Düsseldorf: brillano Ortega e Kszczot

01 Febbraio 2017

Lo spagnolo vince i 60hs in 7.51. Gli 800 del duo polacco Kszczot-Jozwik. Morris 4,72 nell'asta. Maslak record europeo stagionale sui 400. Collins battuto. Rojas infortunata.

di Marco Buccellato

Nella seconda tappa del World Indoor Tour IAAF 2017 a Düsseldorf, la prima sul suolo europeo dopo l'esordio americano del circuito a Boston, quattro record mondiali stagionali e un record del meeting hanno contribuito a offrire un buon bilancio tecnico. I migliori risultati sono arrivati dai 60hs maschili con vittoria al fotofinish dell'argento olimpico Orlando Ortega sul francese Dimitri Bascou (7.51 per entrambi) e dalle gare di mezzofondo, dove hanno brillato le stelle polacche Adam Kszczot e Joanna Jozwik e il keniano Elijah Manangoi. Record del meeting per l'altro argento di Rio Sandi Morris nel salto con l'asta (4,72) e eccellente prova di Pavel Maslak sui 400 (46.00). Sconfitte di Kim Collins e Christina Schwanitz. Infortunio della venezuelana Rojas nel triplo femminile.

ORTEGA NON PERDONA - Quasi a fine meeting, finali a ripetizione sulla distanza dei 60 metri, con ostacoli e senza. E' qui che arriva la gemma della serata tedesca, autori due terzi del podio olimpico dei 110hs di Rio, il cubano naturalizzato spagnolo Orlando Ortega e lo sfortunato francese Bascou, k.o. dopo l'arrivo ma capace di tirare il collo all'avversario. Crono di 7.51 per entrambi, due centesimi meglio del limite mondiale 2017 ottenuto in batteria dall'altro francese Pascal-Martinot-Lagarde, spentosi in finale in 7.62, quarto, preceduto anche dal connazionale Darien (7.53). Nella gara femminile la spunta la tedescona Cindy Roleder in 7.95, stesso tempo della bielorussa Alina Talay, superata sul traguardo dall'argento mondiale di Pechino 2015 nei 100 ostacoli. Peccato l'errore tecnico di Christina Manning. La statunitense ha urtato il primo ostacolo compromettendo la finale dopo l'eccellente 7.92 della batteria, terzo crono mondiale stagionale. Solo quarta la stella USA Nelvis (8.05).



SPRINT-SORPRESA, PEREZ E POVH - Dalla corsia esterna la potente sagoma di Yuniel Perez è piombata sul traguardo beffando il 40enne Kim Collins. Ottimo il riscontro del cubano che si allena in Spagna, 6.56, eguagliato da Collins in un arrivo serratissimo con il giamaicano Clarke terzo in 6.57 e il ghanese Safo-Antwi in 6.58. Delusione Dasaolu: batteria in scioltezza in 6.65, finale a corsa contratta in 6.63. Tra le donne l'ha spuntata l'ottima partente Olesya Povh, che da il meglio di sé nei salotti indoor, in un finish convulso quanto quello maschile. 7.16 per l'ucraina, 7.17 per la favorita Barbara Pierre, oro mondiale a Portland, 7.18 della britannica Philip e 7.19 della 20enne tedesca Gina Lückenkemper, bronzo europeo a Amsterdam, dopo l'arrivo la più felice e incredula di tutte con due personal best (7.21 in batteria) in un'ora e mezza.

POLONIA DOPPIO SIGILLO - Eccellenti prestazioni sui quattro giri dell'anello di Düsseldorf di matrice polacca. Adam Kszczot e Joanna Jozwik hanno rispettato il pronostico combinato degli 800 vincendo le rispettive gare in 1:46.17 e 2:00.92, con autorità indicussa Kszczot (dopo un ottimo lavoro del pacemaker olandese Som) e grande personalità la più giovane Jozwik. Solo quarto il bosniaco Amel Tuka, mai in lizza per la vittoria, preceduto anche dal keniano Nicholas Kipkoech e dallo statunitense Sowinski. La Jozwik ha preso il largo negli ultimi 200 metri. Per il secondo posto la svizzera Buchel l'ha spuntata sulla islandese Hinriksdottir, ancora al comando alla campana. Quarta la campionessa mondiale di Pechino Arzamasova in 2:03.10. L'ultimo record mondiale stagionale è opera di Elijah Manangoi, delfino prediletto di Asbel Kiprop, che ha vinto i 1500 metri con un ottimo ultimo giro in 3:37.62 sul connazionale Birgen, contratto al momento decisivo (3:37.81).

Tris keniano completato dal terzo posto di Silas Kiplagat in 3:40.74.

MORRIS-RECORD, ROJAS K.O. - Storie opposte nella serata tedesca di due atlete che la scorsa stagione hanno vinto quattro medaglie globali, due a testa: tre argenti tra Rio e Portland, con l'acuto d'oro della Rojas nel triplo ai Mondiali indoor. La venezuelana, reduce dal 14,79 di Madrid, si è stirata il bicipite femorale destro dopo l'hop del secondo turno (nullo il primo), chiudendo probabilmente anzitempo l'inverno. Successo della campionessa d'Europa Patricia Mamona con 14,11. Per la Morris una gara costellata di errori tecnici iniziali e rimessa in carreggiata sulle quote più alte. Il 4,72 le vale il primato del meeting. Non indimenticabili le prove al 4,82 del nuovo mondiale stagionale, fallite nettamente.

MASLAK VINCE E CONVINCE - Nelle altre gare del programma ha impressionato ancora il ceco Pavel Maslak, due volte iridato indoor, all'esordio sui 400 dopo altre ottime uscite dai 200 ai 500 metri. Il 46.00 finale (miglior tempo europeo dell'anno e seconda prestazione mondiale) gli va stretto per la non irresistibile concorrenza trovata nella sua serie. Nell'altra, il grenadino Taplin ha ben figurato in 46.25. Peccato per la sfida mancata. Ultimi sigilli dal keniano Hillary Ngetich sui 3000 metri vinti in 7:44.73 e per l'esordio non positivo dell'oro di Pechino Christina Schwanitz, beffata davanti al suo pubblico di quattro centimetri (18,13 all'ultimo lancio) dall'ungherese Anita Marton (18,17), atleta dal recente trend più efficace della tedesca: argento a Portland e a Amsterdam e bronzo a Rio.

Il terzo appuntamento del World Indoor Tour IAAF è previsto per sabato 4 febbraio a Karlsruhe. Ricordiamo gli altri step del circuito: venerdì 10 febbraio a Torun (Polonia), sabato 18 febbraio a Birmingham. Ai vincitori di ogni classifica del World Indoor Tour 2017 sarà garantita una wild card per la disputa dei campionati mondiali indoor del 2018 in programma a Birmingham.

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