Doppiette d'oro per Russia e Stati Uniti



Viene dalla Legnante l’unico sorriso azzurro della terzultima serata dei Mondiali, in una giornata comunque felice per l’atletica italiana grazie all’impresa maturata nel primo pomeriggio da Alex Schwazer, bronzo nella 50 km di marcia. Ma di questo si è già parlato. La Legnante stacca il biglietto per la finale del getto del peso grazie a un lancio di 18,06: "Non è stata una grande prestazione la mia, me ne rendo conto, mi sentivo le gambe pesanti. Speriamo che in finale mi senta meglio". Un’impresa non riuscita invece alle altre due italiane impegnate in qualificazione, la Rosa fermatasi a 17,32 e la Checchi a 16,67. Ma con loro escono anche altre pesiste importanti, come le russe Ivanova e Chibisova e la tedesca Lambert, protagonista degli ultimi Europei Under 23. Nei 1500 femminili Eleonora Berlanda si è giocata le sue carte, chiudendo ottava nella sua serie in 4:14.54, tempo non sufficiente per essere ripescata: l’andatura lenta per una soluzione tattica non l’ha favorita: “Ho provato a stare davanti, transitando anche in testa agli 800. Avrei preferito una gara più veloce per sfruttare l’occasione e avvicinare il mio personale”. Fra le due staffette veloci impegnate in qualificazione, meglio è andata quella femminile, che ha chiuso nella sua serie in 44.03 con la formazione Sordelli-Calì-Grillo-Salvagno, un risultato non sufficiente per entrare in finale ma valido se non altro perché costituisce una delle migliori prestazioni azzurre senza la Levorato. Fuori per squalifica anche la squadra maschile Verdecchia-Collio-Donati-Howe: il quartetto aveva chiuso in 38.68, miglior tempo del 2005 ma comunque insufficiente per passare il turno. Curioso il fatto che la squadra sia stata squalificata per il cambio errato fra Verdecchia e Collio, compagni di allenamento, proprio quel cambio che, a Firenze, aveva proiettato la squadra verso un ottimo secondo posto. Eliminata a sorpresa anche la formazione statunitense per cambio sbagliato fra Scales e Scott. Gatlin perde così la possibilità di conquistare il suo terzo oro. Nella finale del martello femminile Clarissa Claretti ha chiuso al nono posto con 64,76, mancando l’accesso ai tre lanci di finale: “Ero convinta di avere lanciato bene, con le misure che ho nelle braccia potevo fare molto meglio” è stato il suo deluso commento. La gara è stata appassionante: basti pensare che la francese Montebrun, trovatasi a un certo punto in testa alla classifica, in cinque minuti è retrocessa al quarto posto. Il titolo è andato alla russa Kuzenkova, con una bordata di 75,10, davanti alla cubana Moreno con 73,08 e alla connazionale e primatista mondiale Lysenko con 72,46. E’ stata la grande giornata della Russia. Dopo la doppietta colta nella marcia e insieme alle due medaglie vinte nel martello, è arrivata la scontata vittoria, condita dall’altrettanto scontato record mondiale, della Isinbayeva nel salto con l’asta. La supercampionessa ha valicato al secondo tentativo la misura di 5,01, cogliendo così il suo diciottesimo primato mondiale fra indoor e all’aperto. La seconda, la polacca Pyrek, non è andata al di là dei 4,60. Bronzo alla ceka Hamackova con 4,50. Nelle altre finali gli americani hanno conquistato le loro “solite” due medaglie d’oro: la prima nei 200 femminili, dove Allison Felix ha imitato il suo “grande amico” Gatlin aggiudicandosi la gara in 22.16, davanti alla connazionale Boone Smith che in 22.31 ha battuto al fotofinish la francese Arron, al secondo bronzo iridato in Finlandia. L’altro titolo è arrivato da Wariner nei 400, primo nel fantastico tempo di 43.93. L’olimpionico ha preceduto l’altro americano Rock e il canadese Tyler. La grande sfida dei 110hs ha premiato il francese Doucouré, confermatosi il più pulito nel valicamento degli ostacoli. 13.07 il tempo del transalpino (ben cinque le medaglie della Francia a questi Mondiali, e il bottino potrebbe non essere completo), un centesimo meglio del cinese Liu Xiang e tre dell’americano Allen Johnson. La specialità degli ostacoli alti ha espresso le sue gerarchie. Domani è la grande giornata della maratona maschile, ossia di Stefano Baldini che punta a rimanere sul trono mondiale a un anno di distanza dalla vittoria olimpica. Con lui saranno in gara Di Cecco, Pertile, Andriani e Bourifa, un quintetto qualificato che punta alla Coppa del Mondo. Il via alle 14,20. Nel programma pomeridiano sei le finali: oltre a quella del peso femminile con la Legnante, si assegneranno i titoli del lungo maschile, dei 5000 metri e dei 400 ostacoli femminili, oltre alle due staffette veloci. Inoltre il quartetto maschile del miglio cercherà una difficile qualificazione per la finale. Gabriele Gentili Nella foto: Clarissa Claretti, nona nella finale del martello femminile (foto Omega/Fidal) File allegati:
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