Eugene, quattro azzurri da finale

25 Luglio 2014

Il discobolo Ragonesi 60,30, il triplista Dallavalle 15,99 (+2.4), Chiappinelli MPI Allievi 8:46.82 nei 3000SC, l'altista Erika Furlani 1,85

di Raul Leoni

Quattro azzurri conquistano la finale nel corso della sessione mattutina ai Mondiali juniores di Eugene: in apertura di giornata si scatena Gian Piero Ragonesi nelle qualificazioni del disco, 60.30 subito al primo lancio (per il ragazzo in forza agli “Hurricanes” di Miami University si tratta della seconda prestazione italiana di sempre dietro il record di Eduardo Albertazzi). Poi vola nel vento Lorenzo Dallavalle ed è l’ultimo salto a 15.99 (+2.4) quello che dà al piacentino la certezza di partecipare alla finale del triplo. Passa direttamente in finale sui 3000m siepi Yohanes Chiappinelli: il senese di origini etiopiche viene promosso col quarto tempo del turno (8:46.82, quinto “under 20” di sempre), che rappresenta anche il nuovo primato allievi (l’azzurro aveva corso quest’anno 8:55.46). Infine l’argento dell’alto allievi di Donetsk, Erika Furlani, che fa la quota richiesta di 1.85 (al terzo tentativo), anche se le sarebbe bastata la misura inferiore: gli errori escludono invece Eleonora Omoregie (1.82 alla terza prova, 15^) dal novero delle elette. Promosso in semifinale negli 800m il bellunese Enrico Riccobon, che fa valere il suo spunto finale (terzo in 1:49.96). Il primo titolo della quarta giornata va a Daisuke Matsunaga, dominatore col nuovo CR di 39:27.19. L’effetto del ritmo imposto dal giapponese provoca miglioramenti personali in massa per una gara di livello molto elevato (i primi nove vanno sotto i 41’): in progresso anche la coppia azzurra con Gregorio Angelini 23° in 43:34.10 e Daniele Todisco, subito dietro in 43:47.06 (rispettivamente oltre mezzo minuto e più di un minuto tolti al precedenti PB su pista).   

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ORARIO/Timetable

TV - sabato 26 luglio (quarta giornata)
ore 2:50-6:00 diretta su RaiSport 2 
ore 8:30-10:30 sintesi su Eurosport 2 HD (replica ore 11:00-12:30 replica su Eurosport HD)

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LE GARE DELLA TERZA GIORNATA (sessione mattutina)

Alto (qualificazioni) – In pedana vanno due medaglie d’oro di questi Campionati, la lunghista di Barbados Akela Jones e la super-allieva britannica Morgan Lake, che nell’eptathlon ha migliorato il mondiale stagionale anche in questa singola specialità saltando 1.94: insomma, la concorrenza c’è, e la progressione (per quanto abbastanza rapida, 1.65-1.70-1.75-1.79-1.82-1.85) ci mette un po’ a realizzare la selezione, tanto che a quota 1.82 si trovano ancora in 26, comprese le due azzurre Erika Furlani ed Eleonora Omoregie. Divise oggi sulle due pedane, le nostre ragazze sono in pratica cresciute insieme ed Eleonora ha fatto spesso soffrire Erika ai Tricolori di categoria, nonostante l’argento mondiale che la figlia d’arte castellana ha conquistato a Donetsk. Alla fine la selezione arriva, eccome: a 1.82 fioccano gli errori, ma entrambe le azzurre vanno avanti (Furlani alla seconda e Omoregie alla terza) e si rimane in 15 a giocarsi la qualificazione a 1.85 come richiesto. A Erika – con ogni probabilità - basterebbe anche la misura già messa a referto, ma lei è atleta di razza e quindi non ci sta a passare per la porta di servizio: 1.85 c’è, sia pure alla terza prova, e d’altronde anche la favoritissima Lake ha avuto bisogno di due tentativi. E il computo degli errori beffa Eleonora Omoregie: solo il sette fanno 1.85, ma la friulana di origini nigeriane alla fine è 15^ perché per passare tra le 12 era necessario 1.82 alla seconda prova.

