Europei Under 23, Stecchi è quarto



Va in archivio anche la terza giornata dei Campionati Europei under 23 di Ostrava (Rep. Ceca). Per l'Italia il miglior risultato l'ha ottenuto l'astista Claudio Stecchi - nel 2010 argento mondiale junior e tra i più giovani della spedizione azzurra - quarto con la stessa misura (5,55) del bronzo andato al russo Zhelyabin per un errore in meno. Oro al polacco Wojciechowski (5,70) e argento al tedesco Dilla (5,60). Settima nei 3000 siepi un'altra atleta classe 1991, Giulia Martinelli, protagonista di una gara coraggiosa e a lungo in testa chiusa a soli 61 centesimi (9:53.12) dal suo record italiano di categoria. Vittoria della favorita turca Mingir (9:47.83) sulla tedesca Sussmann (9:48.41) e l'ucraina Shatalova (9:48.22). Nei 5000, infine, nono (14:27.90) l'argento dei 10000 Ahmed El Mazoury, coinvolto nelle strette maglie di una gara tattica in cui l'ha spuntata il norvegese Buraas (14:22.69) sul britannico Millington (14:22.78) e l'olandese Van der Wielen (14:23.31). Domani, l'ultima giornata della rassegna continentale con 22 azzurri impegnati tra 20km di marcia (al mattino), pista e pedane (nel pomeriggio). Occhi puntati su Daniele Greco, campione europeo uscente del triplo, sull'altista Marco Fassinotti e sulla 4x100 maschile capitanata dall'argento dello sprint Michael Tumi. In finale anche Patrick Nasti nei 3000 siepi, Laura Strati nel lungo, Giorgia Benecchi nell'asta e la 4x400 maschile.  

Asta uomini (FINALE) - Claudio Stecchi, dopo l'argento iridato junior di Moncton 2010 e la partecipazione in Nazionale assoluta agli Euroindoor di Parigi 2011, ritrova la pedana di un grande evento internazionale. Il 19enne fiorentino entra in gara a 5,20. Un'incertezza e poi vola alto sopra l'asticella. Prosegue a 5,35. Nessuna esitazione stavolta. L'ampio margine prenderà forma nei suoi salti successivi. Si sale a 5,45. Il primo assalto non va, il secondo è quello giusto. E' già primato personale per il figlio dell'ex azzurro Gianni Stecchi, cinque centimetri sopra il 5,40 del suo secondo posto mondiale. Ma per avere altre ambizioni in questa finale serve andare ancora più su. Prossimo obiettivo: 5,55. Il giovane finanziere, allenato da Vitaliy Petrov e Riccardo Calcini, esplora la quota con un primo nullo e, poi, al seguente tentativo si arrampica in aria, tracciando con eleganza la sua parabola oltre l'asticella. Quello che gli è appena riuscito è il miglior salto in carriera - meglio anche del 5,50 indoor ottenuto a febbraio ad Ancona - e ne fa il quinto italiano di sempre della categoria Promesse. La gara, intanto, va avanti, ma l'ascesa dell'azzurro si interrompe con tre errori a 5,60, mentre il tedesco Holzdeppe (PB 5,80) esce di scena con un modesto 5,50 giocandosi male le tre chance tra 5,65, 5,70 e 5,75. L'oro va, quindi, al polacco Wojciechowski che pesca due volte il jolly, a 5,65 e 5,70, quota che ne migliora anche il personal best di 10 centimetri. Sotto di lui il tedesco Dilla, argento a 5,60, mentre il bronzo finisce al collo del russo Zhelyabin, 5,55 come Stecchi, ma superato senza errori. L'azzurro chiude, quindi, quarto ai piedi del podio.

