Europei Allievi: finale per otto, Catallo ottavo

14 Luglio 2016

A Tbilisi promossi la sprinter Dosso (100m), Proietti e Pace (peso), Marasco (lungo), Peron (disco), Motta (alto), Gherca e De Martin (asta). Il mezzofondista pugliese sui 3000 si migliora a 8:32.98. Nona Mirabello nella marcia.

di Raul Leoni

Solo due titoli in palio nelle sessioni di apertura e quindi è normale che la giornata inaugurale degli Europei allievi a Tbilisi viva per lo più di contenuti interlocutori, con un intenso programma di turni eliminatori: in casa azzurra c’è di che essere soddisfatti, tanti i ragazzi che hanno guadagnato l’accesso alle finali. Per il titolo dei 100 allieve ci sarà anche Zaynab Dosso: la reggiana di origini ivoriane domani parte con il terzo tempo delle semifinali (11.77/+0.8), sulla scia di altre due ragazze di ascendenze africane, l’irlandese Gina Akpe Moses (11.67) e la tedesca Keshia Kwadwo (11.69). Quanto alle due finali in programma nella prima giornata, in mattinata la 5000m di marcia ha visto l’inedita doppietta turca con l’oro di Meryem Bekmez (22:50.22) e l’argento di Ayse Tekdal (22:58.17): nono posto per la ciociara Angelica Mirabello (24:40.39) e tredicesima la brindisina di Fasano Alessia Mastronicola (25:11.19), mentre il foggiano di Troia Antonio Catallo conquista in chiusura di giornata il primo piazzamento in “zona punti” grazie all’ottavo posto (8:32.98 PB) nei 3000m dominati dal primo all’ultimo giro da Elvan Bibic (8:09.06 al traguardo per il serbo). Poi la lunga teoria delle qualificazioni: hanno guadagnato l’accesso in finale, oltre a “Za” Dosso nei 100, anche Alessandro Marasco nel lungo (quarto con 7.16/+0.5), Emma Peron nel disco (decima con 44.26 PB), Andrea Motta nell’alto (12° con 2.04), la coppia di astiste Maria Roberta Gherca (quinta con 3.85) e Rebecca De Martin (12^ con 3.75), infine i due pesisti Andrea Proietti (17.45) e Alessandro Pace (17.41), rispettivamente 11° e 12° del turno. In semifinale nei 400 passano Letizia Tiso (56.14, direttamente) ed Eloisa Coiro (56.93, ultima tra le ripescate).

TV - DIRETTA su Eurosport 2 venerdì 15 luglio, ore 14.00-19.15; sabato 16 luglio, ore 14.45-18.45; domenica 17 luglio, ore 14.00-19.15. STREAMING su www.european-athletics.org

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IL RACCONTO DELLE GARE DELLA PRIMA GIORNATA

SESSIONE POMERIDIANA

3000m M (finale) – Gara lanciata a ritmi importanti praticamente dal primo giro: il serbo Elzan Bibic ha già provato questa pista lo scorso anno all’Eyof ed è perfettamente consapevole della sua superiorità (8:09.06). Il tedesco Mohamed Mohumed prova a seguirlo e finisce per giocarsi una medaglia a dadi: preceduto anche dallo spagnolo di origini maghrebine El Hamdouini (8:20.20) e dal romeno Garcea (8:20.94), che lo rimontano all’ultima curva. Gara garibaldina di Antonio Catallo: l’azzurro resta a bagnomaria nel momento decisivo, ma continua sui suoi ritmi e raccoglie via via i resti dei meno accorti (o più audaci …). Fatto sta che per l’allievo di Carmine Ricci c’è il nuovo PB, 8:32.98: e per la spedizione italiana il primo piazzamento “in zona punti”, grazie al suo ottavo posto.

2000st F (batterie) – Tutte le 15 finaliste corrono sotto i sette minuti e questo dice tutto sulle difficoltà di Linda Palumbo: è perciò un merito per la trentina riscrivere il personale (7:08.52) come ottava della seconda batteria.

Asta F (qual) – Brividi a 3.60, superati alla terza prova, grande sicurezza a 3.85, quota decisiva per la qualificazione: così Maria Roberta Gherca ha onorato il suo debutto azzurro a Tbilisi. Per la ragazza di Velletri arrivata dalla Romania si spalancano le porte della finale con il quinto posto provvisorio: e sabato ritroverà in pedana anche Rebecca De Martin, la sacilese che ha capitalizzato al meglio la sua buona progressione fino a 3.75 per agguantare l’ultimo posto tra le elette. Non c’è la primatista del mondo Lisa Gunnarsson e quindi la finale potrebbe rivelarsi più aperta del previsto. 

