Europei, i cento metri di Lemaître



Cento metri vissuti nella sfida tra Christophe Lemâitre e Dwain Chambers, il bianco contro il nero, ma alla fine risolti in favore del ragazzo francese che ha corso sui suoi limiti e vinto grazie al lanciato irresistibile. Il tempo del francese, 10.11, è il peggiore delle ultime tre finali dei Campionati d'Europa, ma senz'altro appesantito dal vento sfavorevole misurato in un metro al secondo. Le tabelle degli statistici e degli studiosi biomeccanici che "aggiustano" le prestazioni in ragione del rapporto vento-altitudine permettono alla prestazione di Lemâitre una ragionevole stima intorno ai 10.05 in assenza di vento. La reazione di Lemâitre allo start è stata non delle più brillanti, 0.224, più lenta di quella che il francese ebbe all'Olimpico in occasione del Golden Gala (0.208), dove con vento a 0.6 fu secondo in 10.09. Intrinsecamente, è stata senz'altro migliore la prestazione di Barcellona, meno contratta di quella dell'Olimpico e decisamente più efficace.

Fatto unico nella storia delle grandi finali dei cento metri, ben quattro atleti si sono assestati a 10.18, e sono stati divisi dai millesimi per l'assegnazione delle posizioni e, cosa ancor più importante, delle medaglie. Decisivo per l'argento il "mestiere" di Lewis-Francis, ventotto anni ma sulla breccia da più di dieci anni, che ha trovato nell'avanzamento della spalla lo spunto per precedere al photofinish gli avversari appaiati su una linea retta a quattro.

Tre protagonisti della finale di Goteborg 2006 erano nuovamente sui blocchi alle 21.45 di oggi: Francis Obikwelu, campione nelle ultime due edizioni, vinte in 10.06 (a Monaco) e 9.99 (a Goteborg), e i due britannici Lewis-Francis (quinto quattro anni fa in 10.16), e Dwain Chambers (che fu settimo in 10.24, ma anche secondo addirittura dodici anni fa, a Budapest). I bianchi finalisti furono ben quattro a Goteborg: il russo Yepishin (argento), lo sloveno Osovnikar (bronzo), il polacco Kuc (sesto) ed il tedesco Ostwald (ottavo). Uno in più dei tre rappresentanti della velocità di pelle chiara a Barcellona, il vincitore Lemâitre ed i due azzurri Di Gregorio e Collio, per lo storico bis di una doppia presenza azzurra in una finale europea a distanza di ben quarantaquattro anni. Statisticamente è da rilevare che anche in quell'edizione del 1966 furono due i francesi a conquistare medaglie, l'argento ed il bronzo.

Lemâitre e Mbandjock (bronzo) riportano la scuola dello sprint francese sul podio degli Europei a distanza di ben venti anni: l'ultimo transalpino a fregiarsi di una medaglia continentale sui 100 metri fu infatti Daniel Sangouma, secondo a Spalato 1990 in 10.04. Quattro anni fa Ronald Pognon (oggi uscito in semifinale) sfiorò l'impresa classificandosi quarto a due centesimi dalla medaglia di bronzo. L'ultimo velocista bianco a cogliere una medaglia in una finale olimpica o mondiale, invece, fu Allan Wells, che in assenza degli statunitensi alle Olimpiadi di Mosca 1980 vince la medaglia d'oro.

Marco Buccellato

 




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