800m (batterie) -  La dote principale di Enrico Riccobon, quella dello spunto finale, in Italia è un’autentica arma letale: ma può costituire un’utile possibilità tattica anche a livello internazionale. Funziona, eccome se funziona: il bellunese si costruisce una batteria a misura delle sue gambe e comunque regge ritmi non banali, tanto che alla fine agguanta il terzo posto necessario sul piede di 1:49.96.

Invece non ci sarà domani in semifinale Lorenzo Pilati: anche il trentino prova ad imporre una propria tattica, poi litiga con un paio di avversari quando si tratta di far sentire i gomiti, ma non ce la fa a reggere quando gli altri lanciano lo sprint e il suo 1:51.87 non vale per il ripescaggio (per passare con i tempi ci vuole 1:50.19).  

1500m (batterie) – Ecco qua l’ultima arrivata, Giulia Aprile: per un disguido burocratico la siciliana trasferita a Firenze è atterrata negli States solo alla vigilia dei Campionati e prova a misurarsi in un contesto terribile. Nonostante tutto si infila coraggiosamente da subito nel cuore del gruppo rimediando anche qualche spintone dalle compagne di avventura: i ritmi della gara diventano importanti, per le possibilità dell’azzurra, e Giulia è costretta a sfilarsi. Eppure ci prova fino in fondo a migliorare il personale, rimontando un paio di posizioni: inutilmente, perché chiude sfinita in 4:29.43 (alla fine sarà 24^ nel totale del turno).

3000m siepi (batterie) – Continua ad infoltirsi la pattuglia degli azzurri che gareggeranno nelle finali della giornata conclusiva: ora tocca a Yohanes Chiappinelli, promosso nelle siepi a suon di primato allievi con 8:46.82 senza passare per il ripescaggio  (quarto nella prima delle due batterie). Il senese di origini etiopiche, meglio noto tra compagni come “Yoghi” o “Claudio”, distrugge il suo primato precedente di quasi 9” (aveva 8:55.46) e dimostra limiti insospettabili in queste primissime esperienze sulla distanza dei grandi (ora è il quinto di sempre a livello “under 20”). Poi tocca al campione italiano juniores Umberto Contran, che ha fatto valere il titolo come priorità per la convocazione a Eugene: il piemontese vanta solo il penultimo tempo tra i partenti nella seconda batteria, eppure si batte come se fosse un candidato alla qualificazione diretta e fino al penultimo giro è in “zona promozione”: poi, quasi inevitabilmente, le gerarchie escono fuori e l’azzurro si sfila, pur continuando a lottare. Purtroppo la sua determinazione non viene premiata come meriterebbe: Umberto chiude al nono posto, un po’ in sofferenza (9:13.92), che vale il 21° nel sommario dove invece Chiappinelli figura al quarto posto complessivo.

Triplo (qualificazioni) – Lorenzo Dallavalle difficilmente tradisce nelle occasioni che contano: anzi, il piacentino meriterebbe una qualificazione alla maniera dei grandi, un salto e via. Invece deve penare fino al terzo e ultimo turno della qualificazione per agguantare quella che è comunque l’ammissione senza ripescaggio, grazie ad un 15.99 ventoso (+2.4) che rappresenta la miglior misura mai saltata dall’azzurro. In finale ci arriva da ottavo, passando per un buon 15.50 di apertura e poi per un nullo davvero marginale che gli toglie una grande misura al secondo salto. Purtroppo “Lollo” non avrà la compagnia di Simone Forte domani: il romano, come già successo a Benedetta Cuneo al femminile, paga l’infortunio invernale che lo limita ancora nella gestione della caviglia. Alla fine, però, è 15° con 15.31 (+1.8), una classifica dignitosa che può costituire un punto di partenza per il futuro: e pensare che sarebbe bastata una misura a livello della sua finale allievi di Donetsk per piazzarsi al debutto anche al piano di sopra.  

Disco (qualificazioni) – Finalmente un segno di reazione, importante, da parte dei lanciatori: prima il gigante bergamasco Giulio Anesa, che nel gruppo A arriva ad una spanna dal personale (55.57 contro 55.82, però non sufficiente a sperare nella qualificazione, 19°), poi l’estroso italo-peruviano Gian Piero Ragonesi, che trova la sua seconda finale in maglia azzurra dopo quella europea di Rieti 2013 (con la maglia del Paese di origine c’era già riuscito ai Mondiali allievi di Lille 2011).  Intanto è la quarta prestazione del turno eliminatorio e poi parliamo della seconda prestazione di sempre da noi, dietro il primato italiano di Eduardo Albertazzi: anche se qui dovremmo impastoiarci in questioni burocratiche, perché Gian Piero per l’atletica è italianissimo, ma non è tesserato in Italia e svolge la sua attività con gli “Hurricanes” di Miami University, quindi un eventuale record non sarebbe omologabile da noi.

Marcia 10000m (finale) – Finora i giapponesi ci hanno abituato, nelle gare lunghe (corsa e marcia), a subitanee fughe in avanscoperta, poi puntualmente annullate: stavolta però si tratta del favorito assoluto Daisuke Matsunaga, andatura da motorino con quasi tutti i passaggi ben al di sotto dei 4’ ed il proposito di abbattere tutti i record piazzati sul suo cammino, che siano il personale, il record dei campionati o lo stesso primato mondiale. A debita distanza si forma un gruppo di inseguitori, una decina, e poi il resto dei concorrenti sparsi sulla pista con i ragazzi azzurri, Gregorio Angelini e Daniele Todisco, disposti a seguire un loro ritmo piuttosto che gli avversari: transitano così insieme in 13:03 al 3° chilometro e poi in 21:43 a metà gara. Alla fine cade solo il primato dei campionati, che Matsunaga toglie a Stanislav Emelyanov, il russo vittorioso a Bydgoszcz nel 2008: 39:27.19 contro 39:35.01.

Ma complessivamente – come già successo in campo femminile – è davvero una gran gara (i primi nove vanno sotto i 41’): sotto i 40’ va pure lo spagnolo Diego Garcia (39:51.59) e appena sopra il peruviano Paolo Yurivilca (40:02.07), così – argento iberico a parte – il podio è un concentrato di scuole nuove o seminuove. I due ragazzi italiani vengono premiati da un bel progresso personale quanto a tempi ottenuti su pista: Angelini toglie oltre mezzo minuto al PB (23° con 43:24.10) e ancor più soddisfatto Todisco, sceso di oltre un minuto al precedente (subito dietro, 43:47.06).   

PROGRAMMA E AZZURRI IN GARA (ora locale: in Italia +9 ore)

QUARTA GIORNATA (25 luglio)
10:00     M     Disco          Qual/A                          Giulio Anesa
10:00     M     Marcia 10000m     Finale                            Daniele Todisco – Gregorio Angelini    
10:10     W     Peso        Qual/A-B                 
10:45     M     Triplo         Qual/A-B                     Lorenzo Dallavalle – Simone Forte
11:00     W     100hs         Batterie                 
11:15     M     Disco          Qual/B                           Gian Piero Ragonesi
11:40     M     3000m Siepi     Batterie                   Yohanes Chiappinelli – Umberto Contran    
11:50     W     Alto         Qual/A-B                      Erika Furlani – Eleonora Omoregie    
12:15     W     1500m         Batterie                            Giulia Aprile
12:45     M     Giavellotto     Qual/A                 
12:50     M     800m         Batterie                 Enrico Riccobon – Lorenzo Pilati
14:10     M     Giavellotto     Qual/B                 
18:00     M     Martello     Finale                 
18:05     W     4x100m         Batterie                    ITALIA (Cassano, Spanò, Rigali, Pettenati)
18:30     M     High Jump     Finale                         
18:35     W     Shot Put     Finale                
18:40     M     4x100m      Batterie                 
19:05     W     400hs         Semi-Finali                        Ayomide Folorunso – Valentina Cavalleri    
19:35     M     400hs         Finale                              
19:45     W     Disco         Finale                 
19:55     W     200m         Finale                              
20:10     M     200m         Finale                         
20:30     W     400m         Finale                          
20:45     M     5000m         Finale                                      


Gian Piero Ragonesi (foto Colombo/FIDAL)


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