Cross 2011 - Bilancio Finale. L'opinione di Antonio Pillitu.



Anche la stagione 2011 del campionato di società di corsa campestre è finita. Cinque prove, iniziate il 9 Gennaio a Capoterra e concluse ieri al parco delle Saline-Molentargius di Cagliari. In due mesi, passando da Olbia con tanto di titoli individuali, Guspini con il percorso più difficile e spettacolare e San Sperate con assegnazione dei posti che hanno portato alla prova tricolore del “Campaccio”.

Si è conclusa una stagione che solitamente è caratterizzata da freddo e fango ma che quest’anno ci ha risparmiato praticamente entrambi questi “nemici” e di fatto si è corso quasi sempre su percorsi duri, scorrevoli e salvo il  “labirinto” di Olbia e lo spettacolare “saliscendi” di Guspini , le restanti tre prove erano completamente prive di difficoltà . Per chi come me ama tracciati “duri” con saliscendi e frequenti cambi di direzione non è stato il massimo e sinceramente, anche per il risultato finale, rimango molto legato solo alla prova di Guspini che mi ha fatto faticare e gioire alla grande. Nel mio bilancio personale finale c’è tanta soddisfazione, sono sempre stato protagonista della prova master, con vittorie e piazzamenti sempre con grandi sfide, belle gare ad andature degne della categoria seniores e soprattutto, un bellissimo e sportivissimo confronto con Antonello Sinopoli, con il quale ci siamo spartiti (Cagliari esclusa) le vittorie fra gli MM45. Certo il risultato di Cagliari mi è rimasto un pochino sullo stomaco, ma sinceramente il pensiero era già rivolto alle prossime maratonine e gareggiando senza “scaricare” ci si deve solo accontentare e rispettare chi ha fatto meglio di tè. Le mie luci personali però solo in parte attenuano la delusione per il fallimento di “squadra”, dove con una presenza al completo in tutte le cinque prove noi dell’Atletica Serramanna avevamo le possibilità di contendere alla PAO Olbia il titolo regionale che ha poi meritatamente conquistato. Purtroppo, per varie ragioni e per motivazioni più o meno valide, siamo usciti fuori classifica malgrado nei due singoli punteggi ottenuti siamo stati davanti a tutti. Con questo, nulla da dire sullo strameritato successo degli amici della Podistica Amatori Olbia che spronati da quel grande e appassionato presidente che è Ottavio Beccu , hanno finalmente ottenuto quello che, da anni meritavano. Forti nei singoli, forti nei numeri, forti nella costanza e soprattutto forti nel sobbarcarsi le quattro trasferte lontanissime da casa che questo cervellotico calendario 2011 ha previsto. A mè comunque rimane in dote il titolo individuale che proprio ad Olbia sono andato a conquistarmi  che, vista la levatura della categoria MM45, è una bella soddisfazione. Per chiudere con i master , ho visto benissimo oltre al già citato Antonello Sinopoli, Genesio Lusci fra gli MM50 e Pino Buono fra gli MM55 e comunque un movimento semprevivo che ha garantito ovunque grandi numeri e gare spettacolari e di alto livello. Il movimento di vertice, inteso come promesse-senior, non mi è sembrato abbia espresso grandi nomi nuovi e oramai anche qui in Sardegna il vero vertice ha i colori marocchini di Oualid Abdelkader , Abdellati Fraiha e Morad Ibnorida con Stefano Floris e soprattutto Nando Vicari gli unici che sono riusciti a cogliere significative vittorie, soprattutto nel cross corto. Dagli junior arrivano le note più liete e anche se sono troppo di parte , devo meritatamente esaltare il dominio, mai in discussione di Mattia Scalas, junior solo di nome, ma di fatto già senior con la testa e con i risultati in quanto con quella sua metodica, quasi maniacale dedizione all’allenamento, con la lucida analisi delle prestazioni e con obiettivi certi e mai banali, è proiettato verso una carriera che gli auguro più grande possibile. Non trascurabile è anche il successo di squadra dell’Atletica Serramanna , trascinata dalle vittorie di Mattia e dai piazzamenti di Michele Carta, altro bel talento che ogni tanto però si lascia tentare anche da altri piaceri della vita e con il valido supporto di Antonio Mulvoni, ammirevole come impegno. Lasciando un po’ da parte gli uomini, passando al settore femminile, ancora una volta mi è sembrato scarno nei numeri e poco di nuovo si è visto anche a livello individuale. Mi ha colpito molto l’allieva Alice Cocco, che non ha sfigurato neanche a confronto le atlete della categoria seniores, per il resto una solita grande Claudia Pinna , una emergente Alice Capone, una costante Simona Pili e fra le master un’ottima Maria Grazia Piras. Bellissime e accese come al solito tutte le gare giovanili e tralasciando i nomi è meritevole menzionare i numeri sempre buoni che lasciano sempre presagire qualcosa di grande che poi si scontra con la realtà degli assoluti. Insomma, anche quest’anno è finita con le campestri, croce e delizia del movimento, di certo però momento di grande aggregazione, di sano agonismo e grandi valori sportivi. Complimenti a tutti gli organizzatori, un applauso meritato per tutti gli atleti e arrivederci all’anno prossimo con la sincera speranza che anche il “Nuraghe Ugolio” possa tornare sede di questo variegato “circo” che porta in giro per la Sardegna carovane di ogni età a sfidarsi fra fango e polvere nel più naturale dei gesti atletici, la corsa .



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