Dall'Italia: rassegna pre-olimpica



Riprendiamo il filo della stagione italiana avendo ancora negli occhi la splendida settimana dei Mondiali juniores di Grosseto e, naturalmente, con la prospettiva già piena delle attese olimpiche. HOWE, STELLA MONDIALE CON UN OCCHIO ALL’EUROPA Senza voler ripercorrere i temi già ampiamente sviscerati durante la rassegna iridata giovanile, pensiamo di far cosa gradita ai lettori proponendo le liste europee all-time delle due gare che hanno visto trionfare l’azzurro Andrew Howe. Tra l’altro, con il 20.28 della vittoriosa finale sui 200 metri, Andrew ha anche stabilito il nuovo primato continentale di categoria. Non sappiamo ancora in quale gara il ragazzo di origine californiana scenderà in pista ad Atene, ora come ora il minimo è cosa fatta solo sui 200: proprio per questo – sperando che sia di buon auspicio per la sua avventura a cinque cerchi – ricordiamo che due degli atleti presenti nella lista raggiunsero la finale olimpica dei 200 da juniores a Los Angeles 1984 (sia pure in Giochi “dimezzati”); si tratta del tedesco Lubke (quinto) e del britannico Mafe (ottavo). Invece il francese Bruno Cherrier, protagonista a Monaco ’72 con il primato europeo di allora stabilito nei quarti di finale, finì il suo sogno nella semifinale, settimo ed eliminato. Quanto al lungo, abbiamo già ricordato che l’attuale primatista mondiale juniores Randy Williams, stabilì il record (8.34) nelle qualificazioni olimpiche di Monaco di Baviera ’72, anche se poi vinse l’oro in finale con una misura inferiore (8.20). 200 metri 20.28 (1) 0.1 Andrew Howe ITA 120585 Grosseto 16-7-04 20.29 (2) -0.2 Christian Malcolm GBR 030679 Kuala Lumpur 19-9-98 20.37 (1) 1.0 Jurgen Evers GER 290465 Schwechat 28-8-83 20.47 (1) -0.5 Aleksandr Goremykin URS 030371 Plovdiv 11-8-90 20.50 (2) 1.0 Ralf Lubke GER 170665 Schwechat 28-8-83 20.54 (1) 0.8 Adeoye Mafe GBR 121166 Cottbus 25-8-85 20.59 (1) 0.0 Bernhard Hoff DDR 100159 Donyetsk 21-8-77 20.62 (3)qf4 0.4 Bruno Cherrier FRA 310853 Monaco di Baviera 3-9-72 20.63 (1) 0.5 Chris Lambert GBR 060481 Neubrandenburg 21-8-99 20.63 (1) 1.0 Sebastien Ernst GER 111084 Tampere 27-7-03 Lungo 8.24 (1) 1.8 Vladimir Ochkan URS 130168 Leningrad 21-6-87 8.18 (1) Petr Lampart CZE 310383 Brno 15-9-02 8.14 (1) 0.3 Petar Dachev BUL 15-6-79 Annecy 30-7-98 8.13 (1) 1.1 Robert Emmiyan URS 160265 Baku 14-9-84 8.11 (1) 0.9 Andrew Howe ITA 120585 Grosseto 14-7-04 8.09 (1) 1.8 Antonio Corgos ESP 100360 Bruxelles 17-6-79 8.06 (2) 0.2 Ron Beer DDR 290865 Berlino 9-6-84 8.06 (1) Vladimir Bobilyov URS 150766 Ryazan 7-9-85 8.05 (1) 1.9 Yann Domenech FRA 170379 Albi 30-5-98 8.04 (3) 1.6 Volker Mai DDR 030566 Dresda 3-8-85 CADETTE EMERGENTI Era dal 1990 che una quindicenne italiana non riusciva a superare la fettuccia dei 40 metri nel disco: allora ci riuscì Silvia Lazzari, una potente romagnola che ancora si diletta a gareggiare per esigenze di società ma ha in pratica già concluso da tempo la sua attività di alto livello. Un po’ a sorpresa c’è riuscita nel meeting giovanile di Massa, l’11 luglio