Dafne va veloce

14 Luglio 2014

La 22enne olandese, già bronzo mondiale 2013 nell'eptathlon, è salita alla ribalta dopo l'11.03 nei 100 e il 22.34 nei 200 che a Glasgow l'hanno proiettata al numero 1 delle liste europee dell'anno

di Giorgio Cimbrico

Se non sono multiple e proteiformi, non sono orange. Dafne Schippers non assomiglia neanche un po’ a Fanny Blankers Koen (lei è molto morbida, da ritratto di Rembrandt, la mammina volante di Londra ’48 è sempre stata angolosa, quasi picassiana) ma quando la scena lascia la pinacoteca per entrare nello stadio le diversità perdono colore e evidenza. Dafne viene da Utrecht, la città che ha dato i natali a chi ha avuto grande e artistica dimestichezza con il gol (Marco Van Basten), ha 22 anni, non può ancora esser avvicinata alla più grande atleta del XX secolo, la donna che al ritorno dai Giochi ricevette la stessa accoglienza riservata alla regina Wilhelmina he a Londra aveva risieduto per altri motivi: il suo regno era occupato dai tedeschi e non tutti gli olandesi ne erano sconvolti. Ma la bella ragazzona dal nome della ninfa che sfuggì l’amore di Apollo (il capolavoro di Gian Lorenzo è alla Galleria Borghese di Roma) per trasformarsi in albero di alloro, ha fortissime chances di mettersi presto addosso fronde di quell’albero. Importante saranno le sue scelte e le strategie della squadra che porta addosso il colore di Guglielmo d’Orange che dà il titolo all’antico inno nazionale.

Senza voler influenzare le decisioni del direttorio tecnico della reale federazione di atletica con leone rampante, l’Olanda nell’eptathlon può minacciare la giovane britannica Katarina Johnson-Thompson con la robusta bionda Nadine Broersen, campionessa mondiale indoor a Sopot (a spese di Brianna Theisen signora Eaton) e in grado di finire staccata di 6 punti da Dafne a Gotzis, la località austriaca che ricevette la meritata etichetta di tempio delle prove multiple: 6545 a 6539. In ogni caso, i Paesi Bassi nelle prove multiple stanno molto in alto: dietro a Dafne, 22 anni, e a Nadine, veterana di 24, possono schierare Anouk Vetter (21) arrivata a 6316, e Nadine Visser (classe ’95) che di punti ne ha allineati 6110.

Gli eventi combinati, come li chiamano gli inglesi, sono all’origine della fortuna di questa nuova atletica di Nederland per una semplice ragione: cominciare a frequentare un campo dotato di pista e pedane per un bambinello significa trasformarsi in poliedrico per imparare i gesti fondamentali. Esattamente quel che capitò, all’età di nove anni, a Dafne che è cresciuta (in statura sino a 1,79) coltivando molti campi e raccogliendo parecchie messi: la vittoria nell’eptatlon e il terzo posto nella 4x100 ai Mondiali juniores di Moncton 2010, ancora l’eptathlon agli Eurojunior di Tallinn 2011. Una prima variazione sul tema l’anno scorso agli Euro Under 23 di Tampere - prima nei 100 e terza nel lungo – prima di tornare nell’alveo della gara lunga due giorni: terza ai Mondiali di Mosca.

In realtà, osservando i record personali della signorina Schippers, è abbastanza evidente che ci troviamo di fronte a una fortissima velocista che ama spesso dividersi in sette con un certo squilibrio: 1,80, 13”93 negli ostacoli e 42,82 di giavellotto non sono granché. In compenso, 22”35 nella prova di Gotzis, ritoccato a Glasgow di un centesimo quando ha rimontato una maestrina del lanciato come Allyson Felix. Poco prima, personale sui 100 massacrato: 11”03. Di gran auspicio per sé e per la staffetta arancione. A Zurigo, sui 100 può andare tranquilla, ma 200 e eptathlon si sovrappongono. Quale orecchino di perla sceglierà per il lobo? E se i lobi fossero più d’uno?

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