Doha, Donato è quinto nella finale Mondiale



Fabrizio Donato non ce la fa. Il podio del triplo ai Mondiali indoor di Doha resta una chimera, nella giornata che consacra a ruolo di stella assoluta della specialità il giovanissimo francese Teddy Tamgho. Per lui, oro e primato del mondo, con un ultimo fantastico salto a 17,90 (precedente, il 17,83 di Aliecer Urrutia, Sindelfingen, 1-3-1997, e Christian Olsson, Budapest, 7-3-2004). Performance che corona una gara straordinaria, forse una delle più significative sul piano tecnico dei campionati (il cubano Betanzos è secondo con 17,69, il suo connazionale Girat terzo con 17,36). Donato va in pedana per la prima volta quando i fuochi d'artificio sono stati in parte già sparati. Prima Tamgho (17,41), e poi soprattutto Betanzos (17,69) danno spallate alla classifica. Donato apre con 16,42. Ma la gara finisce praticamente lì, mentre ai due capofila si aggiunge lo svedese Christian Olsson, con 17,23. L'azzurro sale a 16,88, ma poi infila tre nulli, sempre alla ricerca della giusta alchimia tra ritmo e velocità. Nel frattempo, il cubano Girat scavalca Olsson, piazzandosi al terzo posto con 17,36. Finché si arriva all'ultimo turno di salti, che Donato conclude con un 16,49 che non cambia la sostanza della sua prova. Il francese Teddy Tamgho, 21 anni ancora da compiere, inventa il capolavoro pennellando il salto che può segnare una carriera: 17,90, record del mondo e oro mondiale al collo. Betanzos raccoglie le energie e piazza ancora un gran salto (17,57), ma nulla può contro l'esplosione del nuovo fenomeno del balzo e rimbalzo.

"Le gambe oggi non giravano - racconta deluso Donato - ero poco fluido, contratto, veloce forse sì, ma non sufficientemente rilassato. Credevo di non aver speso molto in qualificazione e invece probabilmente non era così. Peccato, speravo di far meglio, anche se, bisogna essere onesti, c'era poco da fare per la vittoria visto quello che è successo in pedana. Diciamoci la verità, avrei potuto lottare al massimo per il bronzo. Mi secca solo aver chiuso al di sotto dei 17 metri, questo sì".

Completa la giornata in azzurro la prova poco felice di Maria Aurora Salvagno nelle semifinali dei 60 metri. La sprinter sarda dell'Aeronautica reagisce bene allo sparo (0.153) ma non accelera come dovrebbe, e chiude con 7.49 (aveva corso in 7.41 nella batteria di venerdì sera).

m.s.

Nella foto, Fabrizio Donato nella finale dei Mondiali indoor di Doha (Giancarlo Colombo/FIDAL)




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