Europei, Arese: "E' andata bene"



Prima di fare il bilancio degli Europei di Barcellona, il presidente della FIDAL, Franco Arese vuole dire grazie all'olimpionico azzurro di maratona Stefano Baldini: "A Barcellona ha provato ad essere competitivo, ma quando si è reso conto  di non farcela ha preferito ritirarsi. Non è certo questo che cancella tutto quello che ha fatto per la nostra atletica e per cui tutti gli diciamo grazie anche per il suo importante ruolo nel Progetto Tutor al fianco dei nostri giovani talenti". Il secondo pensiero è per la primatista nazionale dell'alto Antonietta Di Martino e per Andrew Howe: "Non voleva cercare scuse e, quindi, non ha evidenziato prima il problema fisico che le ha impedito di misurarsi all'altezza della competizione. Ma su di lei contiamo ancora molto per i prossimi anni. Howe? Sinceramente prima degli Assoluti di Grosseto nemmeno pensavamo che potesse riuscire ad esserci agli Europei. Eppure, a nemmeno un anno di distanza dall'intervento al tendine, è arrivato a Barcellona e si è presentato in finale con tre salti sopra gli 8 metri, dimostrando di essere un atleta in pieno recupero". Una riflessione anche sul campione olimpico della 50 km Alex Schwazer: "Schwazer non è tornato a casa a mani vuote, ma con l'argento nella 20 km. Riteneva di poter fare anche la 50, ma forse l'impegno muscolare richiesto da un circuito di 1 km era difficile. Resta il fatto che per noi ritrovare un campione come Alex è una priorità che intendiamo affrontare e chiarire nei modi e nei tempi più appropriati". 

"L'avevamo detto che il 2010 - aggiunge Arese - per noi significava l'anno del recupero di certi campioni, la crescita dei giovani e del livello medio dei nostri atleti. Torniamo da questi Europei con 6 medaglie, 4 argenti e 2 bronzi, 24 finalisti, e 4 quarti posti che lasciano comprensibilmente un po' di amaro in bocca. Senza dimenticare l'argento e il bronzo ottenuto dalle nostre squadre di maratona in Coppa Europa. Ma è stato anche l'Europeo delle belle sorprese. Penso a Meucci con quell'incredibile volata al fotofinish sui 10000, a Vizzoni che si merita questo risultato per la sua capacità di reagire e mantenersi sempre ad alto livello, alla La Mantia d'argento nel triplo". E poi i giovani: "Si sono comportati molto bene e nella quattrocentista Marta Milani ho visto l'atteggiamento che ci aspettavamo da questi ragazzi. Ha lottato per andare in finale e arrivata qui si è migliorata di quasi mezzo secondo. Non paga di questo ha anche corso un'ottima frazione nella 4x400 che ha stabilito il primato italiano". Discorso a parte per la 4x100 d'argento con il record nazionale: "Questi ragazzi, grazie al lavoro del prof. Di Mulo sono riusciti ad amalgamarsi perfettamente. Era un primato storico quello che hanno abbattuto e questo risultato arriva da un progetto partito due anni fa, quando questo gruppo ha compreso che il loro valore individuale poteva valere ambizioni più grandi se unito in staffetta". "Per la prima volta da quando sono Presidente - continua Arese - ho visto tante maglie azzurre nelle corsie, e un'intera squadra che ha lottato per cercare di migliorarsi con un numero di controprestazioni tutto sommato ridotto, ma a cui dobbiamo prestare attenzione. C'è ancora molto da fare, specie in vista di traguardi difficili come Mondiali e Olimpiadi. E in questo giocherà un ruolo importante la nostra capacità di stare vicino agli atleti, seguirli, motivarli e, se serve, dir loro che stanno sbagliando. Questo è la strada da seguire per crescere. Non dimentichiamoci, inoltre, che dietro qualcosa si muove. Ai Mondiali Juniores di Moncton abbiamo vinto due medaglie e ottenuto diversi buoni piazzamenti e ad agosto saranno 12 i nostri allievi che prenderanno parte ai primi Giochi Olimpici giovanili di Singapore".    

"Alla fine di questi Europei - dichiara il Direttore Tecnico azzurro, Francesco Uguagliati - mi sento di dover prima di tutto ringraziare tutti i miei colleghi del Settore Tecnico per il loro fondamentale lavoro giornaliero finalizzato a questo appuntamento. E' vero, l'atletica non è uno sport di squadra, ma noi a Barcellona abbiamo visto una vera squadra azzurra, e il positivo innesto di giovani motivati ad ottenere risultati. Il cuore e lo spirito di questa squadra me lo hanno perfettamente rappresentato atleti come Ruggero Pertile, in lacrime dopo averci messo l'anima per raggiungere una medaglia che gli è sfuggita solo alla fine, e Nicola Vizzoni che con il suo argento ha lanciato tutto il gruppo. L'impresa della 4x100 è stata grande perchè costruita su un gruppo. Se non c'è questo presupposto non si vince nemmeno l'argento. Pensate che anche la Francia dei campioni d'Europa e di Lemaitre ci ha chiesto di fare un ragionamento con loro per le staffette".



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