scorso, Tamara Apostolico: parliamo di una ragazzina friulana molto slanciata (1.79 m x 68 kg le sue misure) che si diletta anche a giocare a pallavolo. A questo punto non sarebbe male che Tamara, nata a Trieste il 28 aprile 1989, ma residente a Udine, si decidesse per l’atletica. Per ora ha dimostrato di sapere far tesoro dei consigli del suo tecnico, proprio un ex discobolo come Adriano Coos (58.90 di personale nel 1988). Dal canto suo, l’ascolana Federica De Santis sta mostrando di poter seguire le orme della più esperta concittadina Vanessa Alesiani, finalista a Grosseto (e personale di 13.35 brillantemente fissato nelle qualificazioni): il 12.41 ottenuto in altura nel nuovo impianto del Terminillo pone la marchigiana a diretto contatto con la primatista di categoria, la ormai ben nota Simona La Mantia. Come al solito cerchiamo di fissare i limiti della lista “under 16” nelle due specialità, segnalando che Federica ha quest’anno ottenuto brillanti risultati anche nel lungo: Triplo 12.71 (1) Simona La Mantia 83 Trapani 25-6-98 12.41A (1) 1.4 Federica De Santis 89 Terminillo 24-7-04 12.38 (1) Elena Meuti 83 Valmontone 20-6-83 12.21 (1) Eleonora Calvi 81 Correggio 26-5-96 12.19 (1) 0.0 Sara Fabris 84 Cesenatico 9-10-99 12.12i (1) Veronica Borsi 87 Roma 17-2-02 11.93 (2) 0.4 Vanessa Vlacancich 81 Caorle 13-10-96 11.72 (1) Laura Ronchi 82 Cornate d’Adda 8-6-97 11.71 (1) Silvia Del Moro 88 Montecassiano 10-5-03 11.66 (1) Francesca Cortellazzo 87 Brescia 15-9-02 Disco 44.18 (1) Silvia Lazzari 75 Riccione 1-9-90 43.02 (2) Maria Marello 61 Orleans 26-6-76 41.68 (1) Anna Baraldi 62 Cesano Maderno 9-10-77 41.28 (1) Lucia Neri 61 Ancona 6-6-76 41.10 (1) Antonella Urli 63 Trieste 28-10-78 40.47 (1) Tamara Apostolico 89 Massa 11-7-04 39.88 (1) Donatella Rigamonti 72 Samarate 4-10-87 39.78 (1) Sara Ceschi 72 Modena 10-10-87 39.50 (2) Mirka Prete 62 Cesano Maderno 9-10-77 39.22 (4) Scilla Castellini 73 Massa 16-10-88 LA STAGIONE DEI GIOVANI Andando a passare in rassegna l’attività dedicata alle categorie giovanili, una nota di riguardo bisogna riservarla a due giovani ostacolisti che avrebbero meritato di vestire l’azzurro a Grosseto, ma che hanno “sbagliato” i tempi per il conseguimento delle rispettive migliori prestazioni: parliamo di Rita Apollo e di Leonardo Loddo. La ragazza friulana ha perso nettamente da Elisa Scardanzan ai tricolori di categoria a Rieti, ma – essendo notoriamente un tipino dalla enorme carica agonistica – non ha voluto mollare sino in fondo, arrivando al personale di 60.09 nel meeting pre-mondiale di Follonica il 7 luglio. Rita, che appartiene alla classe ’86, ha ancora la possibilità di competere negli Europei “under 20” di Kaunas, tra un anno esatto. Per il 19enne marchigiano Loddo, il minimo per i Mondiali è arrivato troppo tardi: al meeting giovanile del Terminillo ha corso in 52.71, migliorandosi di tre decimi. A Grosseto, il suo collega pugliese Nicola Cascella aveva dimostrato di avere la stoffa per competere ad alto livello e comunque per Leonardo – se il risultato fosse arrivato