Coppa Europa: finora 49 centri azzurri



Nell’imminenza della Coppa Europa di Firenze, facciamo un po’ i conti alla manifestazione inventata negli anni Sessanta da Bruno Zauli. A quei tempi era un torneo con semifinali e finalissima, oggi invece è un appuntamento annuale con promozioni e retrocessioni, un vero e proprio campionato, una delle pochissime occasioni nelle quali l’atletica, sport individuale, diventa evento di squadra. Analizzando le classifiche, un dato balza subito agli occhi: dal 1975 l’Italia non manca mai fra le prime otto formazioni maschili. Dopo aver veleggiato a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta fra il quarto e il quinto posto, si è guadagnata il podio nel 1996 a Madrid sfiorando addirittura il colpo nel 1999 a Parigi (ma va detto che in quell’occasione la Gran Bretagna inflisse un distacco abissale a tutte le avversarie). Il record di punti, 110, risale a Roma 1993, mentre per quattro volte la squadra azzurra ha superato il muro dei 100 punti. In campo femminile l’Italia ha partecipato alla Finale A, poi divenuta Super League, undici volte, avendo come miglior risultato il quarto posto del 1997 a Monaco. Sono passati ormai 35 anni dalla prima vittoria azzurra in Coppa Europa, ed è significativo che il primo a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro sia stato Franco Arese, l’attuale Presidente della Fidal che terrà venerdì a battesimo l’edizione italiana della challenge, la sua prima nella nuova veste. Da allora sono state 49 le vittorie azzurre, delle quali 6 sono state ottenute dalle ragazze. Il primato di successi individuali è condiviso con 5 centri fra Alessandro Lambruschini nei 3000 siepi (anni 1989-1991-1994-1995-1998) e Fabrizio Mori nei 400 hs (1996-1997-1999-2001-2002). Quattro le vittorie per Gennaro Di Napoli, tutte nei 5000, cosa particolare per un talento come il suo che ha ottenuto le maggiori soddisfazioni sui 1500 metri (gli anni delle vittorie: 1995-1996-1997-1999). Quattro le vittorie anche per Fiona May, che oltre ai successi nel lungo nel 1997 e nel 1999 vanta anche la doppietta lungo-triplo del 1998, che permise all’Italia di garantirsi la salvezza. L’ultimo successo risale al 2003, grazie a Fabrizio Donato nel triplo (ottenuto il giorno dopo quello della staffetta veloce), lo scorso anno siamo rimasti a bocca asciutta: un buco che si spera di chiudere subito a Firenze. Gabriele Gentili Nella foto: Fabrizio Donato in occasione della vittoriosa prova del triplo a Firenze 2003 (Omega/Fidal) File allegati:
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