Donetsk, promosse Cuneo e Casarotto

10 Luglio 2013

Promozione diretta alla finale della triplista, ripescata la vicentina. Passano in semifinale ostacolisti e velociste.

di Raul Leoni

Dopo le quattro qualificazioni in finale registrate in mattinata (Sebastiano Bianchetti nel peso in programma stasera – purtroppo tre nulli per il reatino - i lunghisti Alessandro Li Veli e Filippo Randazzo per domani pomeriggio ed Erika Furlani, nell’alto di venerdì pomeriggio), la sessione pomeridiana garantisce anche a Benedetta Cuneo un posto per il triplo di venerdì (un salto e via, 13.13/+0.5 per l’aretina, fresca capitana della squadra azzurra). Soffre, ma alla fine centra l’obiettivo la leader mondiale del giavellotto, Ilaria Casarotto: alla vicentina serve il ripescaggio con la decima misura delle qualificazioni (49.38), per quanto le gerarchie della finale restino apertissime. Il programma si apre con la bella prestazione di Rebecca Sartori, oltre un secondo e mezzo di miglioramento nei 400hs (1:01.05), promossa direttamente alla semifinale di domani. Nel giro di pista con barriere passano alle semifinali anche Matteo Beria (53.00 PB) e Giuseppe Biondo (con qualche sofferenza e un nervoso recupero nel finale, 53.26). Stesso brillante percorso si garantiscono sui 100m Annalisa Spadotto Scott (vittoriosa nella sua batteria) e la bolzanina Julia Calliari, 12.12 per entrambe controvento. In chiusura di giornata passa il turno sugli 800m Jacopo Peron, bravo a giocare tatticamente nell’ultima batteria. Nell'octathlon, a metà percorso, Andrea Carioti è in linea per migliorare il record italiano (18° con 2909 punti).

A questo LINK il racconto delle gare della mattina.

TV – Una sintesi delle gare della prima giornata dai Mondiali U18 di Donetsk sarà trasmessa da Rai Sport 1 a partire dalle ore 23.00. 

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LE GARE DELLA PRIMA GIORNATA (pomeriggio)

800m M (batterie): L’ultima fatica di giornata, per gli azzurri numeri 31 e 32 del menu odierno: parliamo di cinque batterie con 41 atleti nella lista di partenza (4+4 la formula del turno), i nostri sono due semiesordienti come Marco Lano e Jacopo Peron, assolutamente digiuni di un palcoscenico di questo tipo. Vero è che hanno condotto una stagione in grandissimo progresso, meritando in pieno la convocazione: ora bisogna imparare a correre la distanza in un contesto come questo. Allora, nella batteria di Lano partono in nove, il kenyano Alfred Kipketer fa 24.7 ai 200m e 52.6 alla campana: c’è solo da soffrire, stringendo i denti, cosa che il piemontese fa fino in fondo con un crono neanche disprezzabile (1:54.63, ma non basta per sperare). C’è un angolo d’Italia anche nella quarta batteria, visto che qui parte il tedesco di stanza in Lombardia, Philip Lonmon: per la semifinale ce la fa, terzo in 1:52.02, e rischia di lasciar fuori un francese di buon nome come Henri Lacoste (1:50.43 quest’anno, candidato alla finale). Infine Peron, stavolta un lombardo doc: l’azzurro prova ad addormentare il gruppo con una linea decisamente tattica, la sua base di velocità è discreta e quindi l’operazione riesce alla perfezione. Non banale, assolutamente.   

2000st M (batterie): Turno affollatissimo, ben 43 gli specialisti al via nelle tre batterie del programma: nella seconda l’abruzzese Giulio Perpetuo, nell’ultima il toscano di origini marocchine Said Ettaqy. Passano direttamente solo in tre, si può lavorare per il ripescaggio dei migliori sei tempi: ma serve un’impresa. Giulio – un neofita della specialità – talvolta mostra qualche problema tecnico nel superamento della barriera, accorcia il passo e poi deve recuperare sul piano: sciupa un sacco di energie, cerca di battersi fino al primo chilometro, poi sembra spegnersi la luce. C’è di buono che il ragazzo di Sulmona non molla e tira fuori anche quello che non ha, ma purtroppo per lui non è giornata. Domina, come da canovaccio straprevisto, il kenyano Nicholas Bett, netto capolista stagionale. Ovviamente per il secondo azzurro, Ettaqy, il copione non cambia di una virgola: e i rivali più ambiziosi, conoscendo il riscontro delle prime due batterie, partono a razzo. Il gruppo si sgrana e Said prova a risalire la china, ma non è facile: l’azzurro è addirittura commovente nel suo vittorioso rush finale con il brasiliano Fidelis, ma che vale solo per l’orgoglio. Si onora così la maglia: alla fine mancano circa cinque secondi per un ripescaggio che il ragazzo di Barga avrebbe pienamente meritato.