per tempo – sarebbe stata una buona occasione per fare esperienza. Scavando nei risultati ricevuti nelle ultime due settimane, diamo conto della gara in cui la frascatana (nata a Marino) Aurora Ermini aveva conquistato il minimo per Grosseto: 9:39.8 sui 3000 proprio a Frascati il 19 giugno. Poi la ragazza dei Castelli si è ben comportata anche nella finale mondiale, pur senza ritoccare il suo limite. Invece bisogna segnalare il rientro di un buon talento del settore ai livelli che le si pronosticavano nelle categorie minori: Elisabetta Petracca ha dignitosamente disputato una batteria dei 1500 a Grosseto con il miglior risultato stagionale e poi – qualche giorno più tardi - ha demolito il personale dei 3000 metri al meeting di Nembro, il 21 luglio: 9:36.29, per il miglior tempo dell’anno di un’atleta juniores. Se a queste prestazioni si aggiungono i progressi segnati da Adelina de Soccio e da Stefano La Rosa nelle finali mondiali dei 5000 metri – in pratica quello che ai due poteva essere ragionevolmente chiesto – bisogna dire che il comportamento dei giovani mezzofondisti azzurri, pur in un momento difficile, è stato molto apprezzabile. Tra l’altro Stefano La Rosa, ragazzo grossetano, aveva approfittato del meeting pre-mondiale di Follonica, il 7 luglio, per riscrivere anche il proprio personale dei 3000 metri con 8:16.39. Non ha invece potuto prendere parte ai Mondiali juniores uno dei pochi mezzofondisti italiani che aveva conseguito il minimo in tempo utile: si tratta del mantovano Marco Najibe Salami – già a 9:01.24 sulle siepi - il quale, essendo nato in Italia da famiglia marocchina, ha ottenuto il passaporto troppo tardi per procedere all’iscrizione. In barba agli inopportuni ritardi della burocrazia, Marco ha poi dimostrato di essere in buona forma correndo la distanza piana a Nembro in 8:20.65. Passando rapidamente ai numeri: A Frascati il 19/6, nel meeting sopra ricordato, la cadetta dell’Atletica Castellana Benedetta Bagaglini (89) fa 15:30.9 sui 3000m di marcia. Nella notturna ascolana del 1° luglio, oltre alla doppia esibizione di Federica De Santis (41.2 sui 300 metri e 11.64 nel triplo), da segnalare il 57.22 di Nazzareno Di Marco (detto “Zè”, poi 10° a Grosseto), formalmente il miglior risultato juniores con il disco attualmente della categoria (da 1.75kg, ma ricordiamo che con l’attrezzo regolare Marco Martino aveva lanciato da junior molto più lontano). A Castelnovo Monti, sempre il 1° luglio, si incontrano le rappresentative “under 20” di Lombardia, Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna. Tra i più brillanti, l’allieva genovese Giulia Alberti, 57.19 sui 400. Replicano gli “under 23” il 3 luglio a Sarzana, anche con partecipazione di atleti della Costa Azzurra: gare disturbate anche dal vento, con la novità Martina Rosati a 56.01 sui 400 e Giorgia Robaudo a 9:49.24 sui 3000. VI Meeting Nazionale Giovanile al “Dino Viola” di Aulla, il 4 luglio: la cadetta Martina Balboni, scuola reggiana della Pace Self, corre gli 80 in 10.18 con troppo vento (+2.3). Ottimo 54.79 con