Donetsk, tre sorrisi azzurri

11 Luglio 2013

Chiappinelli e Crippa in finale nei 3000 e nei 1500, Elena Bellò autoritaria nelle batterie degli 800: nuovi personali per tutti.

di Raul Leoni 

Tre sorrisi azzurri nella mattinata di Donetsk: prima il senese Yohannes Chiappinelli – il più giovane della spedizione azzurra in campo maschile (in assoluto la baby è Silvia Salera) – conquista la finale dei 3000 metri in programma domenica. Quindi la vicentina di Villaverla Elena Bellò (anche lei allieva al primo anno) si fa spazio col piglio della veterana delle batterie degli 800m (nuovo personale a 2:10.00) e sarà in pista domani pomeriggio nelle semifinali. Infine il lampo del trentino Yemaneberhan Crippa (di origini etiopiche come Chiappinelli) che strappa il miglior tempo di ripescaggio nei 1500m scendendo a 3:50.58 (ottavo allievo di sempre): ci sarà anche un azzurro nella finale di domenica pomeriggio.

TV – Una sintesi delle gare della seconda giornata dai Mondiali U18 di Donetsk sarà trasmessa da Rai Sport 1 a partire dalle ore 23.30. 

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LE GARE DELLA SECONDA GIORNATA (11 luglio, mattina)

Alto (Octathlon): Gli instancabili delle prove multiple sono gli ultimi a lasciare lo stadio stamattina: per i due azzurri l’alto rappresenta un passaggio abbastanza favorevole, visti i personali di partenza. Entrambi restano un po’ al di sotto del loro PB, ma arrivano ugualmente a cimentarsi sulle quote di riferimento: Fassina, che ha 1.97, fa 1.96 e poi si arrende a 1.99, mentre Carioti (1.95 PB) supera 1.90 e chiude con tre errori a 1.93. Si prosegue con i traguardi già fissati in vista delle ultime due prove nel pomeriggio.

Asta F (qual): La norma di qualificazione è fissata a quota 3.90 e i numeri dicono che bisognerebbe salire almeno fino a 3.85: Francesca Semeraro accarezza il personale eguagliato (recentissimo 3.75), poi si deve arrendere e chiude con 3.65. Per l’ex ginnasta tarantina, che ha compiuto i 16 anni da poche settimane e da cadetta ha vinto tutto, si tratta soprattutto di far tesoro della preziosa esperienza: anche perché, come detto, il livello tecnico complessivo di questa edizione aveva una caratura superiore.

400hs (semifinali): Il programma della mattinata in pista si chiude con le tre semifinali dei 400hs, presente anche la sorprendente bassanese Rebecca Sartori: per l’azzurra ieri è arrivato un progresso memorabile (1:01.05, oltre un secondo e mezzo di miglioramento). Qui si tratta di correre sotto al minuto per avere almeno la speranza di un ripescaggio in vista della finale: l’azzurra rischia di andare fuori giri perché ha davanti la favoritissima Jana Reissova, ma il finale è un thriller alta tensione, con la bionda ceca che abbatte rovinosamente la penultima barriera e saluta i sogni di gloria. Incredibile. Per Rebecca un sesto posto, perché la magia dell’esordio non era evidentemente destinata a continuare.  

1500m M (batterie): Il mezzofondo riparte dalla brillante qualificazione di Elena Bellò alle semifinali degli 800m e propone due ragazzi di buon talento per le batterie dei 1500m: un pizzico di curiosità, perché in realtà le potenzialità di Yemaneberhan Crippa e di Yassin Bouih – un trentino di origini etiopiche ed un emiliano di famiglia marocchina – sono tutte da sondare. In totale i partenti sono 37, divisi in tre batterie (passano 3+3): Yassin nella seconda, “Yemane” nell’ultima, mentre un paio di kenyani con accrediti da meno 3’40” fissano i limiti stagionali della distanza. Nella prima passeggiano e quindi sembra esserci spazio almeno per provarci: infatti nella batteria successiva i ritmi sono piuttosto vivaci e Bouih è abbastanza reattivo fino alla campana. Poi soffre sempre di più i cambi di velocità dei leader e solo nell’ultimo tratto gli mancano veramente le gambe al ragazzo reggiano, interprete comunque di un debutto apprezzabile. E poi il lampo di Crippa, capigliatura di un biondo abbastanza improbabile per il ragazzo nato nel Nord-Est dell’Etiopia e adottato da bambino a Montagne: condotta di gara impeccabile, volata piazzata al momento giusto e il nuovo personale a 3:50.58, questa la ricetta per arrivare alla finale di in programma domenica 14 luglio. Dopo l’exploit di Lille, dove furono presenti due azzurri nell’atto decisivo dei 1500m, ancora un traguardo importante per il nostro mezzofondo giovanile.

