Dubai: grande Gebre, europee ritirate



Haile Gebrselassie, pur mancando il suo record mondiale, non ha tradito le attese dominando la Dubai Marathon diventata una lunga sfida contro il cronometro. Nella gara disputata quando in Italia era notte fonda, il corridore etiope è stato protagonista di una prova sensazionale, transitando già al 10. km con un vantaggio di 45 secondi sulla tabella record, vantaggio salito a 61 secondi a metà gara (passaggio in 1h01:27). Dal 30. km anche l’ultima lepre, il kenyano Abel Kirui, ha mollato e Gebre si è trovato a correre in assoluta solitudine contro il tempo, andato lentamente ma inesorabilmente a condannare il suo tentativo: già prima del 40. km il passaggio era superiore alla tabella e alla fine l’etiope ha chiuso in 2h04:53, 27 secondi sopra il primato. Tempo che comunque gli vale la seconda prestazione di sempre e che gli garantisce 250 mila dollari, il più alto premio mai conseguito (in caso di record però avrebbe intascato un milione…). Alle sue spalle i kenyani Isaac Macharia in 2h07:16 e Sammy Korir in 2h08:01. Nella prova femminile c’era grande attesa per la prestazione di Ornella Ferrara, ma a dispetto di ideali condizioni climatiche, con temperatura di 11 gradi e leggera brezza a favore, l’atleta lombarda ha dovuto alzare anzitempo bandiera bianca, come d’altronde hanno fatto anche le altre principali atlete europee come la campionessa mondiale di mezza maratona Lornah Kiplagat (Ned) e Olivera Jevtic (Srb). D'altronde la Ferrara aveva già sottolineato come la prova in Dubai era solo una tappa di passaggio verso il vero obiettivo primaverile, identificato presumibilmente con la Maratona della Città di Roma dove andare all'attacco del muro dele 2h30. Alla fine tripletta etiope con Berhane Adere vincitrice in 2h22:42 (anche per lei 250 mila dollari) davanti a Bezunesh Bekele (2h23:09 al debutto) e la campionessa uscente Askale Tafa Magarsa in 2h23:23. g.g. Nella foto: l’arrivo di Gebrselassie a Dubai (foto www.iaaf.org)


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