Gimbo Tamberi: ''Ricomincio da Buhl''

19 Giugno 2018

Il 22 giugno il campione europeo in carica e primatista italiano assoluto di salto in alto fa il suo esordio stagionale all'aperto nel meeting tedesco. Al femminile in pedana Alessia Trost.

di Alessio Giovannini

Il giorno è arrivato. Venerdì 22 giugno Gianmarco Tamberi torna in pedana a Buhl in Germania. Tre anni fa proprio lì inizio il suo magic moment. "Quella - racconta il recordman italiano assoluto di salto in alto - è stata la gara in cui mi sono reso conto che potevo volare, la mia grande svolta. Avevo fatto "solo" 2,28, ma quando rivedo il video di quel salto mi impressiono per il margine che c'era tra me e l'asticella. Una sensazione strepitosa. Da lì poi è partita un'escalation che in poco più di un mese mi ha portato fino al 2,37 record di Eberstadt. Sì, diciamo che a Buhl nel 2015 è nato Gimbo e spero che venerdì sia il primo passo della mia rinascita".

Centotrentasei giorni fa la sua ultima uscita a Banska Bystrica: non proprio un bel ricordo visto che mister HalfShave tornò a casa senza misura, dopo il 2,25 del meeting di Hustopece a fine gennaio. Da lì la decisione di chiudere in anticipo la stagione indoor per proiettarsi sull'estate. "Ora sto bene fisicamente e questa è la cosa più importante - aggiunge il 26enne marchigiano delle Fiamme Gialle, allenato da papà Marco -. Ho avuto solo un problemino all'anca durante il raduno di aprile in Turchia, ma per fortuna si è risolto tutto in una decina di giorni. Per il resto abbiamo lavorato tanto sulla parte tecnica e stiamo ancora mettendo a punto qualche dettaglio. Ormai, però, mi pizzicavano i piedi dalla voglia di gareggiare, anche per rompere la routine degli allenamenti. In questo esordio all'aperto salterò probabilmente con rincorsa ridotta a 7 passi. Voglio vedere che succede in un contesto comunque agonistico e valutare le risposte su quanto fatto in questi mesi".

A proposito di ritorni, il prossimo 20 luglio per Tamberi sarà un giorno ancora più emozionante. L'azzurro, infatti, è stato annunciato a Montecarlo. Stesso meeting e stesso stadio che nel 2016 nel giro di pochi minuti lo precipitò dall'estasi del record italiano a quota 2,39 all'inferno dell'infortunio che lo mise fuori gioco nel rush finale verso le Olimpiadi di Rio. "Non ci crederete, ma Montecarlo è la gara che mi stimola di più. Non vedo l'ora di esserci e divertirmi a fare la cosa che mi viene meglio: saltare!". Nel Principato è atteso anche Filippo Tortu nei 200 metri, il frontman di una primavera azzurra in cui non sono mancati momenti di grande entusiasmo e che venerdì prossimo, quasi in contemporanea a Tamberi, sarà in pista sui 100 metri di Madrid. "E' un momento scoppiettante per l'atletica italiana con tanti giovani come Pippo che stanno facendo belle cose. E anche io sono pronto a metterci del mio".

In agosto gli Europei di Berlino sono l'appuntamento dell'anno. Gimbo ci arriva da campione in carica. Nel 2016, tra un siparietto e l'altro sul saccone, vincere quella medaglia d'oro era sembrato un gioco da ragazzi. "Intanto pensiamo ad arrivarci come si deve - scherza Gianmarco -. Berlino è l'obiettivo principale di una stagione internazionale in cui, guardando anche fuori dal Vecchio Continente, per il momento vedo solo due grandi protagonisti. Il primo è Barshim e la sua supremazia secondo me è indiscutibile, al meeting di Ostrava ha dimostrato di avere nervi d'acciaio. L'altro è il russo Lysenko, un atleta di grande valore e che ha vinto dopo di me i Mondiali Indoor. Di sicuro l'avversario numero 1 in ottica Europei".

Intanto venerdì a Buhl (si comincia alle ore 18.45) dovrà vedersela con un altro altista atterrato sul podio iridato di Birmingham 2018, il bronzo Mateusz Przybylko (PB 2,35). Con lui l'altro tedesco Eike Onnen (PB 2,34), terzo agli Europei del 2016. Prima (ore 17) sarà la volta di un'altra big azzurra: il bronzo mondiale indoor Alessia Trost. La pordenonese delle Fiamme Gialle, compagna di allenamento di Gimbo ad Ancona, è al terzo appuntamento del suo 2018 all'aperto. Esordio al Golden Gala (1,88) e poi 1,90 a Stoccolma. "Ho bisogno di gareggiare - spiega Alessia tra un allenamento e gli appunti per l'esame di zootecnia all'università - perché gara dopo gara riesco ad essere più presente in tutte quelle microcose che poi fanno la differenza. Riparto da Stoccolma e dalla bella rincorsa con cui ho affrontato l'1,94. A Buhl confido in un passo avanti come misure". In Gemania l'attendono la duemetrista tedesca Marie-Laurence Jungfleisch, la croata Ana Simic (PB 1,99) e la svedese Erica Kinsey (PB 1,97).

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