Dietro la Fiaccola. Informazioni, Considerazioni e Riflessioni.



Informazioni
(Michele Licheri) - Giovedì 14 aprile la “fiaccola mariana” dovrà coprire il percorso da Bonarcado a Oristano. Gli atleti del Guilcer, del Marathon e dell’Amsicora saranno i tedofori incaricati  di portare a destinazione il simbolo “sacro di comunione” sino al santuario della Madonna del Rimedio.  Alle 14 e 15 presso il santuario Mariano di Bonarcado è fissato il raduno; la processione accompagnerà i tedofori sino all’uscita del paese; seguendo il seguente itinerario Bonarcado, Milis (uscita primo bivio per il primo cambio) Palazzo Boyl (secondo cambio con i bambini che porteranno la fiaccola sino al cimitero di guerra), dal cimitero, quindi, verso San Vero Milis ci saranno diversi cambi già prestabiliti che proseguiranno verso San Vero passando per la prima rotonda, la via principale del paese in direzione Zeddiani, con altrettanti cambi già prestabiliti sino al bivio di Massama; dal citato bivio ancora qualche cambio sino al Rimedio, dove la fiaccola verrà riconsegnata dai bambini del Guilcer insieme agli atleti-tedofori.  Porgiamo i più cordiali saluti, Michele Licheri e i tedofori.
 
Considerazioni e Riflessioni.
(guidolai) - E’  arrivato al giro di boa il Pellegrinaggio della Fiaccola, simbolo della fede per la Madonna di Bonaria, che i nostri atleti, con grande fede e devozione, stanno portando attraverso i santuari Mariani della nostra Isola. Il Pellegrinaggio è iniziato il 17 Gennaio scorso con l’affidamento da parte dell’Arcivescovo di Cagliari Mons. Miglio all’Associazione Culturale “il Segno” di Sinnai ed alla Fidalsardegna, della Fiamma in occasione dell’apertura della porta santa nella Basilica di Bonaria a Cagliari. Il pellegrinaggio, con l’arrivo a Sassari, è arrivato alla 21sima delle 41 tappe previste. E’ bello vedere con quale devozione  alla Beata Vergine questi atleti che vorrei definire “Gli Atleti  Pellegrini” si fanno carico di portare questo simbolo di fede come testimonianza di un impegno che esula dal valore atletico di ogni singolo ma che unisce ed accomuna i tedofori con le genti che incontrano per le strade e nelle città durante il loro passaggio. L’impegno del Comitato Regionale  è quello di testimoniare un incarico preso per fede e condiviso con la famiglia dell’atletica sarda. E’ un bell’impegno che si aggiunge a quelli istituzionali per il Presidente Sergio Lai che segue di persona insieme al Fiduciario dei GGG Giuseppe Spanedda ed altri componenti della Fidalsardegna. Molti gli atleti impegnati ed altri lo saranno nei prossimi giorni, pronti ad offrire il loro sudore e la loro fatica come segno di devozione. Mi viene facile il parallelo con la mia personale esperienza vissuta seguendo il Percorso di Santiago de Compostela dove, per i pellegrini, a piedi, dopo tanti km percorsi con il peso dello zaino e la fatica del percorso, è senza prezzo vedere in lontananza la famosa Cattedrale di San Giacomo e l’inizio del percorso interno che dall’ingresso della città conduce fino alla “Plaza do Obradoiro”, su una corsia tracciata sui marciapiedi e riservata esclusivamente ai pellegrini che la percorrono da soli o in fila indiana fino  ad arrivare alla grande “Fachada” con il portale di ingresso alla Cattedrale, ultima tappa e punto di arrivo di un cammino di fatica, sudore e fede .  Ed a rendere indimenticabile questa esperienza è la messa del pellegrino con i "tiraboleiros" della cattedrale di Santiago de Compostela che  durante la funzione religiosa, con grande bravura, fanno volare sulla testa dei pellegrini e dei turisti stupiti il famosissimo “Botafumeiro” carico di incenso che, a detta dei residenti, serviva anticamente proprio per coprire gli “odori” della fatica e del sudore dei pellegrini che trovavano nella Basilica l’ultimo  posto di riposo  del pellegrinaggio dopo aver percorso un lungo cammino. Mi colpì molto il saluto che i residenti, rivolgevano ai pellegrini -  “Buen Camino” auguravano loro con un sorriso anche se questo cammino ormai era finito. E’ facile capire il parallelo che rappresenta il pellegrinaggio che potrebbe essere il nostro cammino nella quotidianità. Il Pellegrino và verso un traguardo di fede ma bisognerebbe riflettere  quale è il nostro? Comunque sia a tutti un “Buen Camino” ed agli atleti impegnati un grazie per il grande esempio che ci stanno dando.


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