicato proprio nel triplo). La serie della Moro, allenata da Paolo Brambilla, si fa leggere: nullo 12.37 12.71 12.56 nullo 12.50. Non del tutto sorprendente - sia pure per un’allieva al primo anno - dal momento che la triplista lombarda era stata, al termine del 2006, la migliore specialista mondiale della stagione al limite dei 15 anni (12.68, a soli tre centimetri dal primato italiano cadetti, detenuto nientemeno che da Simona La Mantia edizione ’98): poi Maria era stata costretta a disertare i campionati di categoria a Bastia Umbra a causa d un infortunio muscolare che, a questo punto, appare del tutto dimenticato. Nel corso della giornata la pedana del triplo ha riservato altre emozioni. La prova juniores al femminile, decisa a favore dell'ascolana Federica De Santis all'ultimo salto: 12.80 contro il 12.73 di Eleonora D'Elicio, ribaltando l'esito dei campionati allieve di Fano 2006. Anche se la torinese può lamentare il forfeit negli ultimi due turni di salti, per un problema al tallone. E poi una splendida finale degli uomini, sempre a livello juniores: spessore tecnico inusuale, in quattro nettamente sopra i 15 metri (e mancava Edoardo Vanni ...), la lista di sempre al coperto U20 riscritta nei piani alti, soprattutto per merito di Daniele Greco (15.58) e di Fabio Buscella (15.50, con un paio di nulli abbastanza lunghi). Dicevamo però di Claudio Stecchi, che all’anagrafe, a dirla tutta, fa anche “Michel” di secondo nome: ma, parole sue, con quel nome non si vuole sentir chiamare ed è pure sicuro che non abbia nessuna relazione con qualche astista di scuola francese. Dichiarazione strana, perché il papà di Claudio si chiama Gianni, e in parecchi lo ricorderanno primatista italiano della specialità a cavallo degli anni Ottanta (e, all'epoca, si laureò campione europeo della specialità, ad esempio, Jean-Michel Bellot). In ogni caso l'atleta fiorentino, portacolori della gloriosa Assi Banca Toscana, ha vinto con 4.40 – non male per un ragazzo nato il 23 novembre 1991, quindi di nemmeno 15 anni e mezzo – a 10 centimetri dal personale stabilito quest’anno. Nel settore corse, occhi puntati sul rettilineo centrale per le finali dei 60 metri. Atteso soprattutto Fabio Cerutti (nella foto fidal/Claudio Petrucci), atteso ora dall’impegno in azzurro agli Europei di Birmingham: nella finale promesse la volata dello studente torinese di medicina è stata quasi senza opposizione, oltre due metri di vantaggio sui piazzati. Il tempo, 6.72, ha risentito del relativo impegno del portacolori della Riccardi: ottima partenza e una seconda parte di gara molto rilassata, proseguendo appena sulla spinta. L’attuale primato personale di 6.66, ottenuto nella batteria degli Assoluti – ad Ancona Cerutti è stato poi squalificato in finale per falsa partenza – appare senza dubbio rivedibile in sede continentale. Nella omologa finale femminile, Maria Aurora Salvagno ha sofferto molto di più, finendo insidiata da vicino sul traguardo dalla toscana di origini ghanesi Audrey Alloh (7.53 per la sarda dell’Aeronautica contro il 7.55 della rivale). In prospettiva, sul pian cronometrico, le cose migliori si sono viste nelle prove juniores e allievi femminili: in quest’ultima categoria da segnalare il 7.63 di Francesca Dallo, 16enne di Feltre, e il 7.68 di Charlene Sery Secre, brevilinea bergamasca di famiglia ivoriana. Il tempo della veneta si inserisce al sesto posto nella lista di sempre per la categoria. Risale invece le classifiche all time juniores la romana di Ardea Ilenia Draisci: la sprinter della Fondiaria – primo anno di categoria e cresciuta da Maura Cosso all’Atletica Pomezia – ha dimostrato di avere ottime doti per le distanze in sala segnando 7.53. Progressi anche per Roberta Colombo: la lombarda, classe ’89, è scesa a 7.61 per prendersi la piazza d’onore. Meno entusiasmante la finale junior maschile – Berti Rigo è rimasto sui suoi limiti (6.95) e Matteo Galvan ha corso senza finalizzare la preparazione (6.98) – mentre tra gli allievi si è confermato il toscano Edoardo Baini. Già campione cadetti a Bisceglie 2005 ed ex calciatore delle giovanili del Milan, il ragazzo allenato da Angela Fè si è avvicinato con 6.95 al suo recentissimo personale di Ancona (6.93 nelle batterie degli Assoluti, con conseguente ranking tra i primi dieci di sempre della categoria). Dopo la bella esibizione di Merhium Crespi, vincitore ieri dei 1500 metri sul compagno di squadra Paolo Pedotti Massoud (entrambi hanno fatto parte della squadra azzurra vincitrice dell’oro europeo di cross nello scorso dicembre), il mezzofondo maschile giovanile riprende fiato anche per merito di Giordano Benedetti, elegantissimo ragazzo trentino (18 anni da compiere il prossimo 22 maggio): sul traguardo degli 800, dopo una fantastica progressione, il portacolori dell’Atletica Trento segna 1:53.10 - in pratica personale “ogni-impianto” – e ripaga la passione del suo tecnico Gianni Benedetti (semplice omonimia, nessun legame di parentela), dalla cui scuola sono usciti in passato diversi talenti. Ottimi riscontri cronometrici arrivano dalla marcia maschile, sia allievi sia juniores: tra i più giovani domina l’abruzzese Riccardo Macchia, 21:33.89 sui 5000 metri, ora alle spalle unicamente di grandi nomi nella classifica di sempre (parliamo di De Benedictis, autentico mentore del ragazzo di Chieti, poi Didoni e Rubino: scusate se è poco). Più collaudato Matteo Gipponi tra gli juniores: 20:06.71 e anche qui davanti rimane solo la triade Rubino-Didoni-De Benedictis (in quest’ordine a livello di U20). CHIUSO A GENOVA IL CAMPIONATO DI SOCIETA' INDOOR Al termine della due giorni di Genova si possono anche stilare le classifiche, assolute e di categoria, del Campionato di Società al coperto. Con riferimento al settore assoluto, i primi verdetti erano stati anticipati dalla rassegna tricolore di Ancona, nello scorso fine settimana. A Genova si impongono nella categoria promesse le Fiamme Gialle (maschi) e l'Esercito (donne), mentre tra gli allievi prevalgono le Fiamme Gialle Simoni (maschi) e l'Atletica Estrada (donne). Proprio in chiusura sono arrivati gli ultimi punteggi delle staffette per completare le classifiche juniores: in testa hanno finito la Fondiaria Sai (donne) e Fiamme Gialle Simoni (maschi). Nella combinata il podio femminile vede nell'ordine Camelot, Fondiaria Sai e Cariri, mentre quello del settore maschile premia Riccardi Milano, Cariri e Atletica Bergamo 1959. File allegati:
- I RISULTATI COMPLETI


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