Europei: le cifre di un continente

29 Giugno 2016

A pochi giorni dal via dalla 23esima edizione della rassegna a Amsterdam, ecco numeri e curiosità della storia della manifestazione. 

di Giorgio Cimbrico

82 anni di Europei – il via nel 1934 a Torino - hanno prodotto una montagna di risultati, proposto un’enciclopedia di storie, attraversato una storia di mutamenti politici e territoriali. Quel che segue è una liofilizzazione di quel che è accaduto: invece che un filo d’acqua calda, sufficiente versare un po’ di memoria e di affetto per l’appuntamento che, sino alla nascita dei Mondiali, rappresentava la scadenza più importante dopo le Olimpiadi.

23 le edizioni dei Campionati. Amsterdam li ospita per la prima volta. Helsinki li ha avuti tre volte: 1971, 1994, 2012. Budapest e Atene due.
2,36 il record dei Campionati di salto in alto, centrato dal russo Andrei Silnov dieci anni fa a Goteborg. E’ la stessa quota che ha dato a Gianmarco Tamberi il titolo mondiale indoor e quello tricolore.
6 il record di medaglie (5-1-0), in mano a Roger Black e a Harald Schmid. Pietro Mennea (3-2-1) è alla stessa quota, in compagnia di Linford Christie, 3-1-2.
10 è il raccolto di Irena Szewinska (5-1-4). A 8 Fanny Blankers-Koen (5-1-2) e Renate Stecher (4-4-0). La migliore delle azzurre è Annarita Sidoti 2-1-0, seguita da Sara Simeoni, 1-0-2.

5 le presenze sul podio (3-2-0) di Igor Ter Ovanesian, che vanta la miglior collezione in una singola gara. Il lunghista sovietico-armeno è seguito da Janis Lusis, Steve Backley e Colin Jackson (4-0-0) e da Igor Saneyev, 2-2-0. Il migliore degli azzurri è Adolfo Consolini, 3-0-0. Con tre medaglie anche Abdon Pamich 2-1-0, Alessandro Lambruschini 1-1-1 e Giuseppe Tosi 0-3-0.
4 è il poker d’oro di Nadezhda Chizova. Alle spalle della pesista siberiana, una doppia Marita Koch, tre vittorie nei 400, tre vittorie nella 4x400.
4 le volte sul podio di Fanny Blankers-Koen in una sola edizione, 3-1-0 nel ’50 a Bruxelles. 2-1-1 è il raccolto di John Regis a Spalato ’90.
6 le apparizioni di Abdon Pamich, alla pari del discobolo boemo Ludwik Danek e del lunghista serbo Nenad Stekic. Stessa costanza anche per Helena Fibingerova, Fernanda Ribeiro e Felicia Tilea.

18 anni e 110 giorni: è l’età di Martinus Osendarp, record di gioventù, quando raggiunse la finale dei 100 di Torino 1934 finendo quinto. Quattro anni dopo, a Colombes, l’olandese avrebbe fatto doppietta su 100 e 200.
18 anni e 155 giorni: Jimmy Vicaut era nel pieno della categoria juniores quando diventò campione d’Europa con la 4x100 francese a Barcellona 2010. La più giovane medagliata è la velocista britannica June Paul, sul podio nel 1950 a 16 anni e 75 giorni.
43 anni e 163 giorni: tanto era anziano Jack Holden quando diventò campione d’Europa di maratona nel 1950. Jack, quattro volte campione nel Cross delle Nazioni negli anni Trenta, durante la guerra aveva servito nella Raf.
40 anni e 325 giorni: a poco più di un mese dal 41° compleanno Jo Pavey vinse il titolo dei 10000 a Zurigo 2014 diventando la più attempata eurocampionessa. Sarà anche ad Amsterdam per insidiare il record di Yekateina Podkopayeva, sul podio a 42 anni e 64 giorni. La più anziana partecipante della storia è Merlene Ottey: aveva 46 anni e 94 giorni nel 2006 quando si schierò sui 100 e aveva toccato i 52 anni e 51 giorni quando nel 2012 ebbe un posto nella staffetta della Slovenia.

1473 atleti di 50 Paesi sono la cifra record degli iscritti della 23esima edizione che tra pochi giorni (dal 6 al 10 luglio) prenderà il via ad Amsterdam. La Germania con 110 atleti schiera la squadra più numerosa dal 1998 ad oggi seguita dalla Gran Bretagna (103). 89 iscritti dalla Spagna, 85 dall'Ucraina, 76 dalla Polonia, 75 dall'Italia e 73 dalla Francia.

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