Doppietta etiope alla Cinque Mulini

28 Marzo 2021

Cross: a San Vittore Olona (Milano) nell’89esima edizione vince Melak in volata sul keniano Bett. Tra le donne Gemechu fa il bis dopo il Campaccio. Settimo Chiappinelli, ritirato Faniel, al femminile nona Lonedo

Trionfa l’Etiopia con un doppio successo nell’edizione numero 89 della Cinque Mulini, la classica campestre internazionale di San Vittore Olona (Milano). Al maschile Nibret Melak, secondo nello scorso weekend al Campaccio, si impone al termine di un’appassionante volata sul keniano Leonard Bett, vincitore nella passata stagione, e sull’altro etiope Muktar Edris, due volte oro mondiale dei 5000 metri su pista. Nella prova di 10,2 chilometri il vicecampione tricolore Yohanes Chiappinelli (Carabinieri) chiude settimo e precede Marouan Razine (Esercito), ottavo, invece poco oltre metà gara si ferma Eyob Faniel (Fiamme Oro): giornata no per il primatista italiano della maratona e della mezza, però nessun problema particolare. Anche nei 6,2 km delle donne è una sfida combattuta, ma si ripete Tsehay Gemechu che come una settimana fa riesce ad allungare nel tratto conclusivo e stacca la coriacea keniana Beatrice Chebet, poi terza Sheila Chelangat (Kenya) in una domenica dal clima primaverile e su terreno asciutto, nella seconda tappa del circuito World Athletics Cross Country Permit. Sul suggestivo percorso che attraversa il mulino Meraviglia, stavolta con partenza e arrivo nella zona del “vallo” anziché allo stadio, la migliore delle italiane è Rebecca Lonedo (Atl. Vicentina). Nono posto per la 24enne che era stata terza alla rassegna nazionale e come in quell’occasione finisce davanti alla ventenne piemontese Giovanna Selva (Sport Project Vco), decima, nella storica manifestazione organizzata dall’Us San Vittore Olona 1906 e sotto gli occhi del presidente FIDAL Stefano Mei.

UOMINI - Quattro atleti nell’arco di due secondi. La corsa per la vittoria si risolve in favore del 21enne Nibret Melak con l’attacco prima del tornante in discesa che porta al traguardo. Una settimana dopo la piazza d’onore a San Giorgio su Legnano, l’etiope è il padrone della gara in 28:57. Nel finale si riporta sotto Leonard Bett, però non abbastanza e così il keniano, leader della scorsa edizione sui prati di San Vittore Olona, esce sconfitto con 28:58 dopo aver cercato di prendere l’iniziativa nell’ultimo dei cinque giri. Ritorna in parità il computo dei successi tra Etiopia e Kenya: 16 per parte. Anche l’etiope Muktar Edris aveva già vinto alla Cinque Mulini, nel 2013 e nel 2015, ma è terzo in 28:59 con lo stesso crono del quarto classificato: l’ugandese Oscar Chelimo (Athletic Club 96 Alperia), che si era affacciato in testa nella fase centrale, seguito dai connazionali Hosea Kiplangat (29:02) e Samuel Kibet (29:26). In chiave azzurra Eyob Faniel (Fiamme Oro), brillante quarto al Campaccio, esce di scena prima di concludere il terzo giro quando si era attardato di qualche metro da Yohanes Chiappinelli (Carabinieri) che è settimo con 30:03 e completa il ciclo di tre gare consecutive nel cross, in preparazione alla stagione su pista.

Nella top ten anche Marouan Razine (Esercito, ottavo in 30:10), Italo Quazzola (Atl. Casone Noceto, nono con 30:17) e Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche Leffe, decimo in 30:27), undicesimo Sebastiano Parolini (Ga Vertovese, 30:41).

DONNE - Partenza veloce al femminile, con un quartetto di africane a tirare il gruppo. Nel secondo dei tre giri inizia il forcing della 22enne etiope Tsehay Gemechu, quarta ai Mondiali di Doha nei 5000 metri, che rimane al comando insieme alla keniana campionessa del mondo under 20 di cross Beatrice Chebet, mentre si staccano Sheila Chelangat (Kenya) e Alemitu Tariku (Etiopia), argento iridato juniores. Fin dall’inizio la capofila italiana è Rebecca Lonedo, a lungo settima, prima di perdere un paio di posizioni nell’ultima parte di gara. Davanti si accende il duello per il successo: Chebet prova a scrollarsi di dosso Gemechu, che però resiste e nel tratto finale mette a segno l’azione vincente per chiudere con tre secondi di vantaggio (18:53 contro 18:56). L’etiope Gemechu è la quarta atleta a firmare l’accoppiata Campaccio-Cinque Mulini nella stessa stagione dopo la norvegese Grete Waitz (1982), Nadia Dandolo (1990) e l’ungherese Aniko Kalovics (2009). Quasi mezzo minuto il distacco per Chelangat (19:22), quindi Tariku (19:31). Più lontane le altre africane: la burundese Francine Niyomukunzi (Atl. Castello, 20:11), la ruandese Clementine Mukandanga (Atl. Virtus Lucca, 20:21), l’etiope Addisalem Belay Tegegn (Atl. Saluzzo, 20:32) e Adeline Musabyeyezu (Atl. Dolomiti Belluno, 20:32) ancora per il Ruanda. Poi c’è Rebecca Lonedo (Atl. Vicentina) che difende la nona piazza in 20:48 dal rientro della piemontese Giovanna Selva (Sport Project Vco), decima in 20:53 sulla tricolore del cross corto Nicole Reina (Cus Pro Patria Milano, 21:00), invece si ritira la maratoneta azzurra Giovanna Epis (Carabinieri). Prima delle under 20 l’altoatesina Katja Pattis (Suedtirol Team Club), 19esima in 22:08 superando la tricolore di categoria Ilaria Bruno (Atl. Brugnera Friulintagli, 22:12).

GIOVANI - Nella gara juniores (8,2 km) emerge Konjoneh Maggi (Atl. Lecco Colombo Costruzioni, 25:49) che va in fuga e poi conserva un paio di secondi di margine sul piemontese Elia Mattio (Pod. Valle Varaita). Tra gli under 18 sulla distanza dei 4,2 km si affermano i due campioni italiani in carica: Francesco Ropelato (Us Quercia Trentingrana, 12:51) per la rivincita del Campaccio nei confronti di Stefano Benzoni (Pool Atl. Alta Valseriana, 12:54) e l’altoatesina Anna Hofer (Sportclub Merano) davanti alla compagna di club e figlia d’arte Lisa Leuprecht (14:42).

l.c.

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