Cross, assolo mondiale del Kenya



Otto vittorie che fanno un assolo. Oggi a Bydgoszcz è suonato soltanto un inno, quello del Kenya. "Ee Mungu Nguvu Yetu" si intitola e tradotto significa "O Dio di tutto il Creato". Le sue note hanno così accompagnato, quasi fosse un ritornello, l'impresa storica appena compiuta dagli atleti degli altopiani ai Campionati del Mondo di cross con la bellezza di 4 ori, 3 argenti e 2 bronzi individuali e il titolo iridato in tutte le quattro classifiche a squadre. Battuta la spedizione dell'Etiopia priva dell'infortunato pluricampione Kenenisa Bekele e nazione protagonista assoluta della scena mondiale della campestre degli ultimi anni. Oggi sui prati della Polonia, sotto un pallido sole che a tratti, in mezzo al freddo del vento, è sembrato quasi di primavera, il Kenya ha così fatto sue, dopo il successo juniores con Caleb Mwangangi Ndiku e Mercy Cherono, anche le due prove dei senior. Sui 12 km degli uomini va a vincere (33:00) quel Joseph Ebuya, campione del mondo under 20 dei 10.000 nel 2006, che a gennaio al cross di Edimburgo aveva messo dietro proprio Bekele. Argento all'Eritrea che, senza il neoprimatista mondiale della mezza maratona Zersenay Tadese, trova il podio con Teklemariam Medhin (33:06) davanti all'ugandese Moses Kipsiro (33:10). Soltanto decimo l'etiope, campione uscente, Gebregziabher Gebremariam (33:35), mentre il miglior europeo è lo spagnolo Alemayehu Bezabeh, oro continentale a Dublino, che si piazza al 14° posto (33:47). Kenia, Eritrea e Etiopia nella classifica per nazioni. Tra le donne, la favorita Linet Masai (24:20) si fa soffiare l'oro in volata dall'altra keniana Emily Chebet (24:19) con al terzo posto l'etiope Meselech Melkamu (24:26) che lascia così senza medaglia la connazionale, olimpionica e pluricampionessa iridata di cross, Tirunesh Dibaba, quarta (24:38). Nella graduatoria a squadre Kenia ed Etiopia nelle prime due posizioni, con il bronzo agli Stati Uniti che irrompono così nell'egemonia africana che ha ancora una volta segnato la manifestazione che nel 2011 sarà ospitata, il 20 marzo, a Punta Umbria in Spagna.

AZZURRI, OK LA ROMAGNOLO - In casa Italia è di Elena Romagnolo il miglior risultato in campo assoluto. La piemontese dell'Esercito raggiunge sugli 8 km un buon 24esimo posto (26:17), il quarto tra le atlete di nazionalità europea. Meglio di lei oggi hanno fatto la keniana con passaporto olandese Hilda Kibet (10ª/25:17), la portoghese Jessica Augusto (21ª/26:02) e la britannica Stephanie Twell (23ª/26:11). Per l'azzurra si tratta del miglior piazzamento in carriera alla rassegna iridata dopo il 27° nel 2007 a Mombasa e il 32° nel 2008 ad Edimburgo. "Sono soddisfatta così - dichiara la Romagnolo a fine gara - avevo perso terreno all'inizio del terzo giro, ma ho cercato di tenere duro prendendo di mira le altre europee. Il percorso a tratti era fangoso, ma per il resto si correva molto bene. Penso che questa sia stata la miglior chiusura per la mia stagione invernale. Ora un po' di riposo e poi sotto con gli allenamenti per la pista. L'ho già detto, quest'anno metterò un po' da parte le siepi per concentrami di più sui 5000".

In campo maschile, paga forse un avvio troppo veloce l'italo-marocchino del Runner Team 99, Kaddour Slimani. Trentacinquesimo al termine del secondo giro, alla fine sarà quaranteseisemo assoluto (35:04), ottavo tra gli atleti del Vecchio Continente: "Ho sentito un po' di stanchezza - racconta Slimani - forse avevo ancora sulle gambe la gara dei campionati italiani di Formello. Ho sentito la responsabilità della mia prima maglia azzurra, spero di poterla onorare anche in pista quest'anno. Il mio obiettivo è migliorare a livello cronometrico e correre i 10.000 agli Europei di Barcellona". Novantunesimo, infine, l'altro azzurro, specialista della corsa in montagna, Martin Dematteis (36:16).

Alessio Giovannini

Campionati del Mondo di corsa campestre - Bydgoszcz (POL)
I RISULTATI DEGLI ITALIANI - UOMINI: Seniores: 46° Kaddour Slimani; 91° Martin Dematteis. Juniores: 55° Michele Fontana; 79° François Marzetta; 85° Davide Uccellari; 90° Giuseppe Gerratana; 108° Paolo Ruatti. DONNE: Seniores: 24. Elena Romagnolo. Juniores: 21. Federica Bevilacqua; 67. Anna Ceoloni.

Nella foto in alto, il keniano Ebuya al traguardo; in quella in basso, l'azzurra Elena Romagnolo (Giancarlo Colombo per FIDAL)
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