Cusma, per colmare un vuoto



Capaci di metter le mani su quattro titoli  (due sui 3000 e uno sui 1500 ad opera di Agnese Possamai e uno con Gabriella Dorio nel miglio metrico) le azzurre possono esibire una casella bianca e un territorio arido alla voce 800: lo striminzito  raccolto italiano  è rappresentato dal sesto posto di Donata Govoni a Grenoble ’72 e dallo stesso piazzamento ottenuto da Fabia Trabaldo a Genova ’92.

Elisa Cusma, capolista mondiale con il record italiano (1’59”25) centrato in occasione della sua vittoria al meeting di Karlsruhe del 15 febbraio di fronte a una agguerrita concorrenza, ha forti chance di colmare il vuoto registrato in una distanza che, nella storia degli Euroindoor, vede prevalere (27-6 le vittorie)  le atlete del’Est su quelle dell’Ovest. Bolognese, 27 anni, figlia di Lucio, campione europeo dei pesi leggeri, semifinalista (e a un passo dalla finale) ai Mondiali di Osaka 2007, semifinalista anche ai Giochi Pechino, Elisa va a confrontarsi con un albo d’oro che presenta nomi memorabili, un elenco che può partire con Doina Melinte e Christine Wachtel e prosegure con Ella Kovacs, Hildegard Ullrich, Sigrun Wodars, Ljubov Gurina e la slovena Jolanda Ceplak, che, con 1’55”82 ottenuto a Vienna 2002, detiene il record dei campionati.

Un’occhiata alle liste di stagione: l’avvesaria più ostica della 27enne bolognese, è la 24enne britannica di radici nigeriane Marilyn Okoro, 1’59”27 a Birmingham il 21 febbraio, a giusto un secondo dal record britannico al coperto di Dame Kelly Holmes. Se Cusma ama i film dell’orrore, Okoro adora la musica (canta nel coro gospel della sua chiesa e fa parte di una jazz band, i Felonius Monks), parla correntemente francese e spagnolo, si è laureata in scienze politiche all’università di Bath. “L’allenamento per il canto è perfetto per la respirazione e, di conseguenza, per la corsa” sostiene Marilyn, soprannominata Maz. Come Elisa, ha perso la chance di correre nella finale olimpica, e in attesa di ma rinvia le sue chance a Londra 2012: “sono cristiana e sento che questo è il mio destino: vincere ai Giochi”.

Giorgio Cimbrico*

(Giornalista del Secolo XIX di Genova)

Nella foto, Elisa Cusma in azione ai Mondiali Indoor di Valencia 2008 (Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)  

 

 

 

 




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