l’attrezzo da 600 grammi per un giavellottista lucchese dal nome evocativo, Giacomo Puccini (89). La pugliese Anna Maria Porcelluzzi, migliore allieva dell’anno, domina gli 800 con 2:13.34. Al Memorial Placanica di Formia, il 7 luglio, di scena le rappresentative cadetti di Lazio, Marche, Campania, Puglia, Umbria e Abruzzo. Buona la 14enne Lara Corradini di Corridonia (41.0 sui 300 metri), i velocisti Ilenia Draisci (10.1) e Alessandro Brundo (9.0) e la giovanissima barlettana Veronica Inglese, classe ’90 e già 6:44.7 sui 2000 metri. La marchigiana Erica Marziani, già ben nota, fa 44.7 sui 300 ostacoli e il romano Filippo Bertoldo si migliora a 6.48 nel lungo (e vince il peso con 14.44!). Notevoli le gare di triplo: Federica De Santis (11.88) precede la figlia d’arte Nina Kozul (11.41 per la figlia del primatista croato Djordje, ora tecnico della Cariri), ma si fa vedere anche il pugliese Daniele Greco (13.75) e – tra i piazzati – Fabrizio De Fabritiis, classe 90, salta 12.68. Finalmente na misura degna nel peso cadette: 13.61 per Aurora Narcisi, dell’Avis San Benedetto. Il Lazio prevale nella marcia, con la nominata Bagaglini e il portacolori delle Fiamme Gialle Simoni, Fabrizio Barcherini. Abbiamo già parlato del Meeting Giovanile di Massa, l’11/7, a proposito del 40.47 della cadetta Tamara Apostolico. Anche il ligure della Maurina Guido Montanari si disimpegna bene nel disco, 51.58 con l’attrezzo allievi. La cadetta bresciana Alice Leggerini fa sua una buona gara di 1000 metri (3:01.49) e la Porcelluzzi allunga sui 1500: 4:39.99 per l’allieva barese. Il GP giovanile approda al Terminillo, quasi 1600 metri di altitudine per il campo “Cinque Confini”, impianto inaugurato lo scorso anno. Abbiamo detto del 52.71 di Leonardo Loddo e del 12.41 della triplista De Santis, ma si fanno vedere anche la materana Alessandra Maino, 63.88 sui 400hs (e 56.7 sul piano in questa stagione) e l’altista della Cariri Maura Mannucci, sempre più continua (ancora 1.76 per lei). Recuperando da altri risultati, segnaliamo il 5.96 nel lugno di Maria Liliana Valvo (allieva classe ’88) a Siracusa il 24 giugno. ALTRO DA PISTE E PEDANE A Ferrara, il 1° luglio, bel duello sui 3000 metri con Gloria Marconi a 9:04.80 e Michela Zanatta a 9:19.93. Ormai tradizionale appuntamento che segue il Golden Gala, il meeting Città di Velletri, organizzato dall’Atletica Roma Sud il 3 luglio. Il marciatore campano Vincenzo Magliulo si cimento sul Miglio: 6:19.38. Oltre al solito 800 di qualità, si fa notare il rientro del giavellottista pugliese Almanio Romano, classe ’80: già più volte nazionale giovanile in altri tempi, dopo aver praticamente abbandonato l’attività è stato recuperato dal reclutamento nell’Esercito (a Velletri lancia 64.50, ma una setimana dopo, agli Assoluti di Firenze, è quinto con 67.08). Buon 3000 in campo femminile: 9:23.52 per Vincenza Sicari e 9:31.27 per la promessa “locale” Gegia Gualtieri. Il 7 luglio nel Meeting del Sile, a Quinto di Treviso, da segnalare soprattutto i risultati sui 150 cadetti: 18.9 della veneziana