3000st donne (FINALE) - A Giulia Martinelli la medaglia del coraggio. La giovane reatina si assume fin dalla partenza il ruolo di battistrada, guardata a vista dalla favorita, la turca Mingir, che la marca stretta. Fino poco oltre i 2200 metri (passaggio in 7:17.5) la 20enne della Forestale difende la testa della corsa, resistendo agli attacchi delle avversarie. Nella penultima tornata, però, l'azzurra allenata da Fabiola Paoletti, comincia a perdere terreno, quinta, rispetto alla tedesca Sussmann e alla Mingir che ormai iniziano a staccarsi. Nel giro finale lotta con le ultime forze rimaste in corpo per provare a restare in scia. Sfuma la possibilità di una medaglia con i tre metalli che vanno nell'ordine alla Mingir (oro/9:47.83), Sussmann (argento/9:48.01) e all'ucraina Shatalova (bronzo/9:48.22). La Martinelli è settima in 9:53.12, stesso piazzamento ottenuto nel 2010 ai Mondiali Juniores di Moncton e quest'anno in occasione del debutto in Nazionale assoluta all'Europeo per Nazioni di Stoccolma. Il suo crono arriva al limite, 61 centesimi, dal già suo record italiano di categoria, 9:52.51 stabilito in giugno al Memorial Nebiolo di Torino.

5000m uomini (FINALE) - Ahmed El Mazoury torna in pista dopo i 10000 corsi nella prima giornata. Una gara che, oltre alla gioia per l'argento continentale, gli aveva inizialmente lasciato anche un leggero fastidio ad un piede. Con lui stavolta c'è il veneto Manuel Cominotto. Fin dalle prime battute la gara procede con tutti e 24 i concorrenti ammassati in un unico grande gruppo all'interno del quale non mancano situazioni di contatto. Ragion per cui El Mazoury resta prudentemente più all'esterno nella parte inferiore di questo lungo millepiedi che passa ai 1000 in 3:00.8, e poi viene traghettato dall'azero Ibrahimov fino ai 3000 in 9:00.9. Succede tutto negli ultimi due giri quando finalmente l'olandese Van Der Wielen, Shalamov e il norvegese Buraas iniziano a dare una scrollata al ritmo e il gruppo si allunga. Intanto, all'altezza della riviera delle siepi El Mazoury è costretto a superare in acrobazia con un salto un avversario caduto a terra nella frenesia del penultimo giro. Alla campana è undicesimo, posizione da cui riesce a risalire grazie un paio di sorpassi nel tratto finale che lo fanno chiudere nono in 14:27.90. Come nei 10000, oro alla Norvegia con Buraas (14:22.69) in volata sul britannico Millington, argento (14:22.78), e sul bronzo dell'olandese Van Der Wielen (14:23.31). Diciassettesimo l'altro azzurro Cominotto (14:36.82).

110hs (semifinali) - Si concludono in semifinale gli Europei di Michele Calvi. L'ostacolista-decatleta fa il possibile per farsi largo tra gli avversari e cercare di accaparrarsi uno dei primi tre posti. Sarebbe la finale, ma il sogno del reggiano dell'Esercito - quest'anno miglioratosi a 13.81 - sfuma in quinta posizione con il tempo di 14.03 (-0.8), mentre il russo Shubenkov, uno dei candidati alle medaglie, vince in 13.64. La seconda semifinale va, invece, all'ungherese Baji che progredisce a 13.68 (-0.9) sul russo Dryomin (13.72). L'ultima corsia libera per la finale di stasera alle 18:50 viene, quindi, occupata dal norvegese Vukievic, ripescato con 13.89 (-0.9).    

