Eurojuniores, Italia decima, ma Besozzi si fa male



Brutte notizie per Andrew Howe Besozzi. Lo sprinter di Rieti, impegnato nell\'ultima frazione della staffetta 4x100, ha finito zoppicando la sua gara (Italia quarta), lamentando nuovamente i dolori al piede destro che ne hanno gravemente minato la preparazione. Già in batteria il reatino aveva chiuso con grande (ed evidente) difficoltà, ma poi, in finale, gli ultimi trenta metri sono stati un vero calvario, con l\'azzurro che ha letteralmente corso su una sola gamba, puntellando la seconda quel tanto necessario per tagliare il traguardo. Al ritorno in Italia, verrà sottoposto ad accertamenti diagnostici per valutare l\'entità del danno riportato, ma appare chiaro che questa volta sarà comunque necessario un lungo periodo di stop, prima di tornare in pista. Nessun altro risultato di rilievo per gli azzurri nella giornata conclusiva. Il migliore (Povegliano e staffetta a parte), è stato Luca Del Curto, sesto nei 3000 siepi, vicino anche al suo primato personale (9:05.3). Bene la 17enne romana Giulia Arcioni, che ha migliorato ancora il suo personale nei 200 (24.03), chiudendo al settimo posto la finale. Nona piazza nei 1500 per il livornese Omar Rachedi, mentre assai sfortunata è stata Eleonora Riga, caduta nei 1500 al femminile dopo soli due giri di gara. In assoluto, il risultato di maggior rilievo è arrivato dai 2000 siepi, dove la romena Catalina Oprea ha siglato il nuovo record mondiale Under 20, correndo in 6:21.78, quasi quattro secondi meno di quanto aveva fatto l\'australiana Rollinson (6:25.77) nel maggio 2000. Missione compiuta per Sophie Krauel: la 18enne tedesca, stellina emergente nel suo paese (la rivedremo certamente a Grosseto l\'anno prossimo, ai Mondiali Junior), dopo aver vinto i 100 ostacoli, si è imposta nel lungo, con la misura - nulla di speciale in verità - di 6,45. Doppietta, ma assai più sostanziosa, per la bulgara Ivet Lalova, già vincitrice dei 100, che si è imposta con un eccellente 22.88, tempo che le potrebbe permettere di ben figurare anche ai Mondiali di Parigi di fine agosto. Bis d\'oro anche per l\'atleta che probabilmente ha fornito sulle pedane dello stadio di Tampere i migliori segnali in prospettiva: il portoghese Nelson Evora, primo nel lungo sabato e nel triplo oggi, rispettivamente con 7,83 e 16,43. L\'avventura italiana si chiude dunque con due medaglie d\'oro (La barbera e Povegliano), un bottino di metalli doppio rispetto all\'ultima edizione (Grosseto 2001, chiusa con l\'oro di Caliandro nei 1500 metri), utile per la decima posizione nel medagliere complessivo (dominato dalle solite Germania e Russia, rispettivamente 27 e 24 medaglie). Dodicesima piazza nella classifica per piazzamenti, chiusa con 42 punti, uno in più rispetto a Grosseto 2001. Guardando ai risultati, medaglie a parte, vanno lette in positivo alcune prestazioni, come quella di Andrea Lemmi, salito già a misure da \"grande\" (il 2,23 che gli ha dato il quarto posto), o come il settimo posto nei 200 di Giulia Arcioni (anche per lei personale ritoccato due volte fino a 24.03), 17 anni compiuti nel marzo scorso: partecipeà ancora ad un Mondiale ed un Europeo Under 20. Bene anche la Fabris nel triplo, con un quarto posto arricchito da una misura vicina al proprio limite (13,29 qui a Tampere, contro il suo 13,37).


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