Peso M (finale): Sebastiano Bianchetti non ci sta, tre nulli non lo ripagano di certo all’esito di una finale cercata con caparbietà nella difficilissima qualificazione mattutina. Anche da una delusione del genere si può apprendere qualcosa: il primo lancio, appena fuori settore, era assolutamente interessante. In situazioni del genere, la maturità può soccorrere: peccato per “Seba”. Per il podio, doppietta tedesca: il duello tra Patrick Muller ed Henning Pruefer (22.02 a 21.94, personale per entrambi) è stato estremamente spettacolare, forse avremmo puntato di più sul secondo (che ci aveva impressionato nel triangolare juniores indoor di quest’inverno ad Ancona). Bronzo all’egiziano Mohamed Magdi Hamza (20.58).

400m M (Octathlon): I due azzurri tornano a darsi il cambio: stavolta il personale lo fa Carioti, 49.86 (mica male per un allievo!), mentre Simone appare un po’ più rinunciatario. Nuovo avvicendamento in classifica e c’è da dire che il piemontese è sempre più in caccia del nuovo primato italiano dell’octathlon. Appuntamento a domani.

Giavellotto F (qual): Puff, che spavento! E che sollievo quando alla fine del gruppo B il 49.38 ottenuto da Ilaria Casarotto nella prima tornata di qualificazione si è sistemato al 10° posto overall. Le due ragazze italiane – lanciava anche Sara Corradin – non sono di certo riuscite ad adattarsi al meglio alla pedana di Donetsk: tra l’altro la vicentina, arrivata qui sulla scorta del suo primato mondiale stagionale e con le certezze derivanti dal recente 54.85 di Abano, non aveva mostrato alcuna tensione negativa nel pre-gara. O forse è proprio questo: fatto sta che l’ottava misura del primo gruppo aveva lasciato aperti molti interrogativi, anche di natura tecnica, fortunatamente sciolti nel prosieguo del pomeriggio. Non solo l’azzurra è rimasta in ambasce: solo quattro le ragazze che hanno superato la norma di qualificazione fissata a 51.00. Per domani resettiamo tutto, si ricomincia da capo: nulla è ancora compromesso.

Triplo F (qual): Un salto e via, sempre alla maniera dei grandi: la capitana azzurra Benedetta Cuneo bagna i gradi di freschissima acquisizione con una qualificazione lampo. Con il suo tecnico Paolo Tenti a consigliarla dalla tribuna, la triplista aretina salta subito 13.13 (+0.5 e staccando appena al limite del bianco, in piena sicurezza), molto vicino al suo personale e una garanzia per competere anche nella lotta per le medaglie di venerdì pomeriggio. La reginetta in pedana, al momento, è la romena Florentina Marincu: ci sarà da fare i conti con lei anche nel lungo e nel frattempo mette a segno la miglior prestazione dell’anno con 13.69 (+1.0). Continua in ogni caso la tradizione azzurra nel settore, dopo l’era di Ottavia Cestonaro e Francesca Lanciano, che attendiamo protagoniste anche tra le juniores la prossima settimana a Rieti.

100m F (batterie): Beh, tutto si sarebbe potuto dire, ma non che ci saremmo aspettati le due ragazze azzurre battagliare da protagoniste: sulla base delle credenziali di partenza si poteva forse sperare in una lotta per il ripescaggio alle semifinali, qui più umano che nella omologa prova maschile di stamattina (si parla di una formula 2+8, con 61 ragazze al via delle otto batterie). Insomma, la ragazzina di Milano vince addirittura, battendo una giamaicana da 11.58 (Jonielle Smith), mentre la bolzanina di Settequerce agguanta un preziosissimo quanto meritato secondo posto e il personale eguagliato (12.12). Il tutto con vento contro, bravissime: domani è un altro giorno, come si suol dire. Per il resto, si conferma anche a livello del mare l’ecuadoriana Angela Tenorio (capolista stagionale con 11.30 sulla pista casalinga di Quito): 11.56 per lei, anche se la migliore del turno è l’americana Ariana Washington (11.52).