100hs (batterie) - Batteria e dopo un'ora e mezza la finale. Non c'è prova d'appello per le specialiste delle barriere alte. Qualificazione diretta per le prime due e poi si ripescano i due migliori tempi. L'Italia mette in pista la campionessa tricolore e viceprimatista nazionale di categoria (13.29), Giulia Pennella. L'ostacolista dell'Esercito, però, al traguardo della seconda batteria si morde le mani per quel paio di ostacoli urtati che ne hanno inesorabilmente rallentato l'azione. Rimane a bordo pista in attesa del crono: 13.54 (-0.2). Non è soddisfatta, ma spera e attende con il fiato sospeso il terzo round. Purtroppo per lei, qui la francese Toure arriva terza con 13.38 (-0.6) e spinge fuori dalla finale proprio l'azzurra che diventa così la prima delle escluse. Grande favorita al titolo è la svizzera Lisa Urech, 13.01 (-0.2) nella stessa batteria della Pennella.

I TITOLI DELLA TERZA GIORNATA - Tra i 14 titoli assegnati oggi, spicca l'1,98 nell'alto della 21enne rumena Esthera Petre che la colloca attualmente al terzo posto delle liste mondiali stagionali. Per lei, 6 centimetri di primato personale (aveva 1,92 sia indoor che all'aperto) in una gara in cui si sono migliorate anche l'ucraina Okuneva, argento (1,94), e la turca Ayahn, bronzo e primato nazionale (1,94). Sorprese sugli ostacoli. Nei 400hs degli uomini, dopo gli spavaldi turni eliminatori, il superfavorito britannico Woodward ha incocciato l'ultima barriera, regalando l'oro al connazionale Green, 49.13 a 49.28. Nei 100hs, invece, la bielorussa Talay prevale in 12.87 (-1.0) sulla più accreditata svizzera Urech (13.00). Nelle altre corse ad ostacoli, successi del russo Shubenkov 13.56 (-0.4) sui 110hs e dell'ucraina Yaroshchuk, 54.77 sui 400hs. Dai lanci arrivano, quindi, il 71,59  della martellista rumena Perie e l'84,38 del giavellottista tedesco Woschler. Nei 200 non riesce la doppietta al campione dei 100 metri, il britannico Alaka superato 20.60 a 20.56 (-1.4) dal greco Tsakonas, mentre si prende la vetta del podio femminile l'argento dello sprint, l'ucraina Pizhankova, 23.20 (-1.0) sul mezzo giro di pista. I 400 metri, infine, se li sono aggiudicati il britannico Levine (46.10) e la russa Topilskaya (51.45). 

Alessio Giovannini   

EUROUNDER23 IN STREAMING - E' possibile seguire in diretta web la manifestazione attraverso un apposito streaming video con commento in inglese accessibile attraverso il sito dell'European Athletics. [LINK]

VIII CAMPIONATI EUROPEI UNDER 23
Ostrava (Rep. Ceca)
QUARTA GIORNATA (domenica 17 luglio)
Gli azzurri in gara

8:00: 20km marcia uomini - Andrea Adragna, Riccardo Macchia, Federico Tontodonati
10:00: 20km marcia donne - Eleonora Anna Giorgi, Antonella Palmisano

15:00: Lungo donne (FINALE) - Laura Strati
15:05: Alto uomini (FINALE) - Marco Fassinotti
15:15: Asta donne (FINALE) - Giorgia Benecchi
15:20: 4x100 donne (batterie) - Balboni-D'Angelo-Amidei-Draisci
15:45: 4x100 uomini (batterie) - Tumi-Basciani-Manenti-Obou
17:05: Triplo uomini (FINALE) - Daniele Greco
17:10: 4x100 donne (FINALE) - ev. Balboni-D'Angelo-Amidei-Draisci
17:25: 4x100 uomini (FINALE) - ev. Tumi-Basciani-Manenti-Obou
17:40: 3000st uomini (FINALE) - Patrick Nasti
19:05: 4x400 uomini (FINALE) - Fontana-Panizza-Gallina-Cappellin
Nella foto in alto, l'astita Claudio Stecchi, sotto Giulia Martinelli in gara nei 3000 siepi (Giancarlo Colombo/FIDAL)   

File allegati:
- RISULTATI/Results
- Le FOTO della TERZA GIORNATA/Photos



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