Dimissioni Andrea Bello



Biella 17 marzo. Alla cortese att.ne della Presidenza, della Segreteria, del FTR e del Consiglio tutto della Fidal Piemonte,

Vi comunico che coerentemente a quanto fatto in maniera informale qualche mese fa ho fatto pervenire in Comitato, a mezzo raccomandata, le mie dimissioni ufficiali dall'incarico di consigliere. Volendo fino all'ultimo dimostrarmi corretto pur in un ambito che in parte ho trovato profodamente deludente, non voglio sembrare quello che sta in attesa degli eventi per decidere cosa fare.

Così avevo deciso e così ho chiuso questa per me brutta esperienza...Continueremo a vederci sui campi di gara dove il mio apporto è sicuramente da alcuni molto apprezzato e dove oggettivamente sto raccogliendo belle soddisfazioni a livello personale.

In calce riallego gli scritti che avevano in un primo tempo accompagnato le mie intenzioni di dimettermi nella speranza che il Presidente mantenga la promessa di renderle pubbliche così come comunicatomi tramite le parole del FTR Cleliuccia Zola e così come i principi di una sana democrazia suggerirebbero.

Con stima per tutti Voi

Cordiali saluti

Andrea


Biella 24 novembre. All'attenzione di Presidente, Consiglieri, Segreteria, FTR ed Executive FidalPiemonte,

Scrivo a tutti Voi in merito agli sviluppi delle ultime vicende inerenti al Consiglio Regionale di FidalPiemonte e al conseguente comunicato della Presidenza reso pubblico sul sito regionale.

Ebbene, così come nella mia attività sportiva sempre ho accettato il verdetto del campo così ora in questo ambito accetto il responso dell'organo federale chiamato ad esprimersi in merito ai fatti a tutti noti. Ciò che non mi sorprende ma spiace è invece constatare ancora una volta come, ad una democratica e legittima richiesta di una parte del Consiglio di chiarimenti sacrosanti, si risponda, avendo ora avuto parere favorevole, con un comunicato in cui, sebbene in un passaggio si affermi che non ha importanza chi ha vinto o chi ha perso, si parli invece di provvedimenti ed azioni decise.

Onestamente io non ritengo di dover chiedere scusa a nessuno per aver semplicemente sottoscritto e supportato richieste perfettamente lecite in un consesso democratico quale dovrebbe essere il Consiglio di una Federazione sportiva. Inoltre personalmente non ho mai diffamato pubblicamente chichessia, non fa parte della mia natura e della mia educazione, nè tanto meno sono entrato in questo contesto per interessi personali (come si legge in un altro passaggio), non ne ho bisogno e la mia visibilità me la conquisto con il mio impegno e la mia passione sui campi di allenamento e gara.

Mi si addita come un nemico del nostro sport dimenticandosi forse da quanti anni ci vivo dentro, prima da atleta e ora come allenatore, e quanto tempo e dedizione ci stia mettendo ( e credo che molti risultati ottenuti dai miei atleti e gli attestati di stima ricevuti da buona parte dell'atletica italiana siano sotto gli occhi di tutti) e tutto ciò per cosa? Per il male del nostro sport?

Porto avanti con coerenza e correttezza le mie idee, non sono uno "yesman" ne tantomeno voglio ipocritamente diventarlo per restare in un contesto che ritengo deludente e in cui pensavo invece che il mio apporto potesse essere di una qualche utilità al nostro movimento quindi con la presente comunico in maniera al momento informale (in attesa di farlo ufficialmente) che lascio il ruolo di Consigliere di FidalPiemonte augurandomi che in futuro quanto auspicato dal Segretario Nazionale Montabone nei passaggi finali della sua lettera venga interpretato bilateralmente e si pratichi quella comprensione e democraticità che forse sarebbe servita fin dalle prime battute dell'attuale Consiglio.

Gradirei inoltre che questo mio scritto sia reso pubblico, così come lo è stato quello della Presidenza, anche per dovere di correttezza e informazione rispetto a chi un anno addietro mi ha dato il suo voto e affinchè sia chiaro che le mie dimissioni non sono certo una resa o una ammissione di colpa per quanto avvenuto ma piuttosto una scelta volta a dedicare meglio il mio tempo al lavoro sul campo e di sicuro... non per il male dello sport.

Saluti

Andrea Bello



Condividi con
Seguici su: