Documento del Consiglio Regionale Fidal Piemonte su Quote Associative 2014



Torino (TO) 4 dicembre 2013. Si pubblica di seguito il Documento elaborato dal Consiglio Regionale Fidal Piemonte elaborato nella sua seduta del 28 novembre 2013 relativo alle Quote Associative 2014.

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Documento del Consiglio Regionale Fidal Piemonte sulle Quote Associative 2014

 

Il Consiglio Regionale Fidal Piemonte riunitosi il 28-11-13 vuole, attraverso questo documento, rappresentare il disagio dell’atletica piemontese e la preoccupazione delle Società Sportive del territorio nei confronti delle quote associative 2014, che prevedono aumenti rilevanti a carico di Società e tesserati, nonché di una rilevante riduzione di risorse per il Comitato Regionale e l’incertezza circa la forma di rimborso, prevista al momento per il solo 2014, come indicato nella comunicazione della Federazione.

 

Pur prendendo atto della revisione comunicata circa la categoria esordienti, e la lettera del Presidente Giomi indirizzata ai Presidenti Regionali per chiarire i motivi di tali rincari, ritiene che:

 

1)     l’aumento appare spropositato non prevedendo tra l’altro alcuna gradualità nella sua introduzione così come un corrispondente aumento dei servizi forniti. Inoltre si ritiene che si sarebbe dovuto intervenire nell’avvenuto ripensamento su tutto il settore promozionale (esordienti, ragazzi, cadetti) e non solo sulla categoria esordienti, in quanto tali costi minano pesantemente il reclutamento, soprattutto quello attraverso i gruppi sportivi scolastici, ambito che tra l’altro necessiterebbe anche di un ripensamento sui tempi di tesseramento per adeguarli al calendario scolastico;

2)     sia necessario fare chiarezza sul sistema di rimborso preannunciato per il 2014, che al momento pare come una richiesta alle società di sostegno della liquidità federale. Inoltre, proprio alla luce della lettera del Presidente Giomi, se le motivazioni sono quelle espresse appare chiaro che non si possa parlare di periodo sperimentale in quanto la problematica della capacità di autofinanziamento non può ritenersi transitoria;

3)     senza una forte presa di posizione sul ruolo unico e centrale della Federazione che ribadisca definitivamente, nei confronti di tutti quei soggetti che operano in atletica al di fuori o parallelamente al sistema federale, i limiti e le aree di azione di tutte queste realtà, andremo incontro ad una fortissima emorragia per il nostro movimento Fidal;

4)     seppure al momento la priorità sia valutare con maggiore attenzione le problematiche relative alle nuove quote associative, vi sono ambiti come quello tecnico, dei calendari, degli obiettivi agonistici da perseguire, delle norme statutarie da aggiornare, della chiara definizione tra attività agonistica (di competenza assolutamente Federale) e attività non agonistica (di tipo promozionale e quindi di competenza sia della Federazione che di tutti i soggetti che desiderano promuovere l’atletica) e della scuola, che necessitano di definizioni migliori, ma soprattutto che gli organi territoriali siano maggiormente coinvolti nei processi decisionali che li riguardano.

 

Pertanto, pur ritenendo necessario che il processo di affiliazione e tesseramento si avvii nei termini stabiliti al fine di garantire il regolare svolgimento dell’attività agonistica, si ritiene necessario che a brevissimo si affrontino tali temi e si mettano in campo azioni improntate a trovare le soluzioni più idonee alla crescita del movimento ed alla tutela delle Società Sportive, che sono oggi già profondamente colpite dalle difficoltà causate da una contingenza socio-economica difficile.

 

Tale documento è condiviso, oltreché dai Membri del Consiglio Regionale, dai Presidenti dei Comitati Provinciali e da tutte le Società del territorio di cui questo documento vuole riflettere ansie ed attese.

 

 

TORINO 28 Novembre 2013



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