800m F (batterie): Il compito delle due azzurre non è ovviamente agevole, ma la bella qualificazione ottenuta ieri da Jacopo Peron invita ad un prudente ottimismo. Si parte con quattro batterie e 30 ragazze al via, promozione 3+4: il personaggio da vetrina è ovviamente l’islandese Anita Hinriksdottir, corsa decisamente sgraziata eppure efficaissima. Subito in pista Eleonora Vandi, alla campana il passaggio sarebbe anche buono per lei, 64.05, ma poi la pista diventa in salita e la pesarese finisce quasi al passo. Dopo i guai dell’ultima stagione, “Ele” deve probabilmente ritrovare la condizione ed anche il piacere di correre senza pensare ai problemi fisici. E invece è la debuttante Elena Bellò che riesce a correre come un’autentica veterana: tiene la corda per tutto il tempo necessario, rintuzza gli attacchi senza mollare un centimetro e alla fine conquista la semifinale. La “cucciola” azzurra è tutta un sorriso – purtroppo poco più in là ci sono pure le lacrime della collega Vandi – e già vorrebbe pensare alla semifinale di domani: “Vabbè – si arrende di fronte ai consigli della “chaperon” Gabriella Dorio – Allora adesso sparisco e faccio come se non fosse successo nulla: comunque sto benissimo, appena un po’ di timore quando mi sono trovata chiusa sul rettilineo di fronte, ma le gambe andavano una bellezza”. Sorridiamo anche noi.  

110hs M (batterie): Corsie piene nelle sei batterie del programma, con 48 che vanno sui blocchi (nella penultima c’è lo statunitense Marlon Humphrey, che prosegue nel suo tentativo di doppietta dopo i 400hs di ieri col miglior tempo di giornata, 13.42): passano 3+6, c’è da fare i conti con il solito vento contrario e a tratti variabile. Tra gli azzurri, il romagnolo Pier Francesco Battistini, penultimo tempo di accredito, denuncia pure qualche acciacco muscolare: ci saranno giorni migliori. Prima di arrivare al reatino Leonardo Bizzoni, che ha sicuramente qualche ambizione in più del compagno di specialità, c’è tempo per vedere all’opera il giamaicano Jaheel Hyde che entra di prepotenza nel novero dei pretendenti al podio scendendo da 13.72 a 13.47 con una prestazione anche tecnicamente impeccabile. Quanto a “Bizzo”, fino al sesto ostacolo procede bene in assetto, fors’anche destinato al terzo posto oppure al quarto con un tempo da ripescaggio: poi incoccia la barriera, perde il ritmo e finisce come può. Peccato.    

Peso F (qual): Gara affollatissima, sulle due pedane si presentano in 56. Un sorriso per la prestazione di Marta Baruffini, perché la parmigiana di Felino incrementa il suo precedente personale da 13.85 a 14.21: ovviamente non c’erano speranze concrete di qualificazione – per passare in finale occorreva un 15.72 – ma era questo lo spirito giusto per mettere a frutto la trasferta. Un po’ sottotono la romana Claudia Bertoletti: il primo lancio le scappa, il secondo e decisamente corto, il terzo accettabile.

110hs (Octathlon): Prosegue senza esitazioni la marcia di Andrea Carioti verso il primato italiano: un altro PB, nettamente riscritto anche nella prima prova della seconda giornata, da 15.29 a 14.92. Dal canto suo Simone Fassina resta in linea di galleggiamento, ma paga il forte vento contrario della sua serie e resta a tre decimi dal personale siglato a Chiari. Entrambi gli azzurri risalgono nella classifica, dove i primi sette hanno già superato i 4000 punti alla quinta fatica.

Martello M (qual): Ieri i tre nulli di Sebastiano Bianchetti nella finale del peso, oggi il medesimo “non risultato” da parte di Tiziano Di Blasio: potranno esserci mille giustificazioni, ma forse un momento di riflessione con questi ragazzi servirebbe. Per la cronaca, solo nel gruppo del giovanotto delle Fiamme Gialle Simoni in 11 superano i 70 metri: chiaro che sarebbe servita una super-prestazione per sperare in qualcosa di concreto.

