Europei paralimpici: Italia a 4 medaglie

12 Giugno 2016

Oxana Corso nei 100 si conferma d’argento, Emanuele Di Marino al primo podio con il bronzo sui 400 a Grosseto

Due medaglie per l’Italia anche nella seconda giornata dei Campionati Europei Paralimpici di atletica leggera a Grosseto. Sui 100 metri T35 la sprinter Oxana Corso si mette al collo l’argento con il tempo di 15.28 (-0.9). Una conferma, perché nella scorsa edizione si era piazzata al secondo posto, e come due anni fa a Swansea dietro alla britannica Maria Lyle, stavolta oro sulla pista dello stadio Zecchini in 14.45. “Questa è la decima medaglia internazionale della mia carriera - esclama la giovane portacolori delle Fiamme Gialle, 21 anni da compiere a luglio - stasera voglio festeggiarla con tutti, e spero che l’Italia tutta la festeggi con me. Prima della gara ero abbastanza agitata, pensavo di cadere dai blocchi, li ho trovati un po’ scivolosi e allora ho deciso di toglierli per sicurezza. Era un test per Rio, sono contenta del risultato in questo momento della stagione”. Alle Paralimpiadi di Londra nel 2012 è stata la rivelazione azzurra, con due argenti. Nata in Russia, a San Pietroburgo, vive a Roma dal ’98 ed è una ragazza piena di interessi, studentessa in economia e politiche dello sport. Tornerà in azione a Grosseto mercoledì alle ore 16.40 sui 200 metri.
 
Sui 400 metri T44 conquista la medaglia di bronzo Emanuele Di Marino in 55.83. Il 27enne salernitano dell’H2 Dynamic Handysports Lombardia coglie il suo primo podio in un grande evento, alle spalle dei tedeschi Johannes Floors (48.67) e David Behre (49.71), entrambi T43 in una gara a categorie accorpate. “Sono felice, è la mia prima medaglia internazionale”, sorride il velocista che nella vita è il compagno di Arjola Dedaj, bronzo ieri sui 200 T11. “Vincere a Grosseto è bellissimo - prosegue Di Marino - il pubblico mi ha dato una grande mano, nel rettilineo li ho sentiti tutti. Arrivare dietro a due campioni che sono saliti sul podio ai Mondiali è un'emozione strana. Gli ultimi 50 metri cercavo di andare avanti, ma fino al traguardo non ci ho creduto di aver vinto una medaglia”. Nella stessa gara, il friulano Luca Campeotto (Atletica 2000) chiude quarto in 1:01.61 e dichiara: “Un'emozione unica, non pensavo di farcela. In call room ho avuto mal di stomaco, ma sono partito. Ho cercato di stare dietro a Emanuele, che mi ha dato la forza di arrivare fino alla fine”.
 
Grande spettacolo nel lungo T44, vinto con 7,98 (-0.9) dal fuoriclasse tedesco Markus Rehm, che si è aggiudicato due anni fa il titolo nazionale assoluto battendo i normodotati e qui accende il tifo del pubblico. Argento per il connazionale Felix Streng con 6,90 (+0.7) davanti al francese Jean-Baptiste Alaize che salta 6,67 (+0.5). Si comporta molto bene l’azzurro Roberto La Barbera (Pegaso), quarto con 6,47 (+0.7) al primo tentativo.

Il veterano piemontese, 49 anni, dimostra di essere in ottima condizione e atterra ad appena tre centimetri dal suo record italiano, ma non è soddisfatto: “Mi brucia tanto, sento di aver buttato via la medaglia, non sono riuscito a gestire la gara dopo il secondo salto. So che ci sono, il passo per una grande misura c’è. Vediamo cosa succede a Rio”. Al settimo posto il marchigiano Riccardo Scendoni (Anthropos Civitanova) con 5,83 (+0.2): “Dieci giorni di stop per via di uno strappo al bicipite mi hanno fatto perdere quello che di buono avevo fatto. Complimenti a Roberto per il suo quarto posto”.
 
Tre record mondiali nel pomeriggio entusiasmano gli spettatori. Sui 200 T38 la russa Margarita Goncharova corre in 26.46 (-0.3) per abbassare il suo primato di 15 centesimi, al termine di un duello appassionante con la britannica Sophie Hahn, seconda in 26.67. “Non me l’aspettavo proprio - esulta la campionessa europea - non riesco a crederci, perché le ultime gare non erano andate bene. Mancano tre mesi alle Paralimpiadi di Rio e c’è tempo per migliorare ancora”. Nel giavellotto F13 il croato Branimir Budetic scaglia il suo attrezzo a 65,74 e migliora il limite iridato di due centimetri, mentre lo spagnolo Hector Cabrera stabilisce il record europeo F12 con 62,28. L’irlandese Noelle Lenihan incrementa il suo record mondiale nel disco F38 con 32,14. Emozionante l’arrivo dei 100 T42, con il biamputato britannico Richard Whitehead che in 12.21 (-0.3) precede di un soffio il russo Anton Prokhorov (12.24) e il danese Daniel Jorgensen (12.27).
 
