Giovanili Indoor: Rifesser ok, Kaba Fantoni quasi



Sono i 60 metri a caratterizzare la seconda giornata dei Campionati Italiani Giovanili indoor di Ancona. Lo sprint zoppicante di Koura Kaba Fantoni, quello dalle partenze al rallentatore di Matteo Galvan (bruciato dal rapidissimo Gavino Dettori) e della new generation femminile con Giulia Arcioni, Jessica Paoletta e Ilenia Draisci. Vince Koura Kaba Fantoni ma, dopo due convincenti turni in qualificazione (6.80 nelle batterie del mattino e 6.76 in semifinale), corsi senza forzare troppo, l'italo-congolese è lento nell'avvio della finale ed è costretto a rincorrere il piemontese Fabio Cerutti, rapido a mettersi in moto in prima corsia. Arrivo al photofinish, vittoria al finanziere con lo stesso tempo (6”77) di Cerutti. Nella decelerazione dopo il traguardo, il piede destro di Kaba Fantoni si va a incastrare sotto i sacconi posti al termine del rettilineo, per fermare la corsa degli sprinter. “Ho sentito un forte dolore – spiega il neo-campione italiano U23, bronzo sui 200 metri l'anno scorso agli Euro U23 di Erfurt – domani mi sottoporrò ad un'ecografia per accertare eventuali danni, ma farò di tutto per partecipare agli Assoluti la prossima settimana”. Kaba Fantoni quest'anno ha già corso in 6.67, tre centesimi sotto al minimo fissato dalla Iaaf per i Mondiali di Mosca. I 60 metri non sono certo la distanza ideale di Matteo Galvan e ad Ancona se ne è avuta la conferma. Il vicentino - bronzo sui 200 ai Mondiali U18 di Marrakech nel 2005 – in finale parte meglio di quanto non abbia fatto nei due precedenti turni, ma a metà gara è ancora sesto. La sua è una corsa in rimonta, ma non basta a raggiungere Gavino Dettori. Il sardo – allenato dall'ex azzurro Giovanni Puggioni, bronzo con la 4x100 italiana ai Mondiali di Goteborg nel 1995 - vince in 6.97, quattro centesimi in meno di Galvan. Lo sprint femminile dice che Giulia Arcioni non ha rivali tra le U23 sui 60 m. La sua è una corsa davanti a tutte sin dallo sparo dello starter e poco conta che il suo 7.55 sia leggermente superiore a quanto fatto in batteria (7”49). Dopo il doppio successo (100-200) da allieva lo scorso ottobre a Rieti, Jessica Paoletta si presenta tra le juniores con un nuovo successo, quello sui 60 m. Anche per lei una finale più lenta rispetto ai turni di qualificazione (in ambito femminile juniores e allieve hanno affrontato tre turni, le promesse due): 7.62 vale la vittoria, ma al mattino la sprinter romana ha fatto registrare un 7.57. Da seguire Ilenia Draisci: il suo 7.64 è promettente in vista della stagione all'aperto. Senza sussulti la vittoria di Lukas Rifesser sugli 800 metri promesse. Il compagno di squadra Giulio Iannone (entrambi sono dell'Esercito) gli fa da lepre sino ai 400 metri, pilotandolo su un passsaggio in 52.80, e la seconda metà di gara è una galoppata solitaria che porta l'allievo di Gert Crepaz a tagliare il traguardo in 1:51.44. Nel mezzofondo femminile si è assistito ai bis della junior Valentina Costanza e dell'U23 Eleonora Riga che, dopo le vittorie di ieri sui 1.500, si sono ripetute sugli 800. Tra gli allievi va segnalato il 2:28.80 sui 1.000 del marocchino Ait Bahamad Abdelghani. Nella categoria U18 il regolamento ammette la partecipazione ai Campionati nazionali di atleti che non hanno la cittadinanza italiana e il sedicenne (è nato il 28 luglio 1989) di Casablanca ha così potuto gareggiare e vincere con la maglia della Libertas Catania. Dal punto di vista statistico il suo crono è inferiore al 2:29.36 realizzato due anni fa da Paolo Zanchi, ma non vale come miglior prestazione italiana. Alle sue spalle si è piazzato il lombardo Mario Scapini (2:32.63). Abdelghani è residente a Reggio Emilia dallo scorso agosto, dove vive con la sorella Saida. Con la maglia del Marocco lo scorso anno ha partecipato ai Mondiali di cross di Saint-Etienne ed è stato quarto sui 2.000 siepi ai Mondiali U18 di Marrakech in 5:26.52. Infine vanno segnalati i graditi ritorni alla vittoria di Martina Gabrielli (marcia km 3 – promesse) e di Maicol Spallanzani (peso juniores). Per la Gabrielli l'appannamento era stato momentaneo, una settimana fa ai CdS su strada di Palermo, ed è stato cancellato ieri da un buon 13:33.59. Il friulano Spallanzani aveva invece dovuto dire addio a buona parte della stagione 2005 per un infortunio al ginocchio. Ieri, nonostante un leggero problema ad un dito, è tornato ai vertici con 17,78. Terminata la lunga carrellata di 68 gare in due giorni, l'atletica italiana dice arrivederci (a presto) ad Ancona. Buona parte dei protagonisti di questa rassegna tricolore torneranno qui tra pochi giorni. Il prossimo week-end il capoluogo marchigiano ospiterà gli Assoluti, mentre il 25 febbraio i migliori juniores indosseranno la maglia azzurra per sfidare gli U20 di Francia e Germania. Nella foto piccola: Lukas Rifesser, vincitore degli 800 m promesse(Petrucci/FIDAL) Nella foto grande: l'arrivo dei 60 m promesse. Braccio alzato per la vincitrice, Giulia Arcioni (Petrucci/FIDAL) File allegati:
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