Coppa Europa, Italia non mollare



L'errore peggiore, a questo punto, potrebbe essere pensare di avercela già fatta. Soprattutto con le donne, brave a scavare un solco di dieci punti in più rispetto alle romene, ma in realtà impegnate nel testa a testa con le avversarie per almeno tre quarti di gara (prima del rovescio avversario nell'asta). Il bilancio della prima giornata della Coppa Europa milanese porta sorrisi in casa Italia, ma anche la diffusa sensazione di essere solo a metà di un'opera che va ancora portata a termine. La storia di questa manifestazione è piena di inciampi clamorosi, débacle impreviste, tonfi inattesi; e proprio per questo servirà la massima attenzione oggi, nella seconda giornata, per completare l'impresa e tornare nella Super League continentale. Dovranno essere i big a suonare la carica, dimostrando con i fatti, ai tanti giovani compagni di squadra, che l'arrivo vero è sempre posto il classico metro oltre il traguardo. Oggi andranno in campo, tra gli altri, Antonietta Di Martino e Giuseppe Gibilisco: è lecito attendersi da loro gli squilli di tromba più sonori, ma è altrettanto ovvio che sarà la squadra intera a doversi esprimere al meglio, evitando quelle controprestazioni, quei cali di tensione emotiva che in atletica, e nello sport in genere, finiscono sempre col rimescolare le carte. In definitiva, ieri è stata proprio questa la chiave della buona giornata italiana: le punte hanno reso più o meno come nelle previsioni, ma è stato il "collettivo" (utilizzando un desueto termine calcistico) a fare la differenza. Anna Giordano Bruno nell'asta, Paolo Capponi nel peso, la bravissima Romagnolo nelle siepi, o la Pistone e Riparelli nei 100 metri: è anche grazie a loro che oggi la situazione appare più comoda della vigilia. L'Arena civica si è dimostrata amica come molti si attendevano: il pubblico presente (stimabile intorno alle 4000 unità) si è scaldato per questa nazionale - non solo per la temperatura subtropicale -, applaudendone i successi con una partecipazione piacevolissima. L'ovazione per il magnifico 2,30 di Andrea Bettinelli (e se quel terzo tentativo a 2,34 fosse andato solo un pizzico meglio...) è esemplare in tal senso, così come il boato che ha accompagnato le staffette 4x100 nel rettilineo conclusivo. Milano ha ritrovato il suo spazio vitale per l'atletica, e l'augurio è che possa riprendere il filo, interrotto fino a ieri, della lunga e felice tradizione organizzativa. Marco Sicari Nella foto in alto, Andrea Bettinelli; in quella in basso, l'esultanza di Manuela Levorato e Anita Pistone (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL) File allegati:
- LE FOTO DA MILANO / Photos from Milan
- RISULTATI / Full results



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