Elena Menegaldo (19.0 per l’italo-nigeriana Jane Ejimafugha, nata a Lagos e trasferitasi in Veneto con la famiglia da bambina) e 16.7 del veronese Stefano Pelosato (anche un buon 16.8 di Andrea Zuiani). Per Tamara Apostolico, 36.53 nel disco. Meeting Estate Atletica a Donnas: i discoboli cercano il minimo e Cristiano Andrei lo sfiora con 63.42 (61.90 per Fortuna e 59.30 per Nicoletti). Eccellente in profondità anche la gara delle donne, con Laura Bordignon a 53.53 e altre tre oltre i 50 metri (Baratella 51.77, Godino 50.75, Rosolen 50.42). Del XVIII Memorial Paolo Delogu, il 14 luglio al Campo Scuola di Nuoro, hanno ampiamente trattato le cronache: in diversi cercavano il minimo olimpico, ma il vento non ha dato la mano che si attendeva. Dopo gli Assoluti fiorentini, conferme tra gli altri per Collio (10.24 con vento nullo), Attene (20.83 e +0.7), Barberi (46.10 dietro il forte brasiliano Anderson Dos Santos), Francesco Roncalli (1:46.71, precedendo ancora Livio Sciandra), Benedetta Ceccarelli (personale sui 400 piani a 53.09, l’umbra è diventata la 12^ di sempre sulla distanza) e Vincenza Calì (11.64 con -1.3 di brezza sfavorevole). Senza pepe il duello tra Dacastello e Trentin (7.82 e 7.79 di ordinaria amministrazione per loro). Nel festival d’Estate bergamasco, al comunale di Via delle Valli, il 15 luglio, 5.30 per Matteo Rubbiani e una conferma dalla martellista Federica Castelli (classe ’86), 49.32 dopo aver superato per la prima volta i 50 metri proprio a Firenza (ottava con 50.49). Memorial Mario Agosti, giunto alla X edizione, il 16 luglio a Pordenone: vivacissima ancora una volta la cadetta Elena Menegaldo, 10.15 sugli 80 (+0.1). Per il resto, 1.80 di Silvia Dalla Piana (anche 47.10 nel giavellotto per l’eptathleta vicentina) e 4.00 per Anna Giordano Bruno, stretta tra le super-rivali slovene Melink e Zega. Dopo un anno di stop torna il Trofeo degli Aurunci a Formia, il 17 luglio. Risultati di buon valore, con il rientro di Laurent Ottoz alle gare (50.61 per il finanziere, dietro il consocio Luca Bortolaso, 50.52). Emozionante la gara degli 800, dove il carabiniere Roncalli ribadisce la sua superiorità stagionale (1:46.92, davanti a Bobbato 1:47.10 e De Meo 1:47.51). Parla solo africano il 5000, ma il marocchino di Bergamo Jamel Chatbi scende a 13:56.98. L’annunciata rivincita nel triplo non va in scena, perché Morello fa tre ulli, ma Donato strappa il biglietto per Atene (16.83 con vento nullo), battendo Sardano (16.46) e Camossi (16.30). Dodoni a 19.32 nel peso, stavolta senza Dal Soglio davanti e nuovo confronto nel disco tra Fortuna (61.63) e Andrei (61.50). In campo femminile Marta Tomassetti fa 13.84 (+0.7) sugli ostacoli, mentre il meglio è nei 400 con barriere (Rocco 57.51, Gentili 57.61) e sulla pedana dell’alto (Visigalli 1.87, Meuti 1.85, Lamera 1.82). Nel giavellotto Zahra Bani conferma solo in parte gli straordinari progressi degli Assoluti (54.12, contro il 59.10 del Ridolfi, terza di sempre con il nuovo attrezzo, dietro Coslovich e Marin). Sempre il 17 luglio, XIII Malser Sommer