Furlani a Atletica TV: ''In alto con Elena e Alessia''

15 Luglio 2020

Ospite della puntata la saltatrice da 1,94: “Che sfida a Savona con Vallortigara e Trost”. Con noi anche il fratellino Mattia e il pesista Leonardo Fabbri: “La parola d’ordine è costruire”

Erika Furlani ad Atletica TV con suo fratello Mattia e con il pesista da record Leonardo Fabbri (Aeronautica). Nel talk di questa settimana ascoltiamo le voci dei protagonisti dello scorso weekend: Erika 1,94 miglior misura europea 2020 nell’alto, il 15enne Mattia 2,08 nella stessa specialità (MPI cadetti), “Leo” 20,58 al debutto nel peso all’aperto. Furlani è già proiettata a Savona: “Sarà una gara tirata e stimolante, grazie ad Alessia ed Elena il livello tecnico sarà alto e punto a fare una buona misura. Il risultato di Rieti mi ha sorpresa: non tanto per la misura, che sapevo di valere perché in allenamento sto saltando bene, quanto perché è arrivata alla prima uscita stagionale. Rieti doveva essere solo un test sulla pedana di casa per arrivare pronta a Savona, che nella mia testa consideravo la prima vera gara. Invece è arrivato con facilità questo 1,94 e ora devo crescere”.

Il 2020? “Visto che il minimo olimpico è 1,96, punto a consolidarmi su misure alte - continua la 24enne reatina - così da essere più sicura e competitiva nella prossima stagione, quando potrò giocarmi le mie chances per andare a Tokyo. Tra il dire e il fare… c’è di mezzo il mare. Due centimetri nel salto in alto sono tanti, ma se riuscirò a saltare con regolarità il mio primato personale, e magari aggiungere qualche centimetro, per me sarà più facile sognare l’Olimpiade”.

La famiglia Furlani si è trasferita a Rieti per passione dell’atletica: “Sono seguita da mia madre Kathy (Kathy Seck, velocista di origini senegalesi ndr), sia a livello tecnico che di preparazione generale. Quando siamo in campo non è più ‘mamma’, ma la mia allenatrice e vi assicuro che non mi risparmia nulla. Mattia invece si allena con un gruppo della Studentesca Andrea Milardi, seguito da papà per la parte tecnica. In questi mesi ho lavorato tantissimo sui miei difetti, sgobbando sui minimi dettagli. I risultati dicono che sono sulla buona strada”.

Il giovanissimo Mattia ha le idee chiare: “In futuro mi piacerebbe sfidare Gimbo, non solo in pedana ma anche su un campetto da basket. Anche se non sono al suo livello! È il mio idolo, mi piace sia quando è in pedana che come personaggio pubblico. Ha un modo di saltare che mi esalta, adoro come carica se stesso e il pubblico. Anche io a volte sono estroverso, ma solo quando salto bene. E abbiamo la stessa passione per il basket: io adoro la pallacanestro, ci ho giocato da piccolo e ancora adesso ogni tanto vado al campetto a fare due tiri”.

“Il 20,58 di Vicenza? Non male, ma ho un po’ di ruggine da togliere dalle braccia”, le parole di Leonardo Fabbri. “Questi mesi senza gareggiare si sono fatti sentire, ho bisogno di competere per entrare in forma e trovare i giusti meccanismi. In Liguria l’obiettivo minimo è migliorare il 20,58 e avvicinare i 21 metri. Quest’estate voglio tornare vicino alle misure che ho lanciato in inverno, e se possibile andare oltre”. 

“Dopo il periodo di isolamento, con Paolo Dal Soglio abbiamo lavorato soprattutto sulla tecnica - prosegue Fabbri - Ancora non sono al top, ma conto di migliorare gara dopo gara. Da marzo con noi si allena anche Zane Weir, un pesista sudafricano che migliorerà in fretta. Per me è un bello stimolo e gli allenamenti sono diventati meno pesanti. Nel mondo già lanciano lontano, ma io non voglio restare indietro. Quest’anno non ci saranno Olimpiadi o Europei, ma io posso migliorarmi in qualsiasi gara. Voglio rendere più solida la mia media agonistica e mettere fieno in cascina in vista del 2021. La parola d’ordine è costruire”.

VIDEO | ATLETICA TV CON I FRATELLI FURLANI E LEONARDO FABBRI

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