Europei, Schippers miss orange

03 Luglio 2016

L'olandese, iridata in carica dei 200, è la stella annunciata di Amsterdam 2016 dove difenderà il titolo continentale dei 100 metri

di Giorgio Cimbrico

Il momento in cui Dafne, bella naiade concupita e inseguita da Apollo, si trasforma in alloro è stato meravigliosamente scolpito da Gian Lorenzo Bernini, ma la Dafne che sta per entrare in scena non ha un aspetto barocco bensì michelangiolesco: più che grazia seicentesca, potenza rinascimentale. Accostare Dafne Schippers a Fanny Blankers-Koen può sembrare fuori luogo, o soltanto legato a quell’orange che ha colorato e colora l’una e l’altra. Non è così: la contemporanea e la leggendaria sono i prodotti finiti di un’idea di sport che pesca nei concetti migliori.

E così, se Dafne inizia e progredisce con le prove multiple sino a un record portato a 6545 punti (centrato per di più nel “tempio” austriaco di Gotzis), Fanny offre nel pentathlon il suo acuto finale, infilando l’ultima perla in una collana di 13 record del mondo in sette discipline diverse: arriva a metà settembre del 1951, all’Olympiaplein di Amsterdam. La sostanza è quella di un testamento lasciato alle generazioni future, raccolto, un’era atletica dopo, da chi condivide le stesse radici: Dafne, 24 anni a metà giugno, è di Utrecht (come Marco Van Basten), Fanny era di Baarn. La provincia è la stessa.

C’è molta attesa e non è un caso che i biglietti stiano andando a ruba per il vecchio Olimpico riportato al formato e all’aspetto del 1928. Dafne, 24 anni, nata sotto il segno dei Gemelli (riservato ai balzani e ai geniali), appassionata di cucina etnica, ha deciso che la prova generale casalinga sia limitata ai 100 (che soffre in partenza) e alla 4x100 che le sfuggì due anni fa a Zurigo. Il cavallo di battaglia, i 200, saranno riservati ai giorni di Rio quando troverà Tori Bowie, la ragazza di Sand Hill, Mississippi che quest’anno conduce 2-0 negli scontri diretti: vittoria sui 100 a Doha 10.80 a 10.83, vittoria a Eugene sui 200, 21.99 a 22.11.

La signorina Schippers, che non assomiglia alla ragazza con l’orecchino di perla, è tornata sotto i 22” sulla pista di Oslo, unanimamente considerata tra le più ostiche e meno generose con quelle curve strette e quel rettilineo lungo. Lei, parole sue, si è trovata bene perché ha saputo trasformare la prima parte in una rampa di lancio per sbucare e aprire il gas del suo formidabile lanciato. Ora non resta che attenderla sulla mezza distanza: il mondiale stagionale è la sciabolata di Elaine Thompson a Kingston, il 10.70 che ha spedito la vicecampionessa del mondo dei 200 al quarto posto nella lista all time, fianco a fianco di Shelly Ann Fraser.

Dafne è anche il nome di una delle protagoniste (protagonisti, in realtà: nel caso, Jack Lemmon) di “A qualcuno piace caldo”. Là, gangster, jazz e un sacco di risate . Qui, velocità bollente e “hoop Holland” da un capo all’altro della gara. Aspettando Rio.

La sua collezione di PB - 100m: 10.81 - 200m: 21.63 - 800m: 2:08.59 - 100hs: 13.13 - alto: 1,80 - lungo: 6,78 - peso: 14,66 - giavellotto: 42,22 - eptathlon: 6545 punti (13.13, 1,69, 13,69, 22.35, 6,48, 41,39, 2:08.59)

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