Eaton l'uomo degli 11.000 punti

29 Aprile 2014

L'olimpionico e primatista mondiale del decathlon si è cimentato in un'undicesima fatica: i 400hs corsi in 50.01

di Giorgio Cimbrico

Un uomo-squadra, nel senso che schierare lui e lui solo significa avere buone possibilità di eccellente piazzamento nel campionato di società. Ashton Eaton è Proteo, o, se preferite Omero, è come Ulisse l’uomo di mutevole ingegno. Per di più è un normale (1,85 per 84), con un passato nel football (sport di famiglia), nel calcio e nel basket, e un epigono di altri (Thompson, O’Brien, Clay) che non appartenevano alla schiatta dei giganti e che rappresentavano, come lui, una sintesi di razze, di geni, cocktail perfetto per chi deve sdoppiarsi, triplicarsi, decuplicarsi.

Accingendoci alla conta delle sue mirabilie – e dei punteggi da esse derivati - dopo il suo esordio nell’undicesima gara, i 400hs, avevamo calcolato a occhio e a palmi di aver a che fare con il Mida dei 10.000 punti. Ci eravamo sbagliati: i punti sono 11.149, con una media di 1013. Il raccolto a quattro zeri viene aggiunto anche senza la recente incursione su un nuovo terreno: 10.020 punti. In questo caso la media è 1002.

Prima di offrire l’11a puntata del suo endecathlon, Eaton aveva dato un scaldatina ai motori ad Azusa il 18 aprile correndo sulle barriere alte in 13”54. Il giorno dopo, a Walnut, “première” sulla distanza che lui aveva annunciato voler assaggiare in quest’anno che, quanto a prove multiple all’aperto, lui intende come sabbatico. Responso, 50”01. Pare che, più o meno, abbia commentato così: “Se è tutto qui, comincio a pensare che correre in 48” sia nelle mie corde”.

Cominciano a pensarlo in tanti.

Per giungere all’astronomica cifra accumulata dal campione olimpico, dal campione mondiale sia indoor che outdoor e dal primatista mondiale (lo Slam di Ashton comprende tutte queste etichette pregiate), ci siamo affidati a un criterio molto semplice: abbiamo preso in esame i record personali assoluti, senza distinguere se siano stati ottenuti con o senza un tetto sopra il terreno di gara e in ciò allineandoci con la Iaaf, che riconosce ormai la parità di condizioni. Nel suo caso, due suoi limiti al coperto (2,11 e 5,35) sono lievemente migliori di quelli all’aperto.
I 11.149 punti del totale derivano da 10”21 (1135), 8,23 (1188), 15,40 (847), 2,11 (1011), 45”64 (1136), 13”35 (1187), 47,36 (829), 5,35 (1089), 66,64 (905), 4’14”43 (693) e, in appendice al classico succedersi delle prove del decathlon, 50”01 che gli è valso un eccellente raccolto di 1129.

E’ interessante osservare che nelle due accoppiate delle sue specialità di parata (110 e lungo, 400 e 110hs), Eaton raggiunga lo stesso totale: 2323. Raddoppiare significa toccare i 4646 in quattro gare. Ogni altro commento è supefluo. A questo punto alla famiglia Eaton, la più multipla che ci sia, manca solo un titolo importante di parte muliebre, Brianne Theisen, moglie con un aspetto che la avvicina a una giovane Chris Evert, seconda sia a Mosca che a Sopot, ha l’opportunità di colmare la lacuna: tra fine luglio e i primi di agosto il rinnovato Hampden Park di Glasgow, un tempo catino da 130.000 spettatori, ospita i Giochi del Commowealth. E Brianne, originaria del canadese Saskatchewan, ha tutti i tioli per partecipare e per vincere.

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