Finale mondiale per Tamberi a Doha!

01 Ottobre 2019

Dopo tre mesi e mezzo di assenza, Gimbo supera la qualificazione dell’alto con 2.29 e tornerà in pedana venerdì 4 ottobre alle ore 19.15

Gianmarco Tamberi vola in finale ai Mondiali di Doha. Nella qualificazione del salto in alto, il marchigiano supera 2.29 con il terzo e ultimo tentativo, per il decimo posto nella graduatoria combinata dei due gruppi in pedana. “Gimbo” apre senza difficoltà a 2.17 e prosegue privo di tentennamenti con l’asticella a 2.22, cinque centimetri più su. A 2.26 arriva il primo errore, seguito dal salto da bandiera bianca. Il momento della verità a 2.29: “Halfshave” sbaglia due volte, prima della reazione del campione che lo proietta nella finale mondiale, al rientro in gara dopo tre mesi e mezzo di assenza. Un particolare: due anni fa, con la stessa misura, finì fuori dai primi dodici al mondo. Sono in tanti a non farcela: tra i più celebri, Bondarenko, Przybylko, Ghazal, Tobe. Ma ci sono nomi di rilievo anche tra coloro che salutano felici: Barshim, Ivanyuk, Starc, Nedasekau. Con loro, anche Tamberi. Per una finale aperta a ogni risultato, venerdì 4 ottobre alle 19.15 ora italiana, in diretta tv su RaiSport.

“Ho fatto parecchie stupidaggini prima del 2.29. Pensavo 2.26 potesse bastare - commenta l’anconetano delle Fiamme Gialle - e non volevo più sprecare nulla. Al terzo tentativo a 2.29 ho detto ‘se esco così distruggo tutto!’. Sono contento di aver trovato una buona idea di salto già dal riscaldamento. Mi sento bene fisicamente e molto bene mentalmente. Oggi ho speso, non posso negarlo, ci ho messo tanta energia e adrenalina. Ma adesso ci sono due giorni per recuperare. Mi aspettavo che qualcuno dei favoriti potesse uscire di scena: io partivo da outsider ma volevo prendermi questo posto in finale a tutti i costi. Quando sei qui devi tirar fuori il... carattere. Ho trovato dentro di me una carica pazzesca per gareggiare, una voglia tremenda, mi sentivo quasi un bambino perché non vedevo l’ora di scendere in pedana. Ho chiamato la clap una volta sola, poi le motivazioni le ho trovate dentro di me. Voglio provarci fino in fondo”.

Nella rassegna iridata, sulla 50 chilometri di marcia, sedicesimo posto di Michele Antonelli in 4h22’20”. Il 25enne maceratese è riuscito a completare una gara massacrante, disputata durante la notte ma in condizioni proibitive di caldo e umidità, dopo essersi ritirato nella passata edizione del 2017 a Londra e anche agli Europei della scorsa estate a Berlino. “Sono sedicesimo al mondo - ha detto il marchigiano dell’Aeronautica - nella gara più difficile della mia carriera, con 50 gradi percepiti e 70 per cento di umidità, e che un campionato del mondo abbia mai visto. È stata la stagione più dura, con tre 50 km in dieci mesi: titolo italiano a gennaio, nono posto in coppa Europa e qui mi ero fatto una promessa, arrivare a costo di morire. Un ricordo anche alla mia prima allenatrice, scomparsa da poco, grazie Paola”.

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