Europei, Gandellini è settimo, la Levorato splende



Protagonisti fin dall’avvio, gli uomini della marcia azzurra hanno sfiorato il podio nei 20 chilometri, chiusi da Alessandro Gandellini al settimo posto (ma a poche decine di metri dal bronzo) e da Lorenzo Civallero al nono. Squalificato Michele Didoni. “Al diciassettesimo chilometro è arrivata la svolta della gara – dice Alessandro Gandellini – e non sono riuscito a reagire come avrei dovuto. Comunque sono felice, questo è un risultato da non buttare via”. Manuela Levorato non ha deluso le attese. Facile, il suo accesso alle semifinali dei 100 metri, sotto la pioggia battente. Un buon avvio, un lanciato appena accennato, sufficiente comunque a chiudere al comando in 11.46 e guadagnare il prossimo turno. “Non avevo mai corso sotto tanta acqua – dice la sprinter – ma questa pista mi piace, mi trovo davvero a mio agio”. Fuori causa le altre due italiane impegnate in questo primo turno: Daniela Bellanova è settima nella sua batteria in 11.78, così come Vincenza Calì (settima) che ferma il cronometro sull’11.66. Si erano fatti onore a Riga, nel 1999, ai Campionati d’Europa per Juniores. Tre anni dopo, a Monaco, si rimettono in evidenza. Cresce l’Italia dei giovani, con i suoi Alessandro Talotti e Christian Obrist, bravi a centrare l’accesso alla finale nell’alto (con la misura di 2,20) e nei 1500 (3:41.63). E nemmeno da soli, ma in compagnia di Alessandro Bettinelli (alto, 2,15) e Lorenzo Perrone (1500 metri, 3:43.02). Per loro, per tutti e quattro, la finale è un primo, significativo traguardo. Sfortunato Francesco Scuderi, quinto nel suo quarto di finale (un millesimo di secondo dal quarto posto che valeva l’accesso alla semifinale) malgrado una buona partenza ed un discreto 10.42 finale. Megilo di lui, ma altrettanto sfortunato, Maurizio Checcucci: il 10.39 è solo un centesimo di secondo più “pesante” del tempo buono per la promozione. Fuori causa anche Luca Simoni, 10.63. Altro disco verde per la finale nel giavellotto femminile. Ma, a sorpresa, non è la veterana Claudia Coslovich a staccare il biglietto per la gara con medaglie, ma Elisabetta Marin (55,52, decima misura di qualificazione). Out la Coslovich: 54,27 la sua misura, buona solo per la tredicesima piazza. Fuori causa anche le tre lunghiste Laura Gatto (5,92), Silvia Favre (6,08) e Monica Falchi (6,09).


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