Giavellotto M (qual) – Manca ancora tutto il secondo turno e quindi si può già dire che l’obiettivo finale sia sfumato per Amar Kasibovic: 60.29, ancora oltre la fettuccia il giavellotto del veneto di origini bosniache, ma vale solo per il 10° e ultimo posto nel gruppo A. Per la cronaca in due vanno sopra la norma di 71.00: e la scuola baltica ribadisce il suo valore con il 72.63 del lettone Kristaps Jaunpujens. Ribadiamo, manca ancora un gruppo e per Kasibovic è solo un’utile esperienza: alla fine risulterà 18° nella classifica complessiva.

200m F (Ept) – La distanza non è proprio nelle corde di Gloria Gollin: l’azzurra tiene bene fino a metà rettilineo, poi è un arrivo un po’ in salita (27.04).

Si chiude quindi la giornata con 2554 punti: nessuna prospettiva di classifica, solo il desiderio di gareggiare al meglio delle possibilità.

100m F (sf) – Attenzione, regine della velocità in azione: da quanto si è visto nel doppio turno di oggi, l’irlandese Gina Akpe Moses (11.67/+1.2) e la tedesca Keshia Kwadwo (11.69/+0.8) sembrano una spanna sopra a tutte. Ma per una medaglia restano intatte le possibilità di Zaynab Dosso, che completa un terzetto di talenti di origini africane: “Za” finisce dietro alla tedesca in 11.77 e c’è da creder che domani pomeriggio andrà tranquilla e convinta sui blocchi. Anche perché l’armena Gayane Chiloyan, accreditata di 11.54 (sia pure in altitudine), è rimasta vittima di una “falsa” puerile nella semifinale che ha visto al via l’altra azzurra Camilla Maestrini: brava anche lei, 12.05 (+1.2) per un quinto posto parziale e 15^ del turno. 

Lungo M (qual) – Un altro finalista classe 2000, e non è cosa da poco: anche perché Alessandro Marasco manda subito a referto un 7.16 (+0.5) che lo mette ragionevolmente al riparo e alla fine lo colloca al quarto posto tra gli ammessi alla finale (in pole c’è lo svizzero Jarod Biya a 7.37). Quanto a Denis Rigamonti, il lombardo di origini ivoriane dimostra potenzialità notevoli ma tecnicamente è un blocco di plastilina: si sapeva che la sua partecipazione era una buona scommessa, il verdetto però dice solo 6.73 (-2.2) per un 17° posto. In un turno nel quale non è stato facile per nessuno venire a capo dei 7.20 richiesti e anche di una misura apprezzabile, il risultato del neo-azzurro rientra nel novero delle possibilità.

100m M (sf) – Primo colpo sulle ambizioni azzurre: almeno una corsia in finale era nei programmi. Invece Fabrizio Ceglie si dimostra abbastanza lontano dalla forma primaverile e finisce ultimo nella seconda semifinale in 11.09 (20° nel computo totale del turno), mentre Lorenzo Paissan – quarto nell’ultimo dei tre arrivi – non riesce a distendersi e chiude in 10.91. Per essere tra i due ripescati bisognava correre in 10.74 e 10.76: crono alla portata dei due azzurri, ma solo a patto di una prestazione in grande spolvero. Cresce il tedesco Milo Skupin Alfa, che a questo punto diventa leader stagionale del Vecchio Continente con 10.43: a 12/100 dal primato europeo di categoria, sfiorato lo scorso anno dall’azzurro Filippo Tortu.

Disco F (qual) – Brava, bravissima Emma Peron: in pochi mesi si lascia alle spalle l’atletica giocata delle cadette e all’esordio internazionale sfodera una prestazione dai contenuti agonistici davvero molto elevati. Per la ragazza ora seguita da Pietro Bordignon a Marostica è l’occasione giusta per ritoccare il personale: 44.26 dal 44.02 di partenza, quanto basta per meritarsi un posto (come decima delle qualificazioni) tra le prime 12 discobole europee. Manco a dirlo, la dominatrice del turno è la moldava Alexandra Emelianov (54.48), che l’anno scorso fece doppietta tra i Mondiali di Cali e l’Eyof qui a Tbilisi.

Alto M (qual) – Mentre in pista assistiamo con qualche rimpianto alle batterie degli 800 allieve – l’assenza di Marta Zenoni, in condizioni non perfette, è un brutto colpo – sulla pedana dell’alto Andrea Motta conquista un posto in finale: probabilmente alla vigilia si pensava che 2.11 fosse una quota troppo impegnativa e che quindi tutto potesse risolversi a 2.08. E’ così infatti, ma con qualche brivido per il lombardo, che deve ringraziare la sicurezza sfoderata fino a 2.04 (tutto alla prima prova): ma sono ben 11 i ragazzi capaci di superare 2.08, tanto che l’azzurro risulta solo l’ultimo ammesso. Una beffa invece per Francesco Ruzza, che pure fa lo stagionale all’aperto con 2.04: davvero troppi errori per il sedicenne di Caorle,  il più falloso tra i 17 che riescono a valicare quella quota.