3000m M (batterie): Al contrario di altre gare di mezzofondo, il line-up di 27 partecipanti – con 15 possibili candidati alla finale – offre varie soluzioni tattiche: il senese di origini etiopiche Yohannes Chiappinelli, nella prima, sceglie di adattarsi ai ritmi soporiferi del gruppo (3:02.93 al primo chilometro). E’ chiaro che si tratta di una posizione estremamente pericolosa, perché tende a concedere ogni vantaggio ai 14 concorrenti della seconda batteria, dalla quale possono teoricamente uscire 10 qualificati. Poi l’andatura si anima all’improvviso e l’azzurro resta sorpreso: vanno via in cinque, quelli sicuri della promozione, e “Yoghi” riesce almeno a cogliere quel sesto posto che potrebbe ancora aprirgli le porte della finale come primo ripescaggio provvisorio: ne esce anche il personale, 8:39.24, ma il tempo è alla portata di almeno dieci dei partecipanti alla seconda batteria e c’è solo da incrociare le dita nell’attesa. Alla fine Chiappinelli viene premiato col quarto ripescaggio, perché rischia tantissimo e tra i diretti avversari cadono diversi primati personali. Viene in mente che Samuele Dini, due anni fa a Lille, mancò la qualificazione pur essendo stato il migliore europeo con 8:23.35: vero è che il caldo di oggi poteva piegare le gambe a chiunque. La finale è in programma domenica, nel corso dell’ultima giornata.

GLI AZZURRI IN GARA NELLA SECONDA GIORNATA (risultati in aggiornamento)
(11 luglio, mattina – ora italiana)
3000m M (batterie): (6)b1 Yohannes Chiappinelli 8:39.24 PB (14° Q)
Martello M (qual): NC Tiziano Di Blasio NM (3 nulli)
110hs (Octathlon): (18) Andrea Carioti 14.92/-0.4 PB (3768), (22) Simone Fassina 15.05/-1.7 (3653)
Peso F (qual): Marta Baruffini 14.21 PB (32^ E), Claudia Bertoletti 13.71 (41^ E)
110hs (batterie): (5)b6 Leonardo Bizzoni 14.40 (-0.3) (34° E), (7)b3 Pier Francesco Battistini 14.84 (-1.5) (42° E)
800m F (batterie): (7)b1 Eleonora Vandi 2:15.11 (26^ E), (2)b3 Elena Bellò 2:10.00 PB (14^ Q)
1500m (batterie): (4)b3 Yemaneberhan Crippa 3:50.58 PB (4° Q), (9)b2 Yassin Bouih 4:02.12 (26° E)
Asta (qual): (18) Francesca Semeraro 3.65 (E)
400hs F (semifinali): (6)sf2 Rebecca Sartori 1:03.25 (19^ E)
Alto (Octathlon): (16) Andrea Carioti 1.90 (4482), (20) Simone Fassina 1.96 (4420)

(11 luglio, pomeriggio – ora italiana)
Ore 16.00/17.10 – Giavellotto (Octathlon): Andrea Carioti, Simone Fassina
Ore 16.10 – Alto M (qual A/B): Filippo Lari, Federico Ayres da Motta
Ore 16.25 – 400m (semifinali): Giuseppe Leonardi
Ore 16.50 – 100m F (semifinali): Annalisa Spadotto Scott, Julia Calliari
Ore 17.15 – 800m M (semifinali): Jacopo Peron
Ore 17.45 – 100m M (semifinali): Andrea Federici
Ore 18.05 – Lungo M (finale): Filippo Randazzo, Alessandro Li Veli
Ore 18.35 – Giavellotto F (finale): Ilaria Casarotto
Ore 18.40 – 400hs M (semifinali): Giuseppe Biondo, Matteo Beria
Ore 19.05 – 100m F (finale): ev Annalisa Spadotto Scott, Julia Calliari
Ore 19.15 – 1000m (Octathlon): Andrea Carioti, Simone Fassina
Ore 19.55 – 100m (finale): ev Andrea Federici

GLI AZZURRI IN GARA NELLA TERZA GIORNATA
(12 luglio, mattina – ora italiana)
Ore 8.30 – 100hs (eptathlon): Giulia Sportoletti, Lucia Quaglieri
Ore 8.30/9.45 – Martello F (qual A/B): Giulia Camporese, Noa Ndimurwanko
Ore 8.45 – Asta M (qual A/B): Luigi Colella, Daniele Zobbi
Ore 9.05 – 200m F (batterie): Micaela Moroni, Anna Schena
Ore 9.35 – Alto (eptathlon): Giulia Sportoletti, Lucia Quaglieri
Ore 10.00 – 2000st F (batterie): Nicole Reina
Ore 10.30 – 200m M (batterie): Gabriele Gargano, Michele Nabacino

(12 luglio, pomeriggio – ora italiana)
Ore 15.45 – Peso (eptathlon): Giulia Sportoletti, Lucia Quaglieri
Ore 16.00 – Triplo M (qual A/B): Tobia Bocchi, Simone Forte
Ore 16.30 – Alto F (finale): Erika Furlani
Ore 17.15 - 200m (eptathlon): Giulia Sportoletti, Lucia Quaglieri
Ore 17.45 – Triplo F (finale): Benedetta Cuneo
Ore 17.50 - 800m F (semifinali): Elena Bellò
Ore 18.50 – 400m M (finale): ev Giuseppe Leonardi

File allegati:
- Le pagine IAAF sulla manifestazione
- LOC website
- ORARIO/RISULTATI


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