Da Bubka a Kuchina: che salti a Padova!

14 Luglio 2017

Al meeting della città veneta, 25 anni dopo il record mondiale nell’asta, in gara domenica 16 luglio l’iridata russa dell’alto

di Giorgio Cimbrico

A Padova piace alto: bene tenerne conto per il meeting che sta per festeggiare il 25° anniversario, le nozze d’argento, con il 6,12 di Sergey Bubka, ancora l’ottava misura di sempre, la settima dell’ucraino volante, di colui che ha ricevuto e cinto la corona di zar di tutte le aste. Quel 30 agosto 1992, all’Arcella, Sergey arrivò ancora turbato - per usare un eufemismo... - per la finale olimpica di Barcellona fuori a 5,70 e strada spianata per Maksim Tarasov, biondo grano e dotato di una forte rassomiglianza con l’eroe nazionale, il principe Aleksandr Nevsky. “Ero nervoso, non avevo i bioritmi a posto”, confessò Sergey. Alla debacle contribuirono i giudici, meno comprensivi dei colleghi dei meeting sui tempi concessi per ogni tentativo.

A Padova, Bubka entrò in gara quando gli altri avevano finito (5,70 per il kazako Igor Potapovich e per il russo Igor Trandenkov, 5,60 per il fratello Vasily), si liberò di 5,80 alla prima, fornì una di quelle prestazioni “ancelle” che arricchiscono la sua sterminata collezione (6,02 alla seconda) e scavalcò 6,12 al primo assalto, un centimetro più di quanto aveva superato il 13 giugno a Digione. Il caso volle che il record del mondo venisse alle 18.12, le 6.12 post meridian come dicono gli inglesi.

Ora tocca a Mariya Aleksandrovna Kuchina che al tempo del volo padovano di Sergey non era ancora nata. Con il 2,06 di Losanna, la 24enne che ora appare sui fogli gara come signora Lasitskene si è issata al decimo posto di sempre nella lista combinata delle prestazioni indoor e outdoor. Al momento della sua nascita, il 14 gennaio 1993, il record del mondo era il 2,09 che Stefka Kostadinova aveva scavalcato a Roma il 30 agosto 1987.

Lo è tuttora.

Mariya è nata a Prokhladny, fondata a metà del Settecento dai cosacchi come avamposto nel sempre turbolento Caucaso: la città è il capoluogo del Kabardino-Balkaria, un territorio dove si parla una lingua di radici turche e iraniane, non cancellata dalla russificazione forzata del tempo dello stalinismo. I Kabardini e i Balkari, insieme agli Osseti, ai Ceceni, agli Ingusceti, ai Daghestani hanno costituito da sempre comunità di montanari fieri e bellicosi. Riammessa alle competizioni l’11 aprile come Ana, Autorised Neutral Athlete, ha aggiunto 9 prestazioni a 2,00 - o più - a una collezione che ne contava già 9. Solo a Turku, il 13 giugno, si è fermata a 1,95.

A Padova un incontro e un abbraccio con Alessia Trost. Sono cresciute assieme: sedicenni, si sono scontrate ai Mondiali allievi di Bressanone 2009 e ha avuto la meglio la friulana. L’anno dopo, Olimpiade giovanile di Singapore, posizioni invertite. Agli Europei juniores 2011, a Tallinn, è ancora Mariya ad aver la meglio (Alessia finisce quarta), ma ai Mondiali under 20 di Barcellona l’azzurra pareggia il conto: 1,91 a 1,88, oro contro bronzo. Agli Euroindoor 2015 di Praga, ultimo scontro di vertice: parità a 1,97, spezzata nello spareggio dalla russa.

La cronologia dei salti di Mariya Lasitskene-Kuchina sopra i 2 metri
2,01i Stoccolma 6/2/2014
2,00i Sopot 8/3/2014
2,00 Parigi 5/7/2014
2,00 Zurigo 28/8/2014
2,00 Montecarlo 17/7/2015
2,01 Pechino 29/8/2015
2,00 Zagabria 8/9/2015
2,01 Bruxelles 11/9/2015
2,00 Mosca 21/7/2016
2,03i Mosca 21/2/2017
2,03 Eugene 27/5/2017
2,00 Roma 8/6/2017
2,00 Hengelo 11/6/2017
2,04 Hengelo 11/6/2017 (tre tentativi a 2,10)
2,00 Stoccolma 18/6/2017
2,01 Losanna 6/7/2017
2,06 Losanna 6/7/2017 (tre tentativi a 2,10)
2,00 Londra 9/7/2017 (due tentativi a 2,08)

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