Giordi Benedetti: capolavoro in azzurro



A Cheboksary Giordano Benedetti si impone negli 800 metri in 1'45"11; Yuri Floriani terzo nelle siepi, Norbert Bonvecchio quarto nel giavellotto; Irene Baldessari debutta col personale

Il numero assoluto in chiave azzurra della due giorni di Campionato Europeo a Squadre lo confezione Giordano Benedetti che negli 800 metri infila Adam Kszczot e Pierre Ambroise Bosse per imporsi in 1'45"11 mettendo in campo una determinazione e una sagacia tattica per certi versi mai viste. Ma bene si sono comportati tutti i quattro trentini selezionati per la due giorni di Cheboksary, a cominciare dalla debuttante Irene Baldessari che nel doppio giro di pista porta a casa il nuovo personale (2'04"23) per proseguire con Yuri Floriani (terzo nelle siepi in 8'40"27) e Norbert Bonvecchio (quarto nel giavellotto con 77,33), fondamentali per il sesto posto finale della formazione azzurra. Ma ecco il racconto delle prove dei quattro alfieri trentini.

 

 

800m uomini - Se il talento e la classe fossero valori misurabili e confrontabili, Giordano Benedetti sarebbe probabilmente uno degli atleti più forti del mondo. Il suo finale di gara a Cheboksary è una di quelle cose che restano impresse nella memoria di chi ama l'atletica. Travolge tutto e tutti, rimonta il francese Pierre-Ambroise Bosse (1:43.88 a New York il 13 giugno) ed il polacco Adam Ksczot (il campione europeo in carica) e si fionda sul traguardo in 1:45.11, crono che è anche il record della manifestazione (nella nuova formula). Il norvegese Roth lancia il ritmo, e passa a metà in 51.42; Benedetti segue in terza posizione, ma non si danna per ricucire lo strappo, anzi, sembra attendere il risalire dei due avversari più forti. Così è: quando ai 600 i due partono in tromba, l'azzurro segue la corrente, quando si entra in rettilineo inizia a produrre frequenze e spinte prodigiose, mentre Kszczot e poi Bosse vanno in difficoltà: sul traguardo il trentino fulmina il francese (1:45.11 contro 1:45.14) e riporta l'Italia alla vittoria a quattro anni dal successo di Fabrizio Schembri nel triplo di Stoccolma. "E' la mia più bella vittoria, non ci sono dubbi - racconta Benedetti nel dopo gara - sapevo di stare bene, e aspettavo l'occasione di dimostrarlo contro avversari di livello ed in una manifestazione di questo valore. Quando ho visto il norvegese partire, ho scelto di non seguirlo, sapevo che da dietro sarebbero risaliti i migliori, e così è stato; ho cambiato i miei piani in corsa, volevo attaccare ai 220 dal traguardo, ma mi sono accodato, in attesa di piazzare la volata. Sul rettilineo ne avevo, ed è stata una bella sensazione. Ora non gareggerò, mi fermo a lavorare, sarò al Sestriere per tre settimane, con El Kabbouri, voglio provare a costruire un grande Mondiale, e magari scegliere di fare qualche puntata sui 1500 metri".

 

 

3000st uomini - Una gara di grande esperienza da parte di Yuri Floriani, uno dei veterani e più titolati degli atleti azzurri (brilla sempre la finale olimpica corsa dal trentino a Londra 2012). Il tema è come sempre tattico, considerata la posta in gioco e anche i 28 gradi sul terreno; Il britannico Seddon si incarica del ritmo ma l'andatura è ai limit del turistico (2:58, 5:53). Floriani segue sempre i battistrada, cercando di non spendere energie. Nel finale, quando esplodono le polveri, e il polacco Zalewski si invola (primo in 8:37.51), l'italiano battaglia bene, e si arrende solo al ritorno del russo Chavkin (8:39.39, secondo, Floriani è terzo in 8:40.47). E' il decimo podio per l'Italia nella manifestazione, il quarto di giornata. Il quinto posto dei britannici è a quattro punti e mezzo! 

 

 

Giavellotto uomini - Norbert Bonvecchio era stato l'uomo di Coppa lo scorso anno a Braunschweig, quando il suo over-80 aveva suonato la riscossa italiana nella seconda giornata. Il trentino non smentisce la sua fama, e centra un prestigioso quarto posto con 77,33 (al primo lancio). Vince la superstar Tero Pitkamaki, con un ultimo lancio ai suoi livelli, misurato a 84,44. In ogni caso, la bella prestazione di Bonvecchio conferma l'Italia al quinto posto, con tre soli punti di vantaggio sulla Gran Bretagna. L'Italia non è mai arrivata meglio che sesta nell'Europeo per Nazioni. Si può segnare un nuovo limite. Ma deciderà tutto la staffetta 4x400 maschile, dove i britannici partono tra i favoriti, per caratura e tradizione.

 

 

800m donne - Il livello degli 800 metri al femminile, in Europa, è più elevato della media della maggior parte delle altre discipline. Lo si vede chiaramente anche a Cheboksary, dove ad imporsi, con rimonta finale, è la francese Lamote, in 2:00.18 (passaggio a metà in 59.20). Irene Baldessari,22enne trentina al debutto in azzurro, si difende come può, ed è brava ad agguantare, con le unghie e con i denti, anche il primato personale, 2:04.23 (sette centesimi meno del precedente, il 2:04.30 corso una settimana fa ai campionati di categoria di Rieti). Il crono le vale però solo l'undicesimo posto, facendo scivolare l'Italia dal quinto all'ottavo posto parziale.

 

 

 



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