Peso M (Octathlon): Recuperato l’uso del braccio destro, Simone Fassina può cercare di incrementare i suoi risultati nelle prove di lancio: già nel peso non si fa pregare e sale prima a 13.07 e quindi a 13.13. Invece Andrea Carioti, dopo le due brillanti esibizioni d’esordio, resta un po’ al di sotto dei suoi standard di pesista e si fa superare dal collega azzurro nella classifica provvisoria.

400hs M (batterie): Sette batterie e 51 atleti in conferma: gli azzurri, Matteo Beria e Giuseppe Biondo, corrono entrambi in corsia esterna, senza punti di riferimento se non la consapevolezza di dover centrare i primi tre posti o il ripescaggio dei primi tre tempi. Dopo Rebecca Sartori, un altro ragazzo del Vicentino mette la firma sulla pista dell’Olimpiyskiy: è Matteo Beria, capace di controllare in bella sicurezza il suo secondo posto in batteria (alle spalle del cinese Wang Yang, 51.99) con un eccellente miglioramento personale cifrato a 53.00 (33/100 di progresso). Più sofferta la promozione di Biondo: il palermitano si lascia sorprendere dal rappresentante di Antigua Benjamin Rai, che gli corre a fianco e scappa via senza avere neppure un accredito stagionale. Sul rettilineo l’azzurro è un po’ indietro, al quinto posto, ma fortunatamente ha ancora tanta birra in corpo: recupera con un rush finale da velocista e agguanta la qualificazione. I nostri possono assistere senza particolare pathos alle ultime due batterie: non sembra che ci sia un dominatore come spesso è successo nella rassegna allievi, ma il line-up è estremamente equilibrato. Somiglia un po’ all’edizione di Bressanone 2009, dove Bencosme colse il bronzo e Veroli si piazzò brillantemente al 5° posto: in ogni caso qui il leader stagionale è lo statunitense Marlon Haumphrey (50.75), che sarà al via anche dei 110hs domani per tentare un’inedita doppietta nelle due gare ad ostacoli.    

400hs F (batterie): Al via il programma pomeridiano della prima giornata: nelle cinque batterie – con le azzurre nelle prime due - partono in 35 (avanzano 4+4 in semifinale). Elisa Rovere ha davanti a sé la ragazza di Barbados, Tia-Adana Belle ossia una delle iscritte con accrediti sotto il minuto: la friulana resta subito senza riferimenti in seconda corsia e così non riesce a trovare il giusto ritmo per rientrare in gara, 1:04.07 per quella che non è certo una delle sue gare da incorniciare. E comunque, davanti vanno in tre sotto i 60”. Nella batteria successiva cerca allora di trovare spazio Rebecca Sartori: la bassanese (classe ’97) parte un po’ in sordina, poi acquista fiducia e sul rettilineo appare ispiratissima, tanto da raccogliere diverse avversarie per un PB riscritto di oltre un secondo e mezzo (1:01.05! con ingresso trionfale nella top-20 di sempre della categoria: bene, per una ragazzina al primo anno). Tra le vittime illustri, la sudafricana Kriedemann, accreditata di 59.42 e ora a rischio eliminazione. Non impressiona la tedesca Lisa-Marie Jacoby, mentre la ceca Jana Reissova è un vero spettacolo (miglior tempo del turno a 59.11).

GLI AZZURRI IN GARA NELLA PRIMA GIORNATA: I RISULTATI
(10 luglio, mattina – ora italiana)
100hs F (batterie): (5)b4 Camilla Papa 14.61 (+0.7, 35^ E), (6)b6 Rachel Malamo 14.63 (-1.8, 36^ E)
400m M (batterie): (2)b2 Giuseppe Leonardi 48.44 (24° Q), (3)b5 Emanuele Grossi 48.55 PB (25° E)
Peso M (qual): (12) Sebastiano Bianchetti 18.79 PB (Q), (27) Leonardo Fabbri 17.14 (E)
1500m F (batterie): (8)b2 Federica Zenoni 4:33.51 (17^ E), (10)b1 Silvia Salera 4:34.48 PB (19^ E)
Lungo (qual): (9) Alessandro Li Veli 7.37 (+1.5) PB (Q), (10) Filippo Randazzo 7.37 (+1.0) (Q)
100m (Octathlon): (21) Andrea Carioti 11.66/-0.5 (719), (27) Simone Fassina 11.85/-0.5 (681)
Disco F (qual): (25) Giulia Camporese 38.00 (E)
400m F (batterie): (4)b7 Alice Mangione 56.76 PB (29^ E), (5)b4 Eleonora Marchiando 57.48 (37^ E)
Alto F (qual): (1)= Erika Furlani 1.77 =PB (Q), (19) Eleonora Omoregie 1.70 (E)
Lungo (Octathlon): (17) Andrea Carioti 6.86/+1.2 PB 1500, (25) Simone Fassina 6.71/+1.4 PB 1427
100m M (batterie): (2)b11 Andrea Federici 10.88 (+0.5) (17° Q), (3)b12 Francesco Tarussio 11.08 (-0.5) (30° E)

