Doha per il ritorno di Andrew Howe

09 Maggio 2012

A dieci mesi dalla rottura del tendine d'Achille, il lunghista azzurro di nuovo in pedana nella prima tappa della Diamond Legaue

Per capire se sarà stato un vero e proprio miracolo (sportivo, s’intende), bisognerà attendere la serata di venerdì. Quando, accanto al nome di Andrew Howe, nel foglio risultati del meeting di Doha, comparirà la misura ottenuta nel salto in lungo. E’ dal 25 giugno dello scorso anno, quando chiuse al secondo posto (con un modesto 7,68) la gara degli Assoluti di Torino, che il reatino dell'Aeronautica non si cimenta in questa specialità. Non per scelta, però. Da allora, ad oggi, è stato infatti l'ennesimo calvario. Dieci mesi passati tra sale operatorie, ospedali, e centri di riabilitazione, in seguito all’incidente occorso il 27 luglio del 2011: la rottura subtotale del tendine d’Achille sinistro, avvenuta nel corso di un allenamento. Tendine ricucito a Perugia dal professor Giuliano Cerulli 24 ore dopo, e riportato all’abilità sportiva dal professor Carlo Tranquilli, all’Istituto di Scienza dello sport del CONI, all’Acqua Acetosa (Roma).

Chissà cosa passerà per la testa del campione europeo di Goteborg 2006 (e vice campione del mondo di Osaka 2007), quando il giudice lo chiamerà in pedana per la prima volta, venerdì. A giudicare dalla scelta di cimentarsi subito con un impegno di questo livello (l’apertura della Samsung Diamond League 2012), l’azzurro non avrà particolari problemi. Solo tanta voglia di tornare un atleta, di ricominciare a pensare a stacchi, chiusure, avversari. Contro di lui, in questa gara, saltatori di primissimo piano, come il britannico Greg Rutherford, volato la scorsa settimana (a Chula Vista, in California) agli 8,35 della miglior misura mondiale 2012; o come l’amico Godfrey Mokoena (Sudafrica, 8,29 il 20 aprile a Pretoria). Gente che, esauriti i convenevoli, non avrà più tanta voglia di scherzare, soprattutto nel primo confronto di livello dell’anno olimpico. Difficile dire a cosa punti questo Howe: probabilmente solo a quanto accennato poc’anzi. Ovvero, tornare a vivere l’atletica. In attesa di crescere.

In tribuna, a misurarne i progressi, anche il DT delle squadre nazionali, Francesco Uguagliati, che volerà a Doha domani per vedere con i propri occhi il ritorno in pedana dell’uomo dei miracoli. Ciò che è certo, sono i parametri di riferimento, tempi e misure che valgono l’ammissione agli Europei di Helsinki e all’Olimpiade di Londra: per la Finlandia servono 8 metri esatti; dieci centimetri in più per il minimo B olimpico (8,10), e venti per quello A (8,20). Howe, in effetti, un minimo A olimpico ce l’ha già: è quello dei 200 metri, corsi al Compeed Golden Gala 2011 in 20.31, 24 centesimi al di sotto del limite. Secondo i criteri FIDAL, gli basterebbe correre quest’anno al di sotto del 20.65 del minimo B, per garantirsi la partecipazione ai Giochi. E non è escluso che il reatino decida alla fine di percorrere anche la strada dello sprint. Per adesso, si riparte dal lungo.

Doha presenta un cartellone di tutto rispetto, per un inizio in grande spolvero della Samsung Diamond League (la terza tappa del circuito mondiale élite, è il Compeed Golden Gala di giovedì 31 maggio). Super match Giamaica-Stati Uniti annunciato nello sprint, con le sfide sui 100 metri tra Asfa Powell e Justin Gatlin, e Veronica Campbell e Allyson Felix (quest’ultima in inedita versione centometrista). Nel giro di pista, LaShawn Merrit trova i connazionali Angelo Taylor e Calvin Smith (oltre al cresciutissimo britannico Martin Rooney, già 44.92 in stagione), mentre i 200 metri vedranno al via Walter Dix (19.53 lo scorso anno a Bruxelles, e 9.85 ventoso sui 100 nell’unica gara 2012). Ma anche il mezzofondo presenta protagonisti di primo piano: Vivien Cheruyot e Meseret Defar si sfideranno nei 3000, mentre, in campo maschile, le superstar sono David Rudisha (800 metri), e Abel Kiprop (1500). Spettacolo assicurato nell’alto maschile, dove l’idolo di casa Moutaz Barshim affronterà il russo Dmitrik, lo statunitense Williams, ed il greco Kondroukoukis.

Diretta TV su Rai Sport 1, a partire dalle ore 18.

m.s.

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