De Luca: ''A Roma in azzurro, che sogno''

27 Aprile 2016

A 10 giorni dai Campionati Mondiali di marcia a squadre, alle Terme di Caracalla il 7 e 8 maggio, il romano Marco De Luca fa un appello ai tifosi: "Venite a tifare Italia, sarà un'emozione indimenticabile".

A 10 giorni dai Campionati Mondiali di marcia a squadre di Roma (7 e 8 maggio) l’alfiere della squadra italiana sulla 50 km di marcia, Marco De Luca, racconta la grande trepidazione di marciare davanti al pubblico della Città Eterna e alla propria famiglia.

“Non sto più nella pelle, ormai sogno questa gara da mesi. Sarà la prima volta in casa a un Mondiale, sarà la prima volta che le mie bimbe verranno a vedermi in una gara così importante, e per di più nell’anno Olimpico”. Come ti immagini la gara? “Mi aspetto un tifo incredibile lungo tutto il percorso, il calore dei tifosi renderà più leggera la fatica”.

Da romano sarà ancora più emozionante marciare sotto il Colosseo? “Lo ammetto, ho deciso di fare la 50km dopo aver saputo che avremmo gareggiato a Roma. Essendo già pre-convocato per Rio nella distanza più lunga inizialmente ai Mondiali avevo in programma di fare la 20km… ma non potevo rinunciare all’occasione unica di marciare la mia distanza davanti al mio pubblico, a casa mia. È chiaro che l’obiettivo primario resta Rio, ma queste sono cose che capitano una volta nella vita”.

Da ex calciatore,  da dove arriva la passione per l’atletica? “Mi è stata trasmessa da mio padre. Da piccolo ho giocato a calcio, ma ero troppo magro e correvo più della palla, così a 6 anni è arrivata la prima garetta di atletica. Per tutte le categorie giovanili l’ho vissuta come un gioco, mi piaceva far tutto, dal salto in alto alla corsa”.

Quando è scattato il colpo di fulmine per il tacco e punta? “Da junior mi sono trovato davanti ad una scelta: salto in alto, vista anche l’altezza, e marcia. Stupendo un po’ tutti decisi per quest’ultima, fu una scelta nata quasi per caso… Non volevo abbandonare il mio gruppo, erano quasi tutti marciatori. E, lo ammetto: non ero consapevole dei chilometri che mi aspettavano! Poi gareggiare in giro per l’Italia mi stimolò parecchio, ma iniziando a specializzarmi così tardi il debutto in maglia azzurra è praticamente arrivato da assoluto, in un Mondiale. Tornassi indietro? Rifarei tutto”.

Il ricordo più bello? “La prima medaglia internazionale, un bronzo in Coppa Europa. Era nel 2011 a Olhao (Portogallo), e rimasi anche con un po’ di amaro in bocca, perché ero secondo fino al 48° km e venni superato sul finale, in volata.

In una 50km! Il bronzo però poi è diventato argento per la squalifica del russo che mi precedeva”.

Il peggiore? “Senza dubbio il mio esordio olimpico a Pechino 2008, sono stato travolto dall’emozione. Non capivo nulla, ero frastornato anche nei giorni precedenti, nel Villaggio olimpico. A questo poi si è aggiunto anche il clima caldo umido che proprio non sopporto”.

Temi qualcosa? “Nella marcia anche un calzino messo male può fare la differenza. Il caldo è chiaro che inciderà molto, anche se ho il vantaggio di allenarmi a Roma 300 giorni l’anno. Il percorso dovrebbe essere parecchio ombreggiato, e quello aiuterà. A Rio invece penso che la situazione climatica sarà diversa, di certo più ventosa”.

Un appello al pubblico Italiano? “Venite a vedere la marcia! E venite a tifare per la 50km, perché chissà… la Coppa potrebbe restare a Roma. In una gara così lunga può succedere di tutto, ci saranno sicuri colpi di scena. E il vostro tifo farà fare la differenza”.

Simone Proietti/FIDAL Lazio

IL PROGRAMMA - Cinque le gare del programma, ciascuna delle quali decreterà il verdetto della classifica per team: sabato 7 maggio le due 10 km junior e le due 20 km senior, domenica 8 maggio la 50 km.  

sabato 7 maggio

ore 9:30

10 km junior donne

 

ore 10:35

10 km junior uomini

 

ore 16:00

Cerimonia di apertura

 

ore 16:30

20 km uomini

 

ore 18:15

20 km donne

domenica 8 maggio

ore 9:00

50 km

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Teodorico Caporaso, Marco De Luca e Matteo Giupponi (foto Colombo/FIDAL)


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