(10 luglio, pomeriggio – ora italiana)
400hs F (batterie): (6)b1 Elisa Rovere 1:04.07 (30^ E), (2)b2 Rebecca Sartori 1:01.05 PB (10^ Q)
400hs M (batterie): (3)b5 Giuseppe Biondo 53.26 (14° Q), (2)b4 Matteo Beria 53.00 PB (13° Q)
Peso (Octathlon): (20) Simone Fassina 13.13 PB (2102), (21) Andrea Carioti 11.69 (2088)
100m F (batterie): (1)b1 Annalisa Spadotto Scott 12.12 (-0.6) (=25^ Q), (2)b2 Julia Calliari 12.12 (-0.7) =PB (=25^ Q)
Triplo F (qual): (5) Benedetta Cuneo 13.13 (+0.5) (Q)
400m (Octathlon): (18) Andrea Carioti 49.86 PB (2909), (23) Simone Fassina 52.39 (2810)
Giavellotto F (qual): (10) Ilaria Casarotto 49.38 (Q), (33) Sara Corradin 43.63 (E)
2000st M (batterie): (10)b2 Giulio Perpetuo 6:13.87 (32° E), (6)b3 Said Ettaqy 6:01.49 (18° E)
Peso M (finale): NC Sebastiano Bianchetti NM (tre nulli)
800m M (batterie): (6)b3 Marco Lano 1:54.63 (30° E), (4)b5 Jacopo Peron 1:54.19 (28* Q)

GLI AZZURRI IN GARA NELLA SECONDA GIORNATA
(11 luglio, mattina – ora italiana)
Ore 8.15 – Peso F (qual A/B) Claudia Bertoletti, Marta Baruffini
Ore 8.30/9.40 – Martello M (qual A/B) Tiziano Di Blasio
Ore 8.35 – 3000m M (batterie) Yohannes Chiappinelli
Ore 9.10 – 110hs (Octathlon) Andrea Carioti, Simone Fassina
Ore 9.40 – 110hs (batterie) Leonardo Bizzoni, Pier Francesco Battistini
Ore 10.30 – 800m F (batterie) Eleonora Vandi, Elena Bellò
Ore 10.30 – Alto (Octathlon) Andrea Carioti, Simone Fassina
Ore 10.40 – Asta (qual A/B) Francesca Semeraro
Ore 11.20 – 1500m (batterie) Yemaneberhan Crippa, Yassin Bouih
Ore 11.55 – 400hs F (semifinali) Rebecca Sartori
(11 luglio, pomeriggio – ora italiana)
Ore 16.00/17.10 – Giavellotto (Octathlon) Andrea Carioti, Simone Fassina
Ore 16.10 – Alto M (qual A/B) Filippo Lari, Federico Ayres da Motta
Ore 16.25 – 400m (semifinali) Giuseppe Leonardi
Ore 16.45 – Peso F (finale) ev Claudia Bertoletti, Marta Baruffini
Ore 16.50 – 100m F (semifinali) Annalisa Spadotto Scott, Julia Calliari
Ore 17.15 – 800m M (semifinali) Jacopo Peron
Ore 17.45 – 100m M (semifinali) Andrea Federici
Ore 18.05 – Lungo M (finale) Filippo Randazzo, Alessandro Li Veli
Ore 18.35 – Giavellotto F (finale) Ilaria Casarotto
Ore 18.40 – 400hs M (semifinali) Giuseppe Biondo, Matteo Beria
Ore 19.05 – 100m F (finale) ev Annalisa Spadotto Scott, Julia Calliari
Ore 19.15 – 1000m (Octathlon) Andrea Carioti, Simone Fassina
Ore 19.55 – 100m (finale) ev Andrea Federici

File allegati:
- Le pagine IAAF sulla manifestazione
- LOC website
- ORARIO/RISULTATI


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