Duplantis-Kendricks sulla luna: 6,07 e 6,02

02 Settembre 2020

Magnifico duello in Diamond League a Losanna: miglior misura mondiale 2020 all’aperto per lo svedese, e nessuno aveva mai perso nell’asta con 6,02. Stecchi allo stagionale outdoor (5,52)

Primato stagionale all’aperto per Claudio Stecchi a Losanna, nella Wanda Diamond League 2020. Nella serata del magnifico duello tra Armand Duplantis (6,07 migliore prestazione mondiale 2020 outdoor) e Sam Kendricks (6,02), misura, quest’ultima, mai saltata nella storia da uno “sconfitto”. L’astista fiorentino delle Fiamme Gialle sale a 5,52, due centimetri in più di quanto firmato nella precedente prova di Diamond League alla quale aveva partecipato il 14 agosto a Montecarlo. È nono e mancano ancora le misure dell’inverno (tre “x” stasera a 5,72), e più in generale non si vedono ancora le prestazioni che rispecchierebbero il reale valore di Stecchi, ma il finalista mondiale potrà riprovarci tra due giorni a Bruxelles, di nuovo nel circuito dei diamanti, nella serata di venerdì. Si gareggia nel centro cittadino di Losanna, per un’edizione-mini dell’Athletissima che quest’anno trasloca a Place de l’Europe dal fascinoso stadio olimpico de La Pontaise. Una ventina di gradi nel tardo pomeriggio svizzero, con il calore del pubblico a ridosso delle pedane per una prova maschile e femminile con salti alternati. Reduce dai tre nulli a 5,25 agli Assoluti di Padova, il saltatore allenato dal primatista italiano Beppe Gibilisco rinuncia a 5,32 ed entra in gara proprio a 5,52, sbagliando piuttosto nettamente il primo tentativo e poi ritrovando dinamismo nel secondo. Decide quindi di “passare” quota 5,62 e di presentarsi direttamente al 5,72 che lo avrebbe avvicinato allo stagionale indoor (5,73 a Bordeaux) ma abbatte l’asticella nel primo, non imbuca neanche nel secondo e piazza un buon terzo tentativo ma senza successo.

IN ORBITA - Alla stessa quota di 5,72, non superata, lasciano la competizione anche gli statunitensi Cole Walsh e Christopher Nilsen, il francese Thibaut Collet (cresciuto a 5,62) e l’ex iridato polacco Pawel Wojciechowski. Con 5,72 all’attivo salutano il francese ex recordman Renaud Lavillenie e il brasiliano campione olimpico Thiago Braz e può scattare la sfida tra i migliori due. E soprattutto lo spettacolo del primatista del mondo Armand Duplantis: oceanici il 5,82 e il 5,87 dello svedese, ampio anche il 5,92, e nel frattempo non perde un colpo il campione iridato Sam Kendricks che ribatte a ogni affondo. Lo statunitense si porta dietro una macchia a 5,62 ma passa a comandare con il 5,97 al primo tentativo, lo svedese lo imita e ribalta lo scenario, quindi si sbarca sul pianeta dei sei metri, sulle ali di un testa a testa mai così appassionante. L’eternamente allegro Kendricks vola a 6,02 di giustezza, Duplantis pareggia il 6,02 con margine. E c’è già da sfogliare le statistiche: nessuno aveva mai perso una gara nella storia dell’asta saltando 6,02 (al massimo 6,00).

6,15 - Si va avanti: “Mondo” Duplantis decolla al 6,07 della migliore prestazione mondiale 2020, due centimetri in più del personale all’aperto, misura con cui aveva trionfato agli Europei di Berlino. Dal canto suo, l’oro mondiale di Londra e di Doha Kendricks è sfinito e fallisce il primato statunitense. Ormai quasi al buio, senza illuminazione sufficiente, Duplantis prova soltanto uno dei tentativi al 6,15 con cui supererebbe Sergey Bubka e il suo 6,14 all’aperto. Non va. Ma resta comunque una giornata magica, scintillante, e il salto del ventenne fuoriclasse (recordman con 6,18 indoor in febbraio) è il migliore all’aria aperta dall’allora primato di Bubka del 1994 a Sestriere. L’azzurro Stecchi se l’è goduto da due passi, come spettatore d’eccezione, ma con un pizzico d’amarezza: “Ho evitato di saltare a 5,62 perché mi sentivo bene dopo il 5,52 e quella misura non mi avrebbe cambiato la vita - spiega -. Quindi non ne sentivo la necessità e ho preferito provare il 5,72. Nel secondo tentativo sono andato dritto perché si è alzato il vento in faccia, un ‘liscio’ che mi ha un po’ destabilizzato. Peccato perché la pedana e le condizioni erano perfette”. Nel match femminile, senza le super-big, si prende la vittoria un’altra svedese: 4,72 per Angelica Bengtsson alla terza prova, poi non vanno a buon fine i tre tentativi al record nazionale di 4,84. Battuta la britannica Holly Bradshaw (4,64).

naz.orl.

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