Quarto posto nei 100 T51 con 23.94 (-0.1) dell’inossidabile Alvise De Vidi (Fiamme Azzurre), veneto classe 1966, alla sua ennesima partecipazione in una grande rassegna. L’atleta italiano paralimpico più decorato della storia, con 34 medaglie tra Paralimpiadi, Mondiali ed Europei, commenta: “Non sono stato molto tonico, su questa distanza sono indietro nella preparazione, ma è stata una prova per vedere come sono messo. E’ sempre emozionante gareggiare qui, siamo in tanti nella Nazionale e ci sono molti giovani. Dico loro di vivere questa esperienza di formazione e di portare a casa la capacità di vivere queste manifestazioni con serenità e determinazione”. L’altro azzurro Riccardo Cavallini (You Can), toscano di Bolgheri, si piazza settimo in 27.45: “Alla mia prima volta in un contesto come questo, sono molto contento. In gara potevo fare meglio, ma ho dato tutto quello che potevo. Mi piacciono di più i 400 metri, perché il mio punto debole è la partenza”.
 
Nel salto in lungo T37 quinto posto di Francesca Cipelli, 19enne di Oriago di Mira, che migliora di sei centimetri il suo record italiano con 3,53 (-0.2), mentre la russa Zhanna Fekolina conquista l’oro con il primato europeo di 4,89.

“Ero molto tranquilla - spiega l’atleta della Veneto Special Sport - anche se le sensazioni non erano quelle che volevo, però è arrivato il record italiano, quindi a piccoli passi riesco a continuare il cammino nella Nazionale maggiore”. Chiude in sesta posizione sui 200 T53 il 27enne Ivan Messina (Il Faro), nella prima delle sue quattro gare agli Europei di Grosseto, con il record stagionale di 30.44 (-0.6). “Purtroppo ho pagato l’ottava corsia, lasciando qualcosa in fase di partenza - racconta il catanese, che ha perso l’uso delle gambe a 13 anni dopo un tuffo - ero a un decimo dal mio personale. Ho sensazioni positive per questi campionati, oggi ho rotto il ghiaccio”. Nella finale dei 400 T47, i due azzurri Giovanni Mazzette (Saspo Cagliari) e Riccardo Bagaini (Gsh Sempione 82) si piazzano rispettivamente al settimo e ottavo posto, mentre il successo va al russo Aleksei Kotlov in 49.81. Per il 22enne di Sassari che vive a L’Aquila, il crono di 55.81 vale il record personale: “Sono entusiasta, era la prima finale della mia vita a livello internazionale. Avevo molta ansia fino alla partenza dai blocchi, poi zero pensieri. Mi sono detto: ce la devo fare per arrivare al traguardo. Un’esperienza bellissima”. Il giovanissimo portabandiera azzurro sfiora invece il personal best con 55.94: “E’ stato emozionante, ma ho sbagliato, mi ha penalizzato la fatica. Non ho mai fatto due gare di 400 in due giorni consecutivi, e non sono riuscito a dosare le forze”. Sulla pedana del peso F42, non va oltre l’ottavo posto Antonio Acciarino (Athletic Terni) con 10,90: “Mai fatto una gara così brutta, sono un metro e mezzo sotto il mio standard. Ero molto preparato, ma è stata una questione di testa ed è un peccato, perché il quarto posto era alla portata”.

Al mattino, quarto posto di Spartak Doci sui 1500 metri T37. Podio sfiorato con il tempo di 4:38.45 per il 25enne di origine albanese, al debutto in maglia azzurra, che da piccolo si è trasferito in Sicilia insieme alla famiglia e difende i colori dell’Aspet Siracusa. “Potevo fare meglio - dichiara al traguardo - ce l’avevo nelle gambe. Ero in seconda posizione, a metà gara ho sentito un fastidio allo stomaco e non sono riuscito a mantenere il ritmo. Mi aspettavo qualcosa in più, ma ora cercherò la medaglia giovedì sugli 800 metri”. Vittoria in 4:20.01 al francese Louis Radius. Allo stadio Zecchini cade un altro record del mondo e l’impresa porta la firma della polacca Arleta Meloch, con 2:18.10 sugli 800 metri T20, per abbassare di quasi 4 secondi il precedente limite stabilito dalla connazionale Barbara Niewiedzial nella scorsa stagione.

TV - Lunedì 13 giugno, per la terza giornata, diretta su RaiSport 1 dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.

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File allegati:
- RISULTATI/Results
- Il sito della manifestazione


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