Meeting a Malles, tutto improntato su velocità, ostacoli e salto in lungo. Non mancano i risultati, in un generale predominio straniero (comunque di alta qualità): Checcucci 10.30 (+0.5), Giaconi 13.63 in batteria (0.0, con 13.66 in finale e +1.5), Macchiut 13.06 ventoso (+2.2), ancora Laura Gatto (6.37, +0.7) e Stefano Dacastello (7.91 con vento nullo, ma il giovane ghanese Gaisah fa saltare il banco con 8.29). Arriviamo a Nembro il 21 luglio, per il ritiro annunciato di Agnese Maffeis (39 anni e ancora 58.17 nel disco, dietro la brasiliana Adriano). Prova ancora a guadagnarsi i Giochi Francesco Pignata, 77.27 nel giavellotto. Del 3000 abbiamo parlato a proposito dei progressi della giovane di Pinerolo Elisabetta Petracca, mentre nel peso Paolo Dal Soglio supera i 20 metri (20.08), con Dodoni a 19.27. Discreto 3000 allievi con l’enfant du pays Simone Gariboldi a 8:38.34. A Pergine, il 23 luglio, insiste Dal Soglio (20.19, con Dodoni 19.77 e Mottin allo stagionale dopo gli innumerevoli guai, 18.61). Verdecchia si propone per la staffetta olimpica (10.43, +0.6), mentre Vincenza Calì perde forse l’ultimo treno per Atene (11.56, vento nullo). Ancora sulla breccia Andrea Giaconi (13.56, +0.9, dietro il brasiliano Inocencio Matheus, 13.47); nelle serie minori si fa vedere il 21enne trentino Cristian Cristelotti (14.20, +0.7). Bella prova di Longo sugli 800 (1:46.12, davanti all’algerino Madi 1:46.17 e all’argento dei 1500 di Grosseto, il 17enne keniano Benson Esho); ma la soddisfazione arriva soprattutto dal comportamento dei piazzati: Roncalli 1:47.01, Bobbato 1:47.07, Neunhauserer 1:47.67 e soprattutto il 20enne modenese di origini berbere, Mohamed Moro, un ragazzo filiforme dalle leve lunghissime che Renzo Finelli sta portando a livelli eccellenti (1:47.77 nell’occasione). Non basta la buona volontà di Salvucci (46.22) e di Galletti (46.57 dopo il 46.30 di Nuoro) per promuovere la 4x400 azzurra. In tre vanno sopra i 60 metri del disco (Kirchler 61.05, Lomater 60.39 e Fortuna 60.30, con Andrei fermo a 59.29). Di Pardo, nella solita torma di africani, fa 13:58.02 sui 5000. Passerella della finalista mondiale dell’asta (e neo-primatista allieve con 3.95) Elena Scarpellini (3.80 dietro la Giordano Bruno, 4.00). Macchiut molto continua, 13.30 (-0.1), ma non basta per Atene, mentre un’altra veterana come Eleonora Berlanda, si diverte a stupire arrivando a spalla con Fatma Lanouar nei 1500 (4:13.85, contro 4:13.83 della tunisina). Dopo Formia, si prende la rivincita Daniela Galeotti (1.84, con la Meuti a 1.82). Virna De Angeli, con un 53.47 non esaltante, batte comunque la brasiliana Luciana Mendes sui 400 (da segnalare i progressi della 16enne friulana Claudia Maniero, primatista cadette dei 300 ostacoli: personale a 55.99 sul piano nella serie B, dopo il 62.39 sui 400hs a Brunico il 3/7). Soprattutto sloveni nel meeting universitario triestino del 24/7: per noi fa bene Marco Lingua (74.30 dietro Kozmus), con Lara Rocco a 58.18 sui 400 ostacoli. Col vento in poppa (+2.8) Caravelli 13.87 e Gregori 13.89. Conferma