Colombini quarto nei 3000 siepi ai Campionati Europei Juniores



Grandi Campionati Europei Juniores per l’Italia e grandi per la nostra regione.

Oltre alla medaglia d’argento di Tobia Bocchi nel triplo, l’Emilia Romagna ha portato altri finalisti nelle giornate finali dei Campionati Europei Juniores, oltre alle 2 medaglie vinte da Ayomide Folorunso che, come società di appartenenza risulta atlete delle Fiamme Oro Padova, ma non può non essere considerata di Parma e della atletica della Emilia Romagna.

Oggi, nella gara in cui il toscano Yohanes Chiappinelli ha vinto il titolo europeo dei 3000 siepi con 8.47.58, c’è stato l’inaspettato 4° posto di Simone Colombini (Fratellanza 1874 Modena) con il tempo di 9.06.47, che era già stato bravissimo a conquistare l’accesso in finale.

Il mezzofondo prolungato giovanile italiano, quanto meno in campo europeo, sta ritrovando grandi soddisfazioni, grazie a proprio a questo gruppo di atleti che già avevano vinto il titolo europeo per nazioni di cross nello scorso dicembre in Bulgaria e che in questi Campionati Europei hanno portato 2 titoli continentali con Pietro Riva nei 10000 metri e Yohanes Chiappinelli nei 3000 siepi, una medaglia di bronzo con Yemaneberhan Crippa nei 5000 metri, il 4° posto di Simone Colombini nei 3000 siepi, il 6° posto di Alessandro Giacobazzi nei 10000 metri, il 7° posto di Yassin Bouih nei 1500 e la finale conquistata da Said Ettaqi nei 3000 siepi.

Ieri c’era stato il 7° posto di Yassin Bouih (Atl. Reggio) nei 1500 con il tempo di 3.52.28, autore di una buona gara nella quale ha dovuto cedere qualcosa nel tratto finale (3.49.62 il tempo del vincitore, l’inglese Kerr).

Venerdì si era conclusa anche la gara di eptathlon nella quale Lucia Quaglieri (Modena Atletica) nelle 3 prove della seconda giornata ha recuperato punti rispetto al suo precedente primato personale. Al termine della prima giornata Lucia aveva totalizzato 3049 punti contro 3100 realizzati nell’occasione del suo record, per un piazzamento provvisorio al 18° posto. Nella prima prova della seconda giornata, il salto in lungo, la Quaglieri otteneva 5,62 (+2,4) pari a 735 punti, mantenendo il 18° posto in classifica e perdendo ulteriormente 12 punti rispetto al suo p.b.. Nella sesta prova, il giavellotto, la Quaglieri otteneva il primato personale con 36,26 (precedente 35,50) e, oltre a recuperare una posizione in classifica, recuperava 72 punti sulla sua gara di Lana nella quale aveva vinto il titolo nazionale. Il divario, prima degli 800 metri finali, si era quindi annullato e ora c’erano 9 punti di vantaggio. Nell’ultima gara, tra l’altro una delle favorite della bolognese, otteneva il 4° posto nella prima serie e l’8° assoluto, con il tempo di 2.21.09 pari a 809 punti (contro 2.20.48 e 817 punti). Il punteggio totale era quindi di 5189 punti, un punto in più dei 5188 precedenti e un’ulteriore posizione guadagnata in classifica, che la portavano al 16° posto finale.

Venerdì c’era stata anche la qualificazione del martello femminile: Sara Fantini (Cus Parma) ha lanciato a 56,14, miglior risultato fra le 3 italiane in gara, ma 20° posto complessivo con oltre 4 metri in meno rispetto a quanto necessario per la finale, forse alla portata di Sara considerato il suo personale di 60,42. I suoi lanci sono stati 53,30, n., 56,14. Per la piacentina Agata Gremi (Atl. Brescia 1950) 3 lanci nulli in qualificazione.

E arriviamo alle 2 medaglie conquistate da Ayomide Folorunso (Fiamme Oro, ex Cus Parma). Nei 400 hs in batteria venerdì 17 luglio aveva corso in 58.59, 2° miglior tempo fra le 30 atlete in gara. Ancora meglio il giorno successivo in semifinale con 58.04 e miglior tempo assoluto. Oggi in finale, dopo una gara di testa per buona parte della gara, ha un’incertezza nel penultimo ostacolo e soprattutto nell’ultimo: la vittoria quasi annunciata così le sfugge e infatti il tempo di 58.44 è lontano dal suo p.b. di 57.19 e anche peggio del tempo ottenuto in semifinale. Le prime 2 segnano 57.85 e 57.88 e quindi il rimpianto per l’occasione persa c’è sicuramente. Ma i Campionati non sono finiti e c’è l’occasione per rifarsi: nella finale della 4x400 arriva una bellissima medaglia d’argento con il primato nazionale di 3.37.45, insieme alle compagne Alice Mangione, Virginia Troiani e Federica Putti.

Giorgio Rizzoli

 

 



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