Europei juniores, domani il via a Hengelo



A distanza di 26 anni si torna in Olanda: dopo Utrecht 1981 – per noi erano i tempi di Antibo e Mei, di Sandra Fossati e di Pavoni – è la volta di Hengelo, che da domani 19 a domenica 22 ospita la 14^ edizione degli Europei juniores. Nell’edizione di due anni fa, gli azzurri risalirono diverse posizioni nel ranking continentale della categoria, dopo un paio di partecipazioni abbastanza magre: a Kaunas 2005 arrivarono sei medaglie, con l’oro di Adelina de Soccio nei 3000m, l’argento di Lukas Rifesser sugli 800m e quattro bronzi (Giorgio Rubino e Martina Gabrielli nella marcia, Elena Scarpellini nell’asta e Laura Gibilisco nel martello). Inutile nascondersi che i ragazzi selezionati da Francesco Uguagliati e soci per questa trasferta nei Paesi Bassi sono in grado di esprimersi sicuramente al livello dei loro colleghi protagonisti nell’ultima edizione in Lituania. Almeno nelle attese. Tra i 40 già prescelti, due sono le defezioni dell’ultima ora: l’ostacolista Mark Nalocca, fermato da problemi burocratici – nel 2005 aveva vestito la maglia dell’Uganda, suo paese d’origine, nei Mondiali allievi: ora ha la cittadinanza italiana, ma sarà eleggibile solo dal prossimo anno per le manifestazioni di campionato – e la velocista di Brunico Sabrina Mutschlechner, infortunata. Pur considerando l’imponderabile, un dato che in eventi di questo tipo ha la sua incidenza, tra i 38 azzurri presenti ci sono buone carte da podio: e deve essersene accorta anche la federazione europea che già stamattina ha inviato i propri incaricati dell’antidoping per un controllo preventivo a sorpresa che ha riguardato, tra gli altri, i vari Galvan, Scapini, Giupponi e Ferraro. Niente di strano: e i ragazzi si stanno preparando con serenità all’esordio di domani nell’eremo tranquillo che li sta ospitando ad Almelo, una città-giardino ad una trentina di km da Hengelo. Dopo la rituale foto di gruppo (due scatti di Giancarlo Colombo in questa pagina), lo staff federale ha affidato i gradi di capitano per la squadra maschile a Matteo Galvan – designato anche come portabandiera nella cerimonia inaugurale – e a Serena Capponcelli, per il settore femminile. Da domani, come detto, si comincia a fare sul serio: già dalla mattina - nella prima finale dei campionati, i 10000m di marcia femminile – saranno in pista Federica Ferraro e Federica Menzato, una coppia che già lo scorso anno ai Mondiali di Pechino si lasciò apprezzare per combattività e valore tecnico. Sarà poi la volta dei tre ragazzi dei 400hs – Leonardo Capotosti, Francesco Cavazzani e Giacomo Panizza – e dei velocisti dei 100m: Ilenia Draisci, Roberta Colombo e Martina Balboni tra le ragazze, Luca Berti Rigo, Davide Deimichei e Giuseppe Aita nelle batterie maschili. Ci sarà da lottare per rivederne qualcuno in finale. Toccherà poi al terzetto del triplo, con Fabio Buscella, Daniele Greco ed Emanuele Catania: in questa stagione la specialità presenta un livello medio altissimo, ma i tecnici del settore sono concordi nel ritenere che le potenzialità dei tre saltatori siano state solo in parte esplorate finora. Parte anche l’avventura dei due lomabrdi impegnati nelle batterie dei 1500m: Mario Scapini e Merhium Crespi. Il milanese scoperto da Giorgio Rondelli, uno dei pezzi da novanta della spedizione, può lottare per il podio: il 3:44.99 di Villafranca (secondo tempo tra gli iscritti) ha indirizzato di fatto le scelte di Scapini sulla distanza lunga. Nell’impossibilità di doppiare, l’azzurro ha così abbandonato gli 800m, distanza nella quale lo scorso anno aveva stabilito il primato italiano allievi e aveva conquistato il titolo di campione mondiale studentesco alle Gymnasiadi di Salonicco. In questa avventura, Scapini sarà affiancato dall’italo-etiope Merhium Crespi: e, sempre che entrambi riescano a guadagnare l’accesso alla finale di sabato, si tratterà di un’arma tattica non da poco. Sempre nella giornata inaugurale, gli ultimi due italiani a scendere in pista saranno Elena Bonfanti nelle batterie dei 400m ed Emanuele Sabbio nelle qualificazioni del giavellotto. Volgendo lo sguardo ai ragazzi che entreranno in scena nei prossimi giorni, sicuramente un indiziato speciale è Matteo Galvan: dopo il 20.96 di Ginevra (secondo tempo stagionale sui 200m ) lo sprinter vicentino ha dovuto aver ragione di un problema all’adduttore che si è attenuato, ma ancora lo fa penare. In condizioni normali l’azzurro, che vanta un personale di 20.87 nel 2006, avrebbe probabilmente potuto lottare per la vittoria: allo stato attuale, non si può che incrociare le dita. Da tener d’occhio anche il marciatore Matteo Giupponi, giunto qui con il dente avvelenato per la squalifica di Leamington (fermato in Coppa Europa quando era secondo), e la saltatrice in alto Serena Capponcelli: la bolognese ha mostrato di non fallire le occasioni che contano, saltando 1.84 in carriera per tre volte. La prima vincendo lo scorso anno le Gymnasiadi di Salonicco, poi la Coppa del Mediterraneo juniores di Tunisi e di recente il titolo tricolore di categoria a Bressanone: fatta al momento giusto, potrebbe anche essere misura da podio. Raul Leoni File allegati:
- LA SQUADRA ITALIANA
- LISTE ITALIANE DI SEMPRE JUNIORES
- IL SITO DEI CAMPIONATI



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