per Tamara Apostolico, 39.25 nel disco. Degli assoluti di prove multiple a Desenzano del Garda il sito federale si è ovviamente occupato a parte: in questa sede annotiamo solo che i risultati di Silvia Dalla Piana (5.920) e di Elisa Trevisan (5.844, la padovana aveva anche saltato 6.18, +0.9, a Bologna il 15/7) rappresentano rispettivamente la sesta e la settima prestazione italiana di sempre nell’eptathlon. Prima di chiudere è necessario concedere la giusta attenzione ai progressi del longilineo bergamasco Paolo Zanchi: segnando 1:51.47 nel meeting casalingo di Nembro, l’allievo dell’Atletica Saletti (nato ad Alzano Lombardo) è ormai ben più di una promessa e ci stimola a tirar fuori la lista sempre degli 800 di categoria: 1:50.5m (1) Andrea Fornelli 090169 Biella 16-07-86 1:50.6m (1) Donato Sabia 110963 Cassino 06-09-80 1:50.8m (3) Mario Lala 020261 Palermo 06-08-78 1:51.02 (1) Omar Rachedi 060784 Livorno 17-07-01 1:51.2m (1) Davide Cadoni 040573 Formia 31-07-90 1:51.21 (9) Giorgio Zorzan 140162 Rieti 21-07-79 1:51.29 (1) Massimo Alberti 020670 Modena 10-10-87 1:51.4m (1) Elio Dal Magro 150567 Mestre 11-09-84 1:51.47 (3) Paolo Zanchi 200387 Nembro 21-07-04 1:51.80 (3) Luigi Parise 140363 Torino 07-06-80 ITALIANI ALL’ESTERO Losanna 6/7 – (Athletissima, GP Iaaf) 200m, (+1.5) 4.Marco Torrieri 20.52 (minimo olimpico); 800m, (sA) 7.Andrea Longo 1:46.99 Lahti 14/7 – donne, 100m, (+0.5) 6.Carla Bosco 12.02; 100hs, (+0.9) 2.Manuela Bosco 13.38 (1b1 13.48/+0.2) Norrtalje 15/7 – alto, 2.Andrea Bettinelli 2.19 Madrid 17/7 – (doveva partecipare anche il campione italiano dei 200 Attene, che però ha perso l’aereo) donne, 800m, 6.Elisabetta Artuso 2:03.54; giavellotto, Elisabetta Marin tre nulli Hexham 17-18/7 – Dec, (ultimo tentativo di Frullani per ottenere il minimo olimpico, frustrato da una mezza caduta sugli ostacoli) 2.William Frullani 7.732 (10.86/+0.2 7.60/0.0 14.49 2.07 49.16 – 15.63/+0.3 44.96 4.60 50.86 5:16.60) Eberstadt 18/7 – alto, (vince Stefan Holm con 2.36) 5.Alessandro Talotti 2.27, 10.Nicola Ciotti 2.24 (altra fonte 2.20), 11.Giulio Ciotti 2.20 Lapinlahti 18/7 – donne, 100m, (b2, +1.1) 4.Carla Bosco 12.07; 1500m, 1.Eleonora Berlanda 4:16.12 (la trentina batte tutte le migliori finniche e un paio di giapponesi di qualità) Salonicco 19/7 – (GP Iaaf) alto, 3.Andrea Bettinelli 2.15 Matarò 21/7 – 1500m, 7.Paolo Natali 3:49.25 Matarò 23/7 – (Campionati spagnoli) 10000m, 6.Marco Mazza 29:00.17, 9.Francesco Ingargiola 29:35.48 (Michele Gamba e Gloria Marconi si ritirano) Castellon 24/7 – (Coppa spagnola per club), donne, lungo, 4.Thaimi O’Reilly 5.67 (+0.4) Lappeenranta 25/7 – donne, 100hs, (+1.7) 6.Manuela Bosco 13.58 (3b2 13.48/+2.5) Birmingham 25/7 – 1500m, 8.Christian Obrist 3:47.37 Stoccolma 27/7 – (DN Galan, GP Iaaf) 100m, (sB, +0.2) 5.Simone Collio 10.35; (sC, -0.1) 7.Massimiliano Donati 10.62; 4x100m, 2.Italia (Torrieri, Collio, Checcucci, Fantoni) 39.04 Appuntamento alla settimana prossima, ma già si respira aria di Atene. Raul Leoni


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