Peso F (Ept) – Prosegue il riscatto di Gloria Gollin: la vicentina mette a frutto gli insegnamenti del suo tecnico Daniele Chiurato per siglare un significativo PB outdoor a 12.38 (da 11.94, anche se al coperto poteva vantare un 12.52). Non si può ancora parlare di classifica perché il gap accumulato dopo la prima prova è praticamente incolmabile: però intanto si mettono insieme 1846 punti. Impressionante il duello al vertice che si consuma in pedana: grandi parziali per Sarah Lagger (15.06) e Alina Shukh (14.85).

SESSIONE MATTUTINA

Martello M (qual) – In una mattinata nella quale tutti gli azzurri avevano passato il turno, l’unico a non riuscire nell’intento è Giorgio Olivieri: vero è che, per raggiungere la promozione, il marchigiano (15° con 65.95) avrebbe dovuto migliorare il personale di oltre mezzo metro. Le risultanze dell’ultimo raduno a Grosseto erano buone, tuttavia il sedicenne di Porto San Giorgio ha ben poco da rimproverarsi: solo il rimpianto di non poter competere nuovamente con fenomeni del calibro di Myhaylo Havrylyuk, l’ucraino argento mondiale che qui a Tbilisi ha posto le premesse per il primo titolo europeo (76.69 in qualificazione).

400m F (batterie) – Due classi 2000 in azzurro: una, Letizia Tiso, già più provvista sotto il profilo della consistenza, e si vede da come gestisce un primo turno sicuramente non impossibile eppure insidioso. Davanti alla vercellese una delle favorite, la romena Andrea Miklos (54.88, nettamente la migliore della tornata): Letizia si disimpegna con grande presenza tattica ed è seconda (56.14). Poi Eloisa Coiro, quindici anni e mezzo, prima trasferta vera, corsia esterna senza riferimenti: lotta, la pariolina romana, e solo negli ultimi metri lascia la qualificazione diretta alla spagnola Eva Santidrian, ma almeno è premiata dal quarto e ultimo tempo di recupero (56.93, molto vicino ai suoi limiti).

Brave entrambe.

100m F (batterie) – Con l’anemometro impazzito è meglio puntare sul piazzamento piuttosto che sui tempi di recupero: ci riesce subito Camilla Maestrini, attesa al debutto internazionale e terza nella batteria tre in 12.25 (+1.5, ma è un dato da prendere con le molle). Poi l’ancor più atteso esordio in azzurro, dopo l’esibizione in staffetta al Golden Gala, per Zaynab Dosso: un tempo di reazione normalissimo (0.183) ma una prima parte davvero notevole, poi portata a termine con una spinta ancora fluida e una chiusura convinta a 11.79 (+0.8). Diversi tempi della mattinata sono ventosi: “Za”, per il momento, c’è.

Alto F (Ept) – Di sicuro l’ambiente di Tbilisi non è di quelli galvanizzanti: uno stadiolo in mezzo al nulla, pubblico inesistente, anche solo le nostre riunioni regionali potrebbero insegnare qualcosa ai georgiani. Però Gloria Gollin riesce a trovare le giuste motivazioni per risollevarsi dopo lo sfortunato esordio della mattinata e sale abbastanza sicura fino a 1.58, mancando poi il PB a 1.61 (la veneta non è una specialista, ha 1.59). Certamente non è abbastanza per recuperare, ma ora ci sono altri punti in carniere dopo lo scorso bottino sugli ostacoli (1160 il totale). Sulla scorta di un parziale da 1.88, l’ucraina Alina Shukh prende il comando delle operazioni (1998 punti): una specie di Morgan Lake nuova edizione.

100m M (batterie) – Scendono in pista le speranze dello sprint: il vento ballerino (si va da +0.7 a -1.7) scombina un po’ le gerarchie stagionali, ma in definitiva il turno di semifinale nel pomeriggio vedrà sui blocchi tutti i migliori. Compresi i due azzurri: Lorenzo Paissan – partenza impeccabile e buon lanciato - è il più inviso a Eolo e si becca -1.7 in faccia nell’ultima batteria (la quinta) ma arriva in fondo a 11.04, dietro l’irlandese David McDonald (10.94). Passa direttamente anche Fabrizio Ceglie, quarto nella terza batteria in 11.05 (-0.2). In assenza del leader stagionale (il polacco Smosarski, 10.50), il più veloce (10.58) è il “colored” tedesco Milo Skupin Alfa (figlio d’arte, il papà Marcus è stato un velocista di buon livello internazionale, 20.88 sui 200).  

5000m marcia F (finale) – La Turchia prosegue sull’abbrivio dei Campionati dei grandi ad Amsterdam e piazza una doppietta per la storia: d’altronde l’assenza delle russe e il riscontro dei recenti campionati nazionali avevano annunciato le credenziali di Meryem Bekmez e Ayse Tekdal, prime medaglie della rassegna di Tbilisi, con i nuovi PB a 22:50.22 e 22:58.17. L’ultima ad arrendersi alla velocità da fuoribordo sfoderata dalla coppia turca (sotto un sole già dardeggiante) è stata la spagnola Martina Pena (23:05.90). La marcia italiana era rappresentata da Angelica Mirabello – per una volta senza la confortante presenza della gemella Anthea – e da Alessia Mastronicola: gara giudiziosa, proseguita a lungo in scia, poi il passaggio al terzo chilometro (13’33” per Angelica, 13’43” per Alessia) è il primo segnale di un leggero cedimento da parte della ragazza di Fasano Invece la ciociara Mirabello arriva in fondo con la nona posizione occupata per quasi tutta la gara (24:40.39) e la pugliese scende in 13^ (25:11.19).  

Peso M (qual)  - La norma di qualificazione è a 19.20 e in quattro ce la fanno: la miglior bordata della mattina è il 20.58 del finnico Arttu Korkeasalo. La cosa più importante per noi è però il ripescaggio dei due azzurri: Andrea Proietti fa 17.45 al secondo lancio (11°) e Alessandro Pace – pur restando un metro abbondante sotto il suo PB di Jesolo – con 17.41 dell’ultimo turno riesce a strappare l’ultimo posto utile per la finale di domani pomeriggio. 

100hs F (Ept) – La prima italiana a scendere in pista alla Athletics Arena di Tbilisi è Gloria Gollin, ma per la vicentina di Casoni non si tratta certo di un avvio fortunato: primi appoggi incerti e, dopo uno sbandamento, l’inevitabile caduta sulla seconda barriera. Gara già compromessa, ma l’azzurra non si dà per vinta – è una prerogativa degli specialisti dei multipli – e conclude in 18.40 (+0.4). Ora si tratta solo di far tesoro di quest’avventura europea nel prosieguo della prova: dove la protagonista più attesa è ovviamente l’austriaca Sarah Lagger, argento mondiale a Cali 2015, ma la leader provvisoria è la ceca Jana Novotna (13.80).

GLI AZZURRI IN GARA NELLA SECONDA GIORNATA (venerdì 15 luglio)
Sessione del mattino
9:00   Asta M (qual A/B)    FRANCESCO MASCI, ANDREA MARIN
9:05   Lungo F (Ept)        GLORIA GOLLIN
9:35   400hs F (batt)        ANNA POLINARI, ALICE BOASSO
10:10 400hs M (batt)        ALESSANDRO SIBILIO
10:45 800m M (batt)        SIMONE BARONTINI, ANDREA ROMANI
10:50 Alto F (qual A/B)        MARTA MORARA
11:25 100hs F (batt)        DESOLA OKI, FEDERICA RENZI
11:35  Peso F (qual A/B)    SYDNEY GIAMPIETRO
12:00 110hs M (batt)        MATTIA DI PANFILO, MATTIA MONTINI
 
Sessione pomeridiana
15:30 Giavellotto F (Ept A)    
16:10 100hs F (sf)        ev. DESOLA OKI, FEDERICA RENZI
16:20 Triplo F (finale)        CAMILLA VIGATO
16:30 110hs M (sf)        ev. MATTIA DI PANFILO, MATTIA MONTINI
16:45 Giavellotto F (Ept B)    GLORIA GOLLIN    
16:55 800m F (sf)        
17:15 2000st M (batt)        PIETRO ARESE, LUCA ZANETTI
17:45 Peso M (finale)        ALESSANDRO PACE, ANDREA PROIETTI
17:55 200m F (batt)        AURORA BERTON, VALERIA SIMONELLI
18:05 Martello M (finale)     
18:30 200m M (batt)        MARIO MARCHEI, LORENZO IANES
19:10 400m F (sf)        LETIZIA TISO, ELOISA COIRO
19:15 Lungo M (finale)       ALESSANDRO MARASCO
19:25 400m M (sf)        KLAUDIO GJETJA, EDOARDO SCOTTI
19:45 800m F (Ept)        GLORIA GOLLIN    
19:50 Disco F (finale)        EMMA PERON
20:15 3000m F (finale)        NADIA BATTOCLETTI
20:40 100m F (finale)        ZAYNAB DOSSO
20:55 100m M (finale)       


Le marciatrici Angelica Mirabello e Alessia Mastronicola (foto Colombo/FIDAL)


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