Europei di cross, Meucci bronzo, Italia d'argento



Il Campionato d'Europa di cross di San Giorgio su Legnano segna un altro capitolo da podio, doppio anche stavolta, per una nazionale italiana che finalmente torna a respirare l'aria dell'aristocrazia continentale del mezzofondo, dopo le tribolazioni che in tante passate occasioni hanno fatto rimpiangere un passato che si temeva dovesse restare un ricordo. Daniele Meucci, pisano ventunenne che gareggia per l'Esercito, quattordicesimo agli Europei in pista sui diecimila metri, ha conquistato una splendida medaglia di bronzo nella gara maschile under23, portando per mano l'Italia all'argento a squadre. Che le gioie di questa straordinario Europeo colorato d'azzurro intenso siano finora arrivate dalle categorie junior e promesse non è un caso: è segno che si è lavorato bene per tirar su questi ragazzi, e che la qualità non manca. La cronaca azzurra Tre italiani nei primi cinque, nel corso del primo dei quattro giri da 1920 metri (più la volata da 350 metri a completare il chilometraggio), e pare un presagio. Meucci e La Rosa in particolare tengono compatti la posizione d'avanguardia, sotto un cielo clemente e privo delle minacciose nubi tanto temute alla vigilia per la riuscita della manifestazione. A due giri dal termine Meucci ha davanti soltanto il fortissimo ungherese Barnabas Bene, con La Rosa nella sua scia e tutte le prospettive di un'altra medaglia a squadre ancora intatte. Il plotone di testa inizia a sgranarsi a poco più di tre chilometri dall'arrivo, con Bene a fare l'andatura e l'ombra temibile dei gemelli russi Rybakov subito dietro. Daniele Meucci passa sesto in prossimità del traguardo, unico azzurro in grado di inserirsi nella bagarre per il podio individuale, per tornare in pole position a metà giro, assieme al magiaro. All'ingresso per la volata finale si teme la beffa, Meucci è quarto, ma sorpassa l'ultimo dei due Rybakov (l'altro lo aveva già risucchiato) e conclude ad un niente dall'argento del serbo Markesevic. L'oro va alla superstar Barnabas Bene, due volte d'oro da junior e oro ribadito anche oggi. La Russia vince a squadre mitigando l'amarezza per il crollo nel finale dei gemelli Rybakov, seguita dagli azzurri e dalla Polonia. Il secondo posto per l'Italia è stato disegnato, oltre che dal bronzo di Meucci, dal decimo posto di Stefano La Rosa, il ventinovesimo di Martin Dematteis edil trentaseiesimo di Luca Tocco. Sul podio vanno anche Alessandro Ruffoni, sessantatreesimo, e Marco Salami, settantaseiesimo. Nelle parole di Meucci la soddisfazione per la doppia medaglia: "I sacrifici pagano. Ho lavorato intensamente, soprattutto nelle ultime tre settimane. Mi sono sentito bene ed ho controllato la gara. Solo nell'ultimo giro ho percepito un po' di difficoltà, e mi sono indurito. Ad un certo punto ero convinto di dovermi accontentare del quarto posto, ma quando ho visto il russo staccarsi dal terzetto che mi precedeva ci ho creduto, ed è arrivata la medaglia." Marco Buccellato Nella foto, Daniele Meucci (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL) File allegati:
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