Europei indoor, terza volta a Goteborg

26 Febbraio 2013

81 le medaglie vinte dagli azzurri nella storia della rassegna: il picco, 8 podi, proprio a Goteborg, nel 1984

Con la squadra azzurra in partenza per Goteborg (Svezia), sede della XXXII edizione dei Campionati Europei indoor, vale la pena dare uno sguardo alla storia della manifestazione, per trarne spunti d’interesse, oltre che numeri dal ricco raccolto statistico. Si torna nella città svedese per la terza volta, dopo le edizioni del 1974 (la quinta dalla trasformazione in Campionato, avvenuta nel 1970) e del 1984 (la quindicesima). Quest’ultima, in particolare, fu ricca di risultati per la squadra italiana: ben otto medaglie, una delle quali d’oro, conquistata, negli 800 metri, da Donato Sabia, atleta potentino che di lì a pochi mesi avrebbe anche ottenuto l’accesso alla finale olimpica (a Los Angeles, bissata poi a Seul quattro anni dopo). Goteborg 1984 è rimasta il vertice in fatto di podi azzurri nella rassegna. Una nuova impennata è figlia, invece, di tempi più recenti, ed è testimoniata dalle sei medaglie conquistate sia a Birmingham 2007 (tre ori, con Assunta Legnante, Andrew Howe e il compianto Mimmo Caliandro), sia a Torino 2009 (gradino più alto del podio centrato da Fabrizio Donato e dalla 4x400 maschile). Due anni fa, a Parigi (sotto il tetto del Palais Omnisport di Bercy) arrivarono tre medaglie, tutte dal peso specifico (ovvero dal valore tecnico) notevole: gli ori di Antonietta Di Martino nell’alto e di Simona La Mantia nel triplo, e l’argento di Fabrizio Donato, ancora nel triplo.

In totale, sono 81 le medaglie vinte da atleti italiani nella storia degli Europei indoor: 26 d’oro (da Renato Dionisi nell’asta di Rotterdam 1973, alla già citata La Mantia; prima di tutti, però, la tripletta nei “Giochi” di Eddy Ottoz e l’oro sprint di Pasquale Giannattasio); 28 d’argento (da Rita Bottiglieri nei 400 di Milano 1978, a Donato); 27 di bronzo (da Gianni Del Buono nei 1500 di Sofia 1971, a Elisa Cusma negli 800 di Torino 2009). L’ultimo “zero medaglie” (il secondo della storia) si perde nella notte dei tempi (Katowice 1975), anche se non è lontanissimo “l’uno” (sempre in tema di medaglie): accadde a Madrid, nel 2005, quando solo Magdelin Martinez seppe salire i gradini del podio, vincendo l’argento nel triplo. In fatto di finalisti e di punti, il picco, probabilmente inarrivabile, è fissato nell’edizione di Genova 1992: 26 finalisti (18 uomini e 8 donne) e 98 (!) punti. Da allora, solo una volta l’Italia ha raggiunto la doppia cifra in fatto di finalisti: a Torino, ancora una volta in una edizione casalinga, quando gli azzurri tra i primi otto furono 15 (72 punti). In una edizione fuori dai confini nazionali, il record è proprio di Goteborg 1984: 13 finalisti, e 69 punti. Da giovedì, gare di nuovo laggiù, in terra di Svezia.

m.s.



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