E' mancata Anna Maria Carli



Il Presidente Regionale Matteo de Sensi la ricorda così: "Ciao Anna Maria, da circa 15 anni ci sentivamo per mille motivi, tutti legati al nostro sport; ogni incontro si trasformava da un semplice confronto in un momento di gioia, di confidenza e ci potevamo anche permettere di scherzare, tanto che ci lasciavamo sempre sorridendo. Ho ricordi di momenti bellissimi passati insieme a Te e mi ha sempre colpito il grande amore che nutrivi per l'atletica: era una parte della Tua vita e lo si vedeva per come sorridevi quando eri in Fidal o quando eri ad assistere a qualche gara. Mi mancherai molto e spero di mettere una parte del tuo entusiasmo al servizio del nostro sport. Ciao e Grazie

L'Atletica Italiana piange la scomparsa di una grandissima dirigente che aveva fatto dell'atletica leggera un punto di partenza. Vice Presidente della sezione atletica del Cus Bologna, il lavoro al fianco di Rossano Lelli all'interno del Comitato Regionale Fidal, poi l'incarico più alto e di prestigio, il giusto riconoscimento alla sua passione e alle sue capacità: vice presidente nazionale della Federazione Italiana di Atletica Leggera. Anna Maria Carli (originaria di Bozzolo, nel mantovano, dov'era nata il 21 giugno 1937, ma ormai bolognese d'adozione) era una combattente nata e le sue "ragazze"- come amava chiamare la squadra femminile di atletica leggera - avevano ereditato e assorbito questa sua caratteristica. Non c'era competizione, piccola o grande, dove il gruppo non desse il 110 per cento delle sue possibilità. perché Anna Maria era così: non la smontavano gli infortuni delle ragazze, le eventuali gare "buche". Il gruppo sopra tutto. E con questo gruppo, costruito con entusiasmo, Anna Maria ha scritto alcune delle pagine più belle dell'Atletica del Cus Bologna. Conquistando titoli italiani individuali, raggiungendo spesso e volentieri, l'apice di questa disciplina anche nelle competizioni a squadre. Contro i gruppi, diceva Lei, che hanno molti più soldi e fondi di noi. Anna Maria ci metteva il cuore, ci metteva le idee. Ci metteva sempre e comunque la sua faccia perché non si tirava mai indietro, perché coraggio e determinazione facevano parte del suo modo di essere e di interpretare la vita come se  fosse una gara di atletica, nella quale si può vincere e si può perdere. ma dove conta soprattutto esserci, dopo essersi allenati per raggiungere un determinato obiettivo. E Anna Maria, spesso e volentieri, conquistava i traguardi che si era prefissati, alla guida delle sue ragazze e del suo splendido mondo chiamato atletica leggera. In questo momento tutta l'atletica si stringe attorno alle figlie di Anna Maria, Patrizia e Paola e ai nipoti Gianmarco, Silvia, Costanza e Simona. L'ultimo saluto ad Anna Maria domani (17 febbraio 2015) alle 11 nella chiesa di Sant'Egidio, in via San Donato 38 Bologna.

(Ufficio Stampa Cus Bologna)        

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