EuroU23: 4x100 argento, bronzo Zoghlami

12 Luglio 2015

A Tallinn sul podio il quartetto femminile con Favaretto-Siragusa-Bongiorni-Herrera, oltre ad uno dei gemelli dei 3000 siepi

di Alessio Giovannini

Dopo il bis d'oro di Alessia Trost nell'alto, l'ultima giornata dei Campionati Europei under 23 di Tallinn (Estonia) aggiunge altri due metalli alla bella collezione azzurra di questa trasferta. Ci sono l'occhio e il lavoro di Gaspare Polizzi, tecnico del grande Totò Antibo, dietro la medaglia di bronzo conquistata nei 3000 siepi da Osama Zoghlami (8:42.00) alle spalle del bulgaro Mitko Tsenov (8:37.79) e del russo Viktor Bakharev (8:40.75). Al quarto posto Ala Zoghlami (8:42.85), fratello gemello di Osama e come lui arrivato in Italia dalla Tunisia da bambino. La loro terra è così diventata la Sicilia: Valderice, in provincia di Trapani, dove vive la loro famiglia e Palermo, la città dove si allenano con la maglia del CUS. Quinto, come agli Europei Juniores 2013, il piemontese Italo Quazzola (8:46.27 PB). E per finire un argento. Lo conquistano in 44.06 le ragazze della 4x100 Martina Favaretto, Irene Siragusa, Anna Bongiorni e Johanelis Herrera. Davanti alle azzurre solo la Germania (43.47), battuta la Svizzera (44.24). Curiosità: Siragusa e Bongiorni proprio a Tallinn avevano già vinto la stessa medaglia agli Europei Juniores del 2011.

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IL RACCONTO DELLA QUARTA GIORNATA

LE ALTRE FINALI - Tripletta tedesca nel disco, vinto con 63,83 da Shanice Craft per conquistare finalmente un oro in questa manifestazione dopo tre argenti (nel peso di giovedì, oltre che due anni fa in entrambe le discipline). Anche sulla pedana del lungo festeggia la Germania con Malaika Mihambo, autrice di un 6,73 (+1.6) in apertura, poi avvicinato da più di un’atleta ma senza raggiungerlo: appena quattro centimetri separano le medagliate. Nel triplo, il russo Dmitriy Chizhikov atterra tre volte sopra i 17 metri con un miglior salto di 17,05 (-0.7). Sorpresa nei 400hs donne: fra l’ultima barriera e il traguardo, supera ben tre avversarie la svedese Elise Malmberg che sino all’anno scorso si dedicava soprattutto al lungo (finalista da junior agli Europei di Rieti e anche nei Mondiali di Eugene), per cogliere il successo in 55.88. Al maschile, bel rettilineo conclusivo del polacco Patryk Dobek primo in 48.84, ma altri due connazionali si aggiudicano il titolo europeo di categoria: Artur Kuciapski sugli 800 metri in 1:48.11 e il giavellottista Kacper Oleszczuk con 82,29. Nel peso il croato Filip Mihaljevic all’ultimo lancio passa dal sesto al primo posto grazie a una spallata da 19,35 mentre il decathlon è dell’olandese Pieter Braun con 8195 punti. Gara in testa dall’inizio alla fine (con il tempo di 15:30.61) sui 5000 metri per la francese Liv Westphal: nata a Milano da mamma italiana e papà transalpino, cresciuta a Limoges, si è trasferita da quattro anni negli Stati Uniti e studia al Boston College. Entrambe le staffette maschili vanno alla Francia: la 4x100 con una rimonta completata proprio sul filo di lana (39.36) e poi la 4x400 di chiusura in 3:04.92.

4x400 donne - Vittoria Gran Bretagna in 3:30.07 con Seren Bundy-Davies, Zoey Clark, Victoria Ohuruogu (sorella minore di Christine, olimpionica e iridata dei 400) e Kirstem McAslan. Argento Polonia (3:30.24) e bronzo Russia (3:30.78). L'Italia schiera Ylenia Vitale (frazione 54.8), la mezzofondista Joyce Mattagliano (57.7), Giulia Teruzzi (56.20) e l'ostacolista Valentina Cavalleri (55.09) che - come era in parte prevedibile - restano lontane dal vero cuore della competizione. Al netto della squalifica della Francia (cambio fuori settore), le azzurre finiranno poi al sesto posto (3:43.87).

1500m donne (FINALE) - Finale diretta e gara avvincente. Si decide tutto nell'ultimo giro quando passa al comando la campionessa uscente Amela Terzic (3:18.95 ai 1200m). Sul rettilineo la serba trova la tenace resistenza della ventenne polacca Sofia Ennaoui alla quale però non lascia scampo in volata. Notare i crono: Terzic 4:04.77 (record dei Campionati e primato nazionale), Ennaoui 4:04.90 (PB) con il bronzo all'ucraina Nataliya Pryshchepa (4:06.29). Una gara in cui probabilmente si sarebbe potuta divertire molto anche un'atleta del talento di Federica Del Buono, in ripresa da alcuni problemi fisici. La ventenne Giulia Aprile, invece, resta spiazzata in un contesto del genere e chiude in coda in 4:35.46, crono ben al di sopra della media delle sue migliori prestazioni (PB 4:18.54).

4x100 uomini (batterie) - Cambio last-minute in ultima frazione: l'oro dei 100 metri Giovanni Galbieri avverte un piccolo fastidio in riscaldamento e viene tenuto a riposo in via precauzionale. Al suo posto viene schierato Simone Pettenati. Gli altri tre staffettisti sono nell'ordine Federico Cattaneo, Lorenzo Bilotti e Giacomo Tortu. Gli azzurri chiudono quarti in 40.12, buono per il recupero in finale. In teoria, però. Perchè da lì a poco arriva la notifica della squalifica per la nostra 4x100: regola 170.7, cambio fuori settore. Il passaggio di testimone "incriminato" è l'ultimo, quello tra Tortu e Pettenati. Immediato il ricorso del team azzurro con esame video della gara. Purtroppo non c'è nulla da fare e l'Italia resta estromessa dalla corsa per le medaglie di oggi pomeriggio. Una notizia che gela gli animi della squadra più dei 15 gradi che stamattina si avvertono in pista. 

4x100 donne (batterie) - Missione compiuta per il quartetto femminile italiano. In partenza Martina Favaretto (0.152 allo start), cambio in sicurezza con Irene Siragusa lanciata sul primo rettilineo per passare il testimone ad Anna Bongiorni che attraversa la curva e lo affida alle mani Johanelis Herrera. La sprinter se ne va in ultima frazione e arriva davanti a tutte: 44.16 è il secondo miglior crono della mattinata dopo il 43.62 della Germania in prima batteria. Finale oggi alle 17:35.

PESO uomini (qualificazione) - Il 18,05 del polacco Krzysztof Brzozowsky è l'ultima misura utile per un posto tra i 12 finalisti. Per Gian Piero Ragonesi - nato in Perù nel 1995 da papà giavellottista e con un nonno emigrato da Forlì - un risultato del genere sarebbe significato superare abbondantemente il PB di 17,67. Il lanciatore, universitario a Miami e nel 2014 settimo nel disco ai Mondiali Juniores, oggi ottiene un 17,21 alla seconda prova, non lontanissimo dai valori espressi in questa stagione. Alla fine, però, chiuderà ventesimo in una mattinata che ha visto subito al comando il favorito croato Filip Mihaljevic (19,16).

Il sito degli Europei under 23 - Tallinn 2015
Le